La Ferrari ha modificato alcune procedure di riscaldamento delle gomme, per sfruttarle al meglio nella finestra ideale: cos¨¬ anche nel GP Azerbaijan di F1 il team di Mattia Binotto mostra un rendimento superiore alle aspettative
Consapevolezza nei propri mezzi, questa la sensazione che si respira a Baku, nel box Ferrari F1. Il team di Maranello era partito per il GP Azerbaijan senza troppe illusioni dopo la prova di competitivit¨¤ della SF21 nel GP Monaco col podio di Sainz e la pole di Leclerc. Baku, nonostante sia un tracciato cittadino, ¨¨ agli antipodi rispetto a quello del Principato, dunque le caratteristiche che avevano permesso alla SF21 di cogliere la pole position con Leclerc e il secondo posto in gara con Sainz, non avrebbero dovuto costituire un tesoretto spendibile anche in Azerbaijan dal team diretto da Mattia Binotto.
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il cambiamento ferrari
¡ª ?Eppure la SF21 ¨¨ una vettura in grado di indurre elevata energia sugli pneumatici: forte di un¡¯aerodinamica in grado di produrre un carico con il fondo vettura decisamente superiore a quello della SF1000 del 2020, segue un¡¯impostazione analoga ma meno estrema rispetto alla Red Bull a livello di assetto rake (picchiato). Questo aspetto si ¨¨ dimostrato cruciale anche su piste come questa, dove l¡¯efficienza avrebbe dovuto essere l¡¯arma vincente. Centrare le finestre delle temperature di esercizio delle gomme ¨¨ un leit motiv ben noto, di fatto un tormentone che in positivo e in negativo condiziona la competitivit¨¤ di una F1. La capacit¨¤ mostrata dalla SF21 ¨¨ figlia anche di una diversa procedura di ¡°riscaldamento¡± (warming up in gergo tecnico)nel giro che precede quello lanciato, basata su un¡¯induzione progressiva di energia/calore che permette un riscaldamento uniforme della fascia di rotolamento delle gomme, senza shock termici: questo ha permesso soprattutto in qualifica di essere pi¨´ efficace della McLaren MCL35M, sua diretta rivale, per il terzo posto nella classifica Costruttori, e Binotto&co. ne sono consapevoli.
sviluppi a catena
¡ª ?Gli sviluppi che si sono susseguiti, anche se non estesi, hanno consolidato questa caratteristica e rafforzato l¡¯equilibrio complessivo e l¡¯efficacia della monoposto rispetto alla vettura del team di Woking. Alcuni elementi del progetto SF21, peraltro nascosti, come le canalizzazioni che distribuiscono all¡¯interno dei cestelli dei freni il calore prodotto in frenata, per una sua migliore trasmissione ai pneumatici, completamente riprogettate rispetto alla SF1000, hanno dato un forte contributo. Insomma nonostante la SF21 sulla carta sia una vettura che esprime il massimo potenziale nei settori guidati dei circuiti come nel T3 di Barcellona, ha dimostrato che potendo ridurre l¡¯incidenza delle ali (ergo il carico da queste prodotto) per migliorare l¡¯efficienza in rettilineo, senza mandare in crisi le gomme, pu¨° ¡°quasi¡± essere una vettura all round, cio¨¨ efficace anche dove sulla carta avrebbe dovuto giocare in difesa. Nel box Ferrari, Binotto e i suoi uomini pare ne siano consapevoli...
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