Il francese della Haas scampato al rogo del Bahrain: "In mezzo alle fiamme mi ha aiutato la lucidit¨¤, ma non sono un supereroe. Mi piacerebbe correre ad Abu Dhabi"
Romain Grosjean dopo il terribile incidente del GP del Bahrain, cui ¨¨ scampato uscendo da solo dalla sua vettura, spezzata in due e avvolta dalle fiamme, ha ripercorso quei momenti in una conferenza da remoto. "Dopo l'impatto mi sono visto avvolto dalle fiamme, ho provato a uscire subito, ma avevo la sensazione di avere qualcosa che premesse sulla mia testa - ripercorre quei drammatici istanti il francese della Haas -. Hi riprovato, prima ad uscire a destra, poi a sinistra, senza successo. Ho iniziato a pensare a Niki Lauda, non mi sembrava di potermi muovere ed ¨¨ stato un momento spiacevole perch¨¦ ¨¨ come se avvertissi che il mio corpo iniziava a rilassarsi e mi dicevo che stavo morendo, ma l¨¬ ho pensato ai miei figli, ho provato di nuovo, ho ruotato le spalle e sentito che c'era spazio, ma avevo il piede sinistro bloccato. Mi sono riseduto, ho fatto forza per liberare il piede, che si ¨¨ sfilato senza la scarpa piede, ho infilato le mani fra le fiamme, vedevo i guanti che da rossi diventavano neri, sentivo dolore alle mani, ma sono riuscito ad aggrapparmi all'halo e a uscire dall'abitacolo. Poi sono stato aiutato da un addetto e mi sono trovato nella medical car: pareva incredibile pure agli altri che fossi uscito da solo da quelle fiamme. Mi hanno detto che l¡¯ambulanza stava arrivando e io ho insistito per raggiungerla a piedi e non in barella per dare un segnale forte a chi era a casa e davanti alla tv che stavo bene".
Gli eroi sono i medici, non io
¡ª ?Per molti Grosjean ¨¨ apparso come un eroe per la sua freddezza, ma lui respinge queste etichette: "In quelle fasi mi ha guidato un istinto di sopravvivenza, non vedevo alcunch¨¦, era buio, la visiera e il casco hanno retto, ma le pellicole della visiera si sono sciolte, per¨° sono riuscito a estrarmi dall'abitacolo e andare verso i soccorritori. Mi ha salvato il fatto di essere rimasto lucido, senza panico, ed ¨¨ un insegnamento che mi porter¨° dietro per il resto della mia vita - prosegue Grosjean -, ma non mi sento un supereroe: gli eroi sono i dottori che salvano le vite. Le immagini dell'incidente sono state molto dure, ma non sono contrario alla loro trasmissione in tv. L'halo? Solo le persone stupide non cambiano idea e mi sono ricreduto sulla sua utilit¨¤ e l'ho pure detto a Jean Todt".
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Nessun azzardo
¡ª ?L'incidente ¨¨ stato dettato da uno scardo sulla destra della sua Haas che ha agganciato la ruota dell'AlphaTauri di Kvyat, ma Grosjean difende la sua manovra: "Ho fatto nulla di pazzo, mi sono trovato a lottare con la vettura che mi precedeva e nello spostarmi a destra ho toccato Kvyat, ma non c'era alcun modo di vederlo perch¨¦ era nell'angolo cieco dello specchietto, che in F.1 non ¨¨ il massimo".
Altre priorit¨¤
¡ª ?Il pilota francese, che nel GP di Sakhir sar¨¤ sostituito da Pietro Fittipaldi, non dispera di poter correre l'ultima gara della stagione, ad Abu Dhabi, fra una settimana. "Tornare in auto nell'ultimo GP sarebbe importante, anche se per medici e famiglia pare una decisione egoistica, ma io sono un pilota: mi piacerebbe tagliare il traguardo dell'ultimo GP, ma non ¨¨ cos¨¬ importante come aver tagliato quello della vita. Adesso le mie priorit¨¤ sono cambiate rispetto a 7 giorni fa: prima l'obiettivo primario era di trovare un contratto per il 2021, adesso di poter tornare a una vita normale. Se riuscir¨° a correre l'ultimo GP bene, senn¨° spero di avere altre opportunit¨¤ in futuro e mi dedicher¨° al recupero, a stare con i figli o ad altre attivit¨¤ come il kayak".
Gazzetta dello Sport
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