I tecnici di Woking sorpresi dal recupero sui tempi delle rosse rispetto alla Sprint. E al muretto box di Maranello non si esclude un piano aggressivo come nel GP vinto da Leclerc
Un quinto e un settimo posto in qualifica a Lusail?non possono, in termini assoluti, essere considerati un risultato positivo per la Ferrari, ma paradossalmente nella lettura del risultato spicca un elemento tra tutti. Nel confronto con la McLaren, dominatrice sia della Sprint Qualifyng sia della Sprint, ottenendo con una doppietta il massimo risultato possibile, appare indiscutibile come le prestazioni della MCL38 siano state quasi raggiunte dalla SF-24, con la vettura di Sainz, settimo, distanziato di un decimo da Piastri, mentre Leclerc quinto ha ceduto all¡¯australiano trentatr¨¦ millesimi e 80 millesimi a Norris.?
recupero ferrari
¡ª ?In sostanza, come anche lo stesso team principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha ribadito a fine sessione, il distacco massimo ¨¨ stato contenuto nell¡¯ordine di un decimo, inferiore di tre rispetto a quello subito in SQ. Ci¨° impone, in ottica gara, una lettura completamente diversa da quella che appariva la prima parte di questo fine settimana. In sostanza, questo risultato certifica una volta di pi¨´ che la fase Sprint del weekend e quella tradizionale che inizia con le qualifiche per la gara domenicale sono due realt¨¤ agli antipodi, nella analisi prestazionale delle vetture.
mclaren dai due volti
¡ª ?Da indiscrezioni raccolte nel paddock di Lusail, da fonti vicine al team di Woking, il risultato delle qualifiche ¨¨ lo specchio di un cambiamento di comportamento della MCL38, molto pi¨´ radicale di quanto i tecnici McLaren ipotizzassero adottando un assetto ovviamente diverso rispetto a quello della Sprint, per il maggiore carico di carburante imbarcato per la gara. ? cos¨¬ avvenuto uno switch in direzione opposta rispetto a quello della SF-24. I tecnici di Maranello, infatti, erano stati colti di sorpresa nelle qualifiche sprint dal livello di grip decisamente superiore rispetto alla FP1, che aveva incrementato la trazione al posteriore a scapito del grip all¡¯avantreno, inducendo un evidente sottosterzo. Modificando il setup, principalmente a livello sospensivo, con un retrotreno pi¨´ rigido e un avantreno non altrettanto, ¨¨ stato corretto il sottosterzo, trovando un valido bilanciamento dinamico complessivo della SF-24 che ha permesso una maggiore precisione in inserimento in curva e, pi¨´ in generale, dato un feeling migliore ai piloti. In una situazione di performance quasi sovrapponibile, come sottolineato in precedenza, diventa elemento dirimente per la gara l¡¯esecuzione millimetrica non solo a livello di pilotaggio, quindi senza errori ma anche, se non soprattutto, di gestione da parte del muretto.
strategia ferrari
¡ª ?Diventa quindi un gioco essenzialmente strategico e di gestione degli pneumatici, finalizzata appunto a garantirsi il pi¨´ ampio ventaglio di strategie, anche quelle pi¨´ ardite. Non ¨¨ casuale sia circolata nel paddock di Lusail l¡¯ipotesi secondo cui un piano strategico volto ad un azzardo (non meno estremo, forse, di quello operato a Monza) che preveda una sola sosta, sia tra le opzioni considerate dai tecnici della Scuderia. I riscontri in termini di degrado degli pneumatici medi sono parsi decisamente positivi, evidenziati dai giri veloci realizzati da Leclerc nella parte conclusiva della Sprint. Nondimeno lo sfruttamento delle gomme hard, su cui era stato svolto dalla Scuderia un lavoro molto approfondito e in controtendenza rispetto ai rivali nella FP1. Date queste premesse la gara sembra destinata ad avere un esito non scontato, anche in considerazione della necessaria conferma delle prestazioni delle vetture di Verstappen e Russell, con il primo davvero a sorpresa in pole position, dopo la prestazione nella Sprint del tutto incolore.
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