Scopriamo le caratteristiche del nuovo circuito che ospita per la prima vola la massima serie: i dati delle simulazioni impressionano. Attenzione a Safety Car e strategie: le gomme sono molto sollecitate
? grande la curiosit¨¤ per il GP dell¡¯Arabia Saudita, che si corre questo fine settimana e costituisce la penultima prova del Mondiale 2021 della F1. ? la prima volta che si corre in Arabia, il 34¡ã paese a ospitare un GP: ¨¨ Jeddah localit¨¤ prescelta, sulla pista realizzata da Hermann Tilke di cui si conoscono solo i dati delle simulazioni. La distanza di gara sar¨¤ di 50 giri, si correr¨¤ alla luce dei riflettori e il via ¨¨ in programma alle 18.30 italiane (le 20.30 locali).
Piena di curve ma velocissima
¡ª ?Il tracciato si sviluppa lungo la costa per una lunghezza complessiva di 6,174 chilometri, ¨¨ il pi¨´ lungo circuito cittadino in calendario (il secondo per lunghezza dopo Spa) ed ¨¨ anche probabilmente uno dei pi¨´ veloci, con una velocit¨¤ media di oltre 250 km/h visti in simulazione: un valore secondo solo a quello di Monza. La Pirelli porta per questa gara le mescole centrali della sua gamma, la C2 come dura, la C3 come media e la C4 come soft. Tra le 27 curve del tracciato, la 13 ¨¨ una delle pi¨´ impegnative: ¨¨ una curva verso sinistra con un banking di 12 gradi che dovrebbe sottoporre i pneumatici a forze g molto elevate.
Strategie non facili
¡ª ?Il lavoro sulle strategie non si annuncia semplice: Jeddah ha pi¨´ curve di qualsiasi altra pista in calendario, e i pneumatici saranno costantemente al lavoro. Inoltre diverse zone del circuito sono piuttosto strette e senza vie di fuga, a causa dei muretti molto vicini ai bordi della pista. La probabilit¨¤ che entri in scena la Safety Car ¨¨ abbastanza alta, e questo avr¨¤ sicuramente un peso nei piani di gara dei team. Altro elemento importante le variazioni di temperatura, con oscillazioni sensibili tra una sessione e l¡¯altra.
Caldo e umido
¡ª ?FP1 e FP3 si svolgono appena prima del tramonto, quindi solo le FP2 del venerd¨¬ e le qualifiche del sabato, in programma per le 20, avranno condizioni rappresentative della gara. Per quanto riguarda il meteo sono previste condizioni calde ma umide, per via della vicinanza del circuito alla costa settentrionale di Jeddah. Visto che non ¨¨ mai stato utilizzato prima, il tracciato sar¨¤ probabilmente sporco e scivoloso all¡¯inizio del weekend, ma la presenza della Formula 2 e di una competizione Porsche come gare di supporto dovrebbe favorire l¡¯evoluzione della pista.
Le frenate ai raggi X
¡ª ?Dal punto di vista frenante, la Brembo classifica il Jeddah Corniche Circuit nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi. Addirittura sono presenti cinque curve consecutive, dalla 8 alla 12, in cui l¡¯impianto frenante non viene azionato in quanto non indispensabile per restare all¡¯interno del nastro d¡¯asfalto. Dai dati delle simulazioni risulta che in un giro intero i piloti utilizzano i freni per complessivi 9,6 secondi, un valore simile a Imola, che per¨° ¨¨ pi¨´ corto di quasi 1,3 km.
La 27 ¨¨ la curva pi¨´ difficile
¡ª ?Dalla partenza alla bandiera a scacchi i freni sono in azione per il 14 per cento del tempo. Inoltre tutte le frenate generano decelerazioni comprese tra 2,2 e 4,5 g, non raggiungendo quindi i picchi di altre piste. L¡¯ultima curva ¨¨ la pi¨´ dura per l¡¯impianto frenante perch¨¦ le monoposto vi arrivano dopo aver frenato per l¡¯ultima volta alla curva 22. Alla staccata della curva 27 le auto toccano i 317 km/h prima di utilizzare i freni per 2,6 secondi necessari a scendere a 110 km/h. Nel frattempo percorrono 127 metri mentre i piloti sono soggetti a 4,3 g di decelerazione.
Gazzetta dello Sport
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