Era il 2 novembre 2008 quando si consumava uno dei finali pi¨´ clamorosi nella storia del Circus. La vittoria nel Mondiale piloti, assaporata dalla Ferrari, sfumava all'ultimo giro, lanciando la stella di Lewis
Due box, quelli di McLaren e Ferrari,?in festa, contemporaneamente, chi per Lewis Hamilton e chi per Felipe Massa. Regnava il caos nella pit lane di Interlagos al termine del GP del Brasile 2008?di F1. Fu l'apice di uno psicodramma vissuto a fasi alterne dalle scuderie di Maranello e Woking durante tutta la stagione. Crisi e rinascite accompagnarono il cammino di Hamilton e Massa fino a quell'ultima gara in terra brasiliana, conclusa con la beffa per la Rossa. Un finale doloroso per i ferraristi ancora oggi, quindici anni dopo quel 2 novembre.
l'illusione
¡ª ?Sette punti separavano Hamilton, leader del Mondiale, da Massa alla vigilia del GP: 94 a 87. Per vincere il titolo 2008, Felipe doveva vincere il GP del Brasile, la gara di casa, sperando che Lewis non andasse oltre il sesto posto. In caso di pari punti, infatti, il brasiliano della Ferrari avrebbe vinto il titolo grazie al maggior numero di successi. In gara, per¨°, le bizze del meteo costrinsero i piloti a ripetuti pit stop per cambiare le gomme. Nel caos, Massa, autore della pole, resisteva al comando, mentre Hamilton, quinto, era alle prese coi fantasmi dell'anno prima, quando Interlagos aveva spento le sue speranze iridate. Vinse Kimi Raikkonen: un'altra Ferrari. Spettri che riapparvero a tre giri dal termine, sotto la pioggia. Lewis, infatti, cedette la quinta posizione alla Toro Rosso di Sebastian Vettel. Massa era virtualmente iridato. Ma il caos era appena iniziato.
arbitro involontario
¡ª ?Mentre Hamilton, disperato, si lanciava all'inseguimento di Vettel, in top 5 c'era una sorpresa: Timo Glock. Il tedesco della Toyota era riuscito a risalire fino alla quarta posizione, dietro a Massa, Alonso e Raikkonen, grazie a un azzardo: non montare le gomme da bagnato al momento dell'ultimo scroscio. Cos¨¬, con una pioggia poco intensa, avrebbe potuto gestire il vantaggio accumulato sui suoi inseguitori. L'intuizione rese Glock involontariamente l'arbitro del Mondiale.?Poi l'aumento della pioggia, la Toyota sempre pi¨´ lenta e infine le due sagome di Vettel e Hamilton. Tre curve al termine: sorpasso di Sebastian, imitato da Lewis, lasciando Timo da quarto a sesto.
la beffa
¡ª ?L'azione decisiva del Mondiale sfugg¨¬ a ingegneri e tecnici di Massa, intenti a festeggiare la vittoria. Solo dopo qualche istante, quello dell'esultanza contemporanea di McLaren e Ferrari, la realt¨¤ fu chiara: Hamilton campione per un punto e Felipe beffato. Per Lewis fu il primo dei sette titoli in carriera, mentre il rivale non si sarebbe pi¨´ preso la rivincita. Massa, per¨°, sogna un finale alternativo. Secondo Felipe, infatti, gli sviluppi del caso Crashgate, ovvero l'alterazione del GP di Singapore da parte della Renault, dovrebbero spingere ad annullare quella gara, dandogli cos¨¬ il titolo 2008. La partita ¨¨ ancora tutta da giocare.
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