Il sette volte iridato si racconta a GQ: "Passare nel team di Maranello ¨¨ sempre stato un mio obiettivo, forse una volont¨¤ inconscia, ma importante. Abu Dhabi? Fa male rivedere quelle immagini, ma sono in pace con me stesso"
Lewis Hamilton sta vivendo una fase molto particolare della sua carriera in F1. I 18 anni nel Circus gli hanno dato molto: 7?titoli e 103 vittorie, ma gareggiare richiede continuamente stimoli e motivazioni, come ha spiegato in una lunga intervista al magazine GQ. E uno dei passaggi ¨¨ dedicato alla Ferrari, la sfida che lo attende a partire dal 2025: "Passare nel team di Maranello era una delle mie intenzioni.?Forse si trattava di una volont¨¤ pi¨´ inconscia, legata al primo periodo della mia vita, ma ¨¨ sempre stato un obiettivo importante per me".
stesso impegno
¡ª ?Il trasferimento alla Rossa non distoglie comunque Lewis dall'attenzione al presente: "Non mi sono mai allenato cos¨¬ duramente. Il mio impegno con la Mercedes ¨¨ esattamente lo stesso degli anni precedenti: vogliamo vincere. L'approccio sar¨¤ lo stesso, fino alla fine. Non mi lascio distrarre da ci¨° che accadr¨¤ dopo". La Ferrari sar¨¤ per Hamilton uno snodo importante della carriera, esattamente come Abu Dhabi 2021, la gara che ha fermato il suo dominio a favore di Max Verstappen. Una ferita provocata dalle contestatissime scelte del direttore Michael Masi. Lewis ¨¨ tagliente: "Mi hanno derubato? ? stato evidente". Ma agli occhi del britannico c'¨¨ un lato positivo: "La cosa preziosa che da quel momento porto con me ¨¨ la presenza di mio padre: avevamo attraversato insieme le montagne russe della vita, con alti e bassi, e nel giorno pi¨´ doloroso lui era l¨¬. Mi ha insegnato a tenere la testa alta. Naturalmente sono andato a congratularmi con Max, senza rendermi conto delle ripercussioni negative derivanti da quanto accaduto: mi sentivo come se una parte di me stesse osservando quello che facevo". Conclude Hamilton: "Quello ¨¨ stato il momento decisivo della mia vita. Se rivedo le immagini, mi fa male, ma sono in pace con me stesso".
moda
¡ª ?La F1 non ¨¨ tutto per Hamilton e il britannico se n'¨¨ accorto in una fase cruciale della sua carriera: "Mi sono reso conto che lavorare non d¨¤ la felicit¨¤: bisogna trovare un equilibrio nella vita. Cos¨¬ ho scoperto di essere, in realt¨¤, abbastanza infelice". E Lewis ha fatto emergere il suo lato creativo: "Ho avuto modo di toccare con mano cos¡¯¨¨ la moda, impegnandomi a fondo. Dopodich¨¦ andavo in pista e mi sentivo completamente libero". Il sette volte iridato, per¨°, ammette di aver sfidato il pregiudizio di tifosi e persino dirigenti del proprio team: "Nel 2018, prima del GP di Singapore, ero andato a New York per una festa. Non una preparazione ottimale in vista di un weekend di gara... Ho dovuto fare molta attenzione al mio comportamento, anche se non sono stato in giro fino a tarda notte. Poi sono arrivato a Singapore e ho disputato una delle migliori gare di sempre". Una prova di forza anche nei confronti di Niki Lauda, figura importante nel team Mercedes: "Gli ho dimostrato che potevo gestire entrambe le cose. Prima Niki diceva a Toto Wolff: 'Non puoi lasciare che Lewis si comporti cos¨¬! Non ¨¨ nello stile di un pilota'...".
film
¡ª ?Oltre alla moda, l'altra grande passione di Hamilton ¨¨ il cinema, al punto da indicarlo come alternativa alle corse dopo il suo ritiro. Anche perch¨¦ Lewis ha gi¨¤ un progetto in questo ambito. Si tratta di un film insieme a Brad Pitt e al regista?Joseph Kosinski, che avr¨¤ proprio nella F1 il suo fulcro. E pensare che Hamilton avrebbe persino potuto recitare in Top Gun 2, su suggerimento dell'attore Tom Cruise. Lewis, per¨°, era impegnato nel duello iridato con Sebastian Vettel nel 2018: "Non avevo mai preso una lezione di recitazione e non intendevo essere il punto debole in un simile progetto. In secondo luogo, non avevo proprio il tempo da dedicargli. Mentre lo dicevo a Tom, mi si ¨¨ spezzato il cuore. Poi me ne sono pentito, naturalmente, quando mi hanno mostrato il film". Anche i fuoriclasse covano rimpianti...
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