LA TESTIMONIANZA
Tamponi, mascherine e... piloti irraggiungibili: ecco la F.1 a Zeltweg, nella ¡°bolla¡± anti-Covid
La strada che porta al circuito ¨¨ sgombra, i prati dove si solito si accampavano i tifosi in camper sono vuoti e l¡¯unica nota di normalit¨¤ ¨¨ una ragazza bionda con il cappellino della Ferrari (e la mascherina) che saluta all¡¯ingresso del Red Bull Ring. Benvenuti a Spielberg, in Austria, sulla pista dove domenica ripartir¨¤ il Mondiale di Formula 1 sospeso dal 15 marzo scorso, quando la positivit¨¤ al Coronavirus di un dipendente del team McLaren costrinse tutti a fare le valigie e a tornare dall¡¯Australia prima che si potesse disputare la gara d¡¯esordio della stagione.
Porte chiuse
¡ª ?? arrivato il momento di ricominciare, dopo 4 mesi di stop segnati dalla pandemia, ma il mondo delle corse si rimette in moto con prudenza. Lo fa a porte chiuse, in un contesto deserto e in un clima surreale, con disposizioni sanitarie senza precedenti per ridurre quasi a zero il rischio di un contagio. Il protocollo salute previsto per l¡¯evento da Liberty Media e dalla Federazione internazionale ¨¨ rigidissimo. Te ne accorgi appena varchi i cancelli di Spielberg, con il primo punto di controllo subito dopo il parcheggio, dove un¡¯addetta misura la temperatura e richiede la sanificazione delle mani. Il passo successivo ¨¨ l¡¯ingresso nell¡¯edificio da cui si accede agli uffici, alla sala stampa e al corridoio che porta al paddock, passando sotto il rettilineo del circuito. Qui altri addetti controllano l¡¯identit¨¤ dei giornalisti e la loro destinazione.
Tampone obbligatorio
¡ª ?Nel caso di chi scrive, c¡¯¨¨ un percorso obbligato fino alla sala stampa, dove si ripetono i cartelli gi¨¤ visti all¡¯ingresso, che raccomandano l¡¯uso obbligatorio della mascherina e il mantenimento della distanza sociale di almeno due metri fra le persone. Non ¨¨ difficile, visto che sono presenti sul posto appena 23 giornalisti fra agenzie di stampa, quotidiani internazionali e settimanali, e solo 22 fotografi chiamati a lavorare in ¡°pool¡± fino a domenica. Per tutti ¨¨ stato obbligatorio il test anti-Covid con tampone prima della partenza. Da questo momento, ¨¨ come entrare in una bolla: zero contatti diretti con i piloti e il personale delle squadre e nessuna libert¨¤ di spostarsi. Le conferenze stampa Fia saranno tutte trasmesse in remoto da un¡¯apposita saletta. Quelle delle squadre attraverso Zoom, Webex e altre applicazioni simili.
Niente motorhome
¡ª ?Le tribune dell¡¯autodromo sono deserte, fra le colline soleggiate della Stiria c¡¯¨¨ un silenzio irreale, che sar¨¤ spezzato solo dal rombo delle monoposto a partire da domani. Nel paddock mancano i motorhome dove di solito viene ospitato il personale delle squadre, sostituiti da piccoli compound singoli che fungono da appoggio per Lewis Hamilton, Charles Leclerc, Sebastian Vettel, Max Verstappen e ognuno degli altri piloti. Sono tutti arrivati in Austria su voli privati o charter, come i meccanici e gli ingegneri, i quali si muovono nel tragitto dagli alberghi al circuito con pullman e altri mezzi messi a disposizione dalla Formula 1. Tutti sono stati testati prima della partenza.
Isolati in albergo
¡ª ?Per ciascun team ¨¨ stato imposto un massimo di 80 componenti: 60 per il lavoro sulle vetture, con l¡¯obbligo della mascherina e delle distanze all¡¯interno dei box, e altri 20 per le attivit¨¤ di marketing e pubbliche relazione. In tutto circa 800 persone, per le quali c¡¯¨¨ l¡¯obbligo di non avere contatti con il mondo esterno durante le prossime tre settimane, nelle quali sono previsti un secondo gran premio a Spielberg (12 luglio) e poi la trasferta in Ungheria (19 luglio), dove si andr¨¤ direttamente da qui. I colleghi delle televisioni, a cui ¨¨ consentito l¡¯accesso a una zona limitata del paddock per intervistare i piloti di persona, a distanza di sicurezza, sono chiamati a seguire lo stesso protocollo rigido delle squadre, restando di fatto blindati in albergo fino a Budapest. La Formula 1 ¨¨ pronta a ripartire, dando un messaggio di speranza. Ma che paura.
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