Formula1
formula1
Leclerc sorriso Ferrari. Ma affidabilit¨¤ e classifica preoccupano. Con Vettel...
? amaro il risveglio della Ferrari dopo il GP del Bahrain. Brucia troppo una vittoria sfumata sul pi¨´ bello, ma - al netto della grande delusione - questo weekend non ¨¨ stato tutto da buttare. Ci sono buoni motivi per non essere esclusivamente delusi, altri per restare parecchio infastiditi. Vediamo quali.
sorrisi
¡ªAlla voce sorrisi mettiamo certamente Charles Leclerc. Il Piccolo Principe ¨¨ tutt’altro che piccolo. Gli sono bastate solo due gare in rosso per confermarsi una luminosa combinazione di talento e determinazione ad altissimo livello. Aveva fatto autocritica dopo l’Australia, Charles, sapeva di aver commesso qualche sbavatura in qualifica e in gara. Ma, come lo descrive chi lo conosce bene, ha lavorato subito per eliminarle. Il risultato? In Bahrain ecco pole position, sorpasso all’esterno a Vettel in gara, giro pi¨´ veloce della corsa e vittoria sfumata per colpa della macchina. Un weekend da grande pilota, anche per la tanta adrenalina regalata ai tifosi.
VELOCIT¨¤
¡ªDeve far sorridere anche la velocit¨¤ ritrovata (che forse non se n’era mai andata). La pista di Sakhir si ¨¨ riconfermata terremo favorevole alle rosse, velocissime nelle prove libere, in qualifica e in gara. Ma ¨¨ positivo che su un tracciato pi¨´ convenzionale e non anomalo come Melbourne, il potenziale di cui si era parlato all’inizio della stagione si sia davvero manifestato. La SF90 ¨¨ una buona macchina e ora si attende la conferma nel GP della Cina del prossimo 14 aprile.
clima
¡ªIl clima in squadra ¨¨ un altro aspetto positivo. La reazione da Melbourne ¨¨ stata impetuosa, le analisi su cosa non ha funzionato in Australia e le misure prese hanno dato buon esito. Ovvio, fino a 11 giri dalla fine. Ma quello che ha detto questo fine settimana l’ad Louis Camilleri ¨¨ importante e non banale: “Ora c’¨¨ meno tensione, si vince e si perde insieme”. Il team principal Mattia Binotto sa che, anche per lui, credito e tempo a disposizione non sono illimitati, ma in fondo questa ¨¨ la sua prima importante gestione e anche lui merita un po’ di pazienza. I conti per forza di cose si devono fare pi¨´ avanti, dopo soli due GP ¨¨ troppo presto.
cosa non va
¡ª? giusto per¨° sottolineare anche cosa desti preoccupazione, a cominciare, manco a dirlo, dall’affidabilit¨¤. “Inaccettabile” perdere cos¨¬, ¨¨ stato lo stesso Binotto a non nascondersi dietro a un dito. Un motore che perde potenza sul pi¨´ bello, quando ormai c’¨¨ solo la bandiera a scacchi davanti, ¨¨ un tradimento. E non pu¨° non destare preoccupazione perch¨¦ contro si hanno avversari formidabili. Se il Bahrain era gi¨¤ una chiamata importante sulle prestazioni della macchina, la Cina ¨¨ una verifica pesante anche per la classifica, altro motivo di preoccupazione. L’anno scorso le Mercedes sono state spietate nello sfruttare tutti i passi falsi di Maranello, la tendenza deve essere immediatamente interrotta anche perch¨¦, e qui il dato ¨¨ tutto contro, rispetto al 2018 siamo gi¨¤ a due vittorie in meno in due gare. E Lewis Hamilton ¨¨ proprio l’ultimo a cui si possono fare regali.
seb, ci sei?
¡ªUltimo motivo di preoccupazione ¨¨ Sebastian Vettel. Se in Australia il tedesco ¨¨ stato sostanzialmente in linea col suo valore, in Bahrain i fantasmi sono ricomparsi. Prima la doppia bastonata qualifica/gara presa da Leclerc. Poi il corpo a corpo perso con Hamilton, con errore, testacoda e danneggiamento della macchina, costato preziosi punti mondiali. Criticare un 4 volte iridato seduti in poltrona non ¨¨ esercizio che si possa fare con leggerezza. Ma iniziano a diventare troppe le volte in cui i commenti su Sebastian tendono al negativo, considerando soprattutto il tipo di aspettativa che c’¨¨ su di lui da tutto il mondo Ferrari. Ha fatto benissimo Binotto a proteggerlo a fine gara (“Sono cose che capitano quando si lotta”). Per¨° lo stesso Binotto ha ora una grana in pi¨´, perch¨¦ quella diabolica volpe di Hamilton, ieri, dopo la gara, ha subito infilato il coltello nella ferita del crescente dualismo della coppia ferrarista, parole che Lewis non pronuncia mai per caso: “Bravissimo Leclerc, vincer¨¤ tante gare e non vedo l’ora di confrontarmi con lui”. Tradotto, potete dire quello che volete, ma il vostro numero 1 per me ¨¨ Leclerc. La gestione piloti, una sfida in pi¨´ per Mattia.
Giusto Ferronato
© RIPRODUZIONE RISERVATA