Riviviamo la storia della coraggiosa pilotessa piemontese, ancora oggi l'unica donna ad aver conquistato un punto (anzi, mezzo) in Formula 1??
Il 3 marzo ricorre il 30¡ã anniversario della scomparsa di Lella Lombardi, una delle pilotesse di maggiore successo della storia del Motorsport italiano e protagonista anche di una brillante carriera internazionale. Una ragazza tosta e grintosa che ha gettato le basi per la nascita di un nutrito contingente di donne pilota capaci in questi ultimi due decenni di battere i colleghi maschi.
che carattere
¡ª ?Lella Lombardi nacque nel 1941 a Frugarolo, un piccolo borgo del Piemonte, quarta figlia di un industriale dei salumi. Molto tenace, fin dalla tenera et¨¤ fu attratta dalle quattro ruote e dai motori, preferendo i modellini in scala alle bambole. Gi¨¤ a nove anni inizi¨° ad apprendere rudimenti di pilotaggio, ed a tredici era perfettamente in grado di condurre una vettura. Ed a diciotto anni inizi¨° a lavorare nell¡¯azienda di famiglia, unendo l¡¯utile al dilettevole: infatti, guidava un furgone lungo la Riviera Ligure consegnando giornalmente forniture di carne e salumi. reve fu il passo per il suo debutto sui kart, poi nel 1965 esord¨¬ nella Formula Monza con una vettura acquistata a rate. Si dimostr¨° rapida e vincente, basti pensare che nel 1968, al debutto in Formula 3, rischi¨° di vincere il titolo nazionale mancando l¡¯obiettivo per una manciata di punti. Non le sfugg¨¬ per¨° nel 1970 il titolo di Formula 850 al volante di una Biraghi, con ben quattro vittorie su dieci gare in programma. Nel 1971, dopo un inizio scoppiettante nella Formula 850 con altre due vittorie, per Lella arriv¨° un ingaggio in Inghilterra nella Formula Ford Mexico. Nella sorpresa generale, arriv¨° il secondo titolo della sua carriera. In capo a pochi anni trov¨° un volante nel campionato inglese di Formula 5000, al tempo molto popolare, e conquist¨° il quinto posto finale nel 1974 con una Lola T330 a motore Chevrolet. Nella primavera del ¡¯74 la Lombardi prese poi parte a due gare aperte a vetture di Formula Uno, ma fuori campionato: la Corsa dei Campioni di Brands Hatch ed il BRDC International Trophy di Silverstone, portate a termine in maniera dignitosa. E in quell¡¯anno, Lella fece il gran salto debuttando nel ¡°vero¡± campionato della massima Formula.?
gli anni in f1
¡ª ?Seconda donna a scendere in pista in F1 dopo la partenopea Maria Teresa De Filippis, Lella esord¨¬ al GP di Gran Bretagna nel 1974 con una Brabham BT42 Ford Cosworth DFV, mancando la qualifica col ventinovesimo tempo. Nel 1975 pass¨° ad una monoposto March a motore Ford Cosworth e nella sorpresa generale conquist¨° un posto in griglia nel debutto a Kyalami. In gara si difese dignitosamente finch¨¦ la distribuzione non and¨° in crisi costringendola allo stop. Si arriv¨° quindi in Spagna, sul terribile circuito cittadino di Montjuich. Su una pista ai limiti della praticabilit¨¤ e con condizioni di sicurezza ai minimi termini, capit¨° veramente di tutto. Alcuni piloti rinunciarono alla corsa, altri si ritirarono dopo un giro per protesta, altri ancora furono eliminati da carambole ed urti alle protezioni provvisorie installate per evitare la cancellazione della gara. In questo clima da tregenda, Lella dimostr¨° un coraggio senza pari evitando qualsiasi impatto con le barriere con la March 751 della Lavazza March. Ed al venticinquesimo giro lo sfortunatissimo Rolf Stommelen ebbe un terribile incidente con la sua Hill: la rottura dell¡¯alettone posteriore fece finire la sua monoposto in mezzo alla folla, causando ben quattro vittime. La corsa venne sospesa e non fu pi¨´ riavviata. Al momento dell'interruzione la Lombardi occupava il sesto posto e quindi la piemontese centr¨° la zona punti, diventando la prima - ed ancora oggi unica - donna a riuscire in tale obiettivo in F1. A causa dei soli venticinque giri percorsi, la Lombardi ottenne solo mezzo punto, ma questo non sminu¨¬ il valore della sua impresa. In seguito Lella si altern¨° tra la March 761 della Lavazza March, una Williams-Ford gestita dalla Frank Williams Racing Cars e la Brabham BT44B Ford della RAM Racing, alternando ad alcune mancate qualifiche ulteriori nove partecipazioni, con un dodicesimo posto in Austria quale miglior risultato.?
dopo la formula 1
¡ª ?Sempre nel 1975, Lella Lombardi confermando la sua versatilit¨¤ debutta anche nel Mondiale Sport, gareggiando in molte delle pi¨´ prestigiose gare Endurance internazionali quali la 24 Ore di Le Mans e la 1000 KM del Nurburgring. Lella si alterna tra diverse vetture, sia GT quali la Porsche 911 e 934 sia Sport quali Osella e Lola. Il suo migliore anno ¨¨ il 1980 in cui con Giorgio Francia conquista il quinto posto nella classifica piloti del Mondiale, pilotando una Osella Pa9 Bmw, con una vittoria e due secondi posti. A partire dal 1982, si lancia in una nuova sfida con le Alfa Romeo GTV6 Alfetta bianco-verdi sponsorizzate da Alpilatte nel Campionato Europeo Turismo, allora in grande spolvero. Affiancando validi compagni di team quali Giorgio Francia, Rinaldo Drovandi, Anna Cambiaghi ed il romano Gianfranco Naddeo, recentemente scomparso, consegue in quattro anni ben quattordici vittorie parziali di classe e permette alla Alfa Romeo di conquistare il titolo marche nel 1985. Nel 1984 sfida i bolidi del DTM tedesco al Nurburgring ed ottiene un bel sesto posto quale miglior risultato. Nel ¡°tempo libero¡± non disdegna di prendere parte a gare nazionali di 2CV Cross, contribuendo a rendere estremamente popolare agli occhi degli italiani questa simpatica vetturetta da corsa creata sulla base della leggendaria ¡°Deux Pattes¡±.?
l'addio alle corse
¡ª ?Nel 1988 Lella Lombardi appende il casco al chiodo, ma non lascia il motorsport, fondando una scuderia automobilistica appunto chiamata Lella Lombardi Autosport, in seguito grande protagonista nelle gare Turismo Sprint ed Endurance italiane e straniere. Rimase sempre in prima linea con il suo team fino al 1991. L¡¯aggravarsi delle condizioni di salute la costrinse a lasciare la scena, e dopo alcuni mesi di sofferenze si spense il 3 Marzo 1992 a Milano, tra le lacrime di tanti fans. Il suo nome sarebbe rimasto per¨° oggetto di ammirazione da parte di tutti i veri appassionati del Motorsport. Lella aveva infranto il luogo comunque che reputava l¡¯Automobilismo sportivo riservato ai soli maschi ed avrebbe spinto un sempre pi¨´ vasto numero di conduttrici a tentare la sorte nel mondo dei motori, conseguendo un numero sempre crescente di vittorie. Un domani, forse nemmeno troppo lontano, in F1 arriver¨¤ un¡¯altra campionessa capace di eguagliare o addirittura superare il primato della Lombardi¡
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