La scuderia anglo austriaca ¨¨ il riferimento attuale del Mondiale. Team giovane, nato dalla ex Stewart diventata Jaguar, e arrivato al successo con una politica aggressiva, idee innovative e un forte credo nel vivaio. Tanti i suoi fuoriclasse, al volante e non solo?
Dal kilt al giaguaro e poi al toro. La storia della lattina pi¨´ veloce al mondo, la Red Bull, parte da unĄŻidea geniale e unĄŻacquisizione storica. La squadra che nel 2022 ha vinto entrambi i titoli F1, piloti con Max Verstappen e costruttori, ¨¨ infatti unĄŻemanazione diretta della Jaguar Racing, a sua volta nata dalle ceneri della Stewart GP: tutte con epicentro a Milton Keynes, ancora oggi sorgente di uno dei team di maggiore successo nella storia del Circus.?
le eredi
ĄŞ ?Un bel giorno, nel 1996, Jackie Stewart, scozzese tre volte iridato F1 negli Anni ĄŻ70 e spesso in giro con il classico gonnellino, il kilt, decide di fondare insieme a suo figlio Paul e alla Ford una squadra di F1 dopo esperienze in serie minori. Sede a Milton Keynes, nord ovest di Londra; il munifico gruppo bancario HSBC come sponsor; John Barnard, progettista geniale con la McLaren e un poĄŻ meno con la Ferrari, come consulente; Rubens Barrichello e Jan Magnussen come piloti. Nel 1997, la stagione del debutto, arrivano tanti ritiri e il sorprendente 2Ąă posto del brasiliano a Montecarlo. LĄŻanno successivo, il 1998, cĄŻ¨¨ lĄŻavvicendamento, sia fra i piloti, con Magnussen che lascia il posto a Jos Verstappen, il pap¨¤ di Max, sia alla guida tecnica, fra Alan Jenkins e Gary Anderson. I risultati, per¨°, non sono eclatanti. Nel 1999 la Stewart ¨¨ veloce, ma poco affidabile: arrivano tre podi per Barrichello e una vittoria, la prima e unica per il team. La ottiene Johnny Herbert nel rocambolesco GP di Europa al Nurburgring. ? un canto del cigno, per¨°: nonostante il 4Ąă posto nel Mondiale, la Stewart a fine stagione ¨¨ ceduta alla Ford che entra in prima persona in F1 sotto le insegne della Jaguar. Grandi propositi, pochi risultati: la coppia di piloti formata dal confermato Herbert e da Eddie Irvine, vicino al titolo con la Ferrari nel ĄŽ99, non va oltre 4 punti complessivi. Pochi per un team dal budget notevole e nomi come Bobby Rahal e Niki Lauda nello staff di comando. Nonostante queste personalit¨¤ i risultati latitano: in 5 anni di F1 la Jaguar coglie solo due podi con Irvine, 3Ąă a Montecarlo 2001 e Monza 2002, e brilla pi¨´ per il diamante incastonato nel muso della vettura a Montecarlo 2004, frutto di un accordo di sponsorizzazione, e perso da Christian Klien dopo un impatto con le barriere, che per i risultati. A fine 2004 la Jaguar ¨¨ venduta alla Red Bull, colosso austriaco famoso per la bevanda energetica. ? lĄŻinizio dellĄŻimpero.?
gli inizi
ĄŞ ?La squadra ¨¨ di propriet¨¤ di Dietrich Mateschitz, il magnate austriaco delle famose lattine energetiche, che la affida a Christian Horner, inglese con trascorsi al volante fra Formula Renault, F3 e F2 inglese, fondatore della scuderia Arden e manager di comprovate doti. Il debutto in F1 arriva al GP di Australia del 2005, con lĄŻesperto David Coulthard a fare da chioccia sulla RB1 (il nome delle monoposto avr¨¤ sempre lĄŻacronimo ĄŽRBĄŻ con una numerazione progressiva) ai giovani Christian Klien e Vitantonio Liuzzi che si alternano sulla seconda vettura. A fine 2005 arrivano due quarti posti con 34 punti e il 7Ąă posto nel Mondiale costruttori, piazzamento replicato nel 2006, con la chicca del primo podio in F1. Il palcoscenico ¨¨ quello pi¨´ prestigioso, Montecarlo, con Coulthard terzo sulla RB2 alle spalle della Renault di Fernando Alonso e della McLaren-Mercedes di Juan Pablo Montoya nel week end della famosa toccata ĄŽstrategicaĄŻ di Michael Schumacher alla Rascasse con la Ferrari a fine qualifiche. Sul podio per¨° il Cavallino ci va lo stesso, perch¨Ś allĄŻepoca Maranello forniva i motori alla Red Bull: nessuno avrebbe mai pensato che quella squadra in embrione lĄŻavrebbe poi costretta a inseguire, sia in pista, sia nellĄŻalbo dĄŻoro. Coulthard sale sul podio con il mantello da Superman, look che incarna lĄŻattenzione al marketing del team anglo-austriaco, visto che il ĄŽtravestimentoĄŻ ¨¨ un omaggio al film ĄŽSuperman ReturnsĄŻ. LĄŻocchio alla cinematografia non ¨¨ una novit¨¤ per la Red Bull: proprio a Montecarlo, un anno prima, si era presentata con la livrea 2005 di ĄŽGuerre Stellari III, la vendetta dei SithĄŻ con tanto di Stormtroopers e Chewbacca a fare passerella nella nobilt¨¤ del Principato.?
la svolta con newey
ĄŞ ?Il colpo pi¨´ importante del 2006 ¨¨ per¨° lĄŻingaggio di Adrian Newey come progettista: ¨¨ il basamento su cui la Red Bull costruisce la sua leggenda. Il geniale tecnico inglese, gi¨¤ pluri iridato in F1 con Williams e McLaren fa crescere esponenzialmente la qualit¨¤ della squadra. Nel 2007 la Red Bull cambia motore, con la Renault al posto della Ferrari, al fianco di Coulthard cĄŻ¨¨ lĄŻaustraliano Mark Webber, arrivano un paio di podi e si mettono le fondamenta della grande svolta. LĄŻinversione a ĄŽUĄŻ ¨¨ del 2009, lĄŻanno in cui la Red Bull passa da Cenerentola a gran dama della F1 e conquista la prima gara. Merito di Sebastian Vettel, tedesco rampante gi¨¤ capace di vincere il primo GP della storia della Toro Rosso, team satellite della Red Bull, erede della Minardi e con base a Faenza. Seb ci riusc¨Ź in una giornata di diluvio a Monza, diventando il pi¨´ giovane vincitore di un GP di Formula 1 a 21 anni, 2 mesi e 11 giorni, record che gli sar¨¤ poi strappato da Verstappen in Spagna nel 2016. Vettel dopo la primizia con la Toro Rosso coglie pure quella con la Red Bull: a Shanghai vince dalla pole, la prima del team, davanti al compagno Mark Webber. La doppietta simboleggia un cambio di passo: nella stagione che fa volare la BrawnGP dal doppio diffusore inizia a brillare pure la RB5. Alla fine di un Mondiale vinto da Jenson Button sulla Brawn, la monoposto della lattina conquista sei gare (4 Vettel, 2 Webber), ed ¨¨ seconda nel Mondiale costruttori. Non sar¨¤ una meteora, diversamente dalla monoposto di Ross Brawn. Le tre vittorie negli ultimi tre GP del 2009 sono solo il rumore che precede la valanga. Dalla stagione successiva la Red Bull travolger¨¤ tutti con la sua forza dirompente.?
le spine fra i piloti e il primo alloro
ĄŞ ?Le prime due gare del 2010, solo un 4Ąă posto, non fanno testo: la RB6 va a segno al terzo GP, in Malesia, mostrando di essere una contendente al titolo. Alla vigilia del GP di Turchia i due piloti della Red Bull sono appaiati in testa alla classifica e si arriva al fattaccio che compromette gli equilibri. Con Webber in testa, Vettel forza il sorpasso, scarta leggermente a destra, le due monoposto si toccano ed ¨¨ harakiri: Seb si ritira, dando del matto al compagno (dito indice vicino alla tempia) che chiude terzo e allunga nel mondiale. Il campionato ¨¨ equilibrato, in cinque si alternano in vetta e a due gare dalla fine Alonso, con la Ferrari, sembra inattaccabile con 11 punti di vantaggio su Webber e 25 su Vettel. In Brasile Seb vince davanti a Webber, la Red Bull conquista il suo primo titolo costruttori e si arriva ad Abu Dhabi con la Ferrari in posizione privilegiata, con Alonso a +8 su Webber e +15 su Vettel, ma preoccupata da giochi di squadra dei rivali. Non ce ne saranno, basta il suicidio del muretto Ferrari. La rossa decide infatti di marcare la prima sosta ai box di Webber lasciando Alonso nel traffico, incapace anche di passare il modesto Vitalij Petrov, mentre Vettel naviga in testa con la strategia vincente e completa la rimonta. Il titolo ¨¨ suo per 4 punti su Alonso, facendosi trovare al posto giusto al momento giusto: prima e unica leadership iridata nellĄŻanno e proprio quando contava. Il tedesco diventa, a 23 anni, 4 mesi e 11 giorni, il pi¨´ giovane iridato della storia della F1. Primato tuttora valido, che nemmeno Max Verstappen ¨¨ riuscito a sgretolare. La Red Bull scrive il suo nome nell'albo d'oro iridato: ¨¨ solo la prima riga!
il ciclo iridato
ĄŞ ?Il ghiaccio ¨¨ rotto, la Red Bull inizia il suo dominio. Nel 2011 il buongiorno si vede dal mattino: 9 pole nei primi 9 GP e 6 vittorie su 8 gare, tutte con Vettel. Seb dopo il GP dĄŻEuropa ha gi¨¤ 75 punti di vantaggio sul secondo, Button, e la sua marcia trionfale rallenta solo a Silverstone, nellĄŻunico GP in cui viene vietato il soffiaggio degli scarichi in fase di rilascio nel diffusore. In Inghilterra vince Alonso, facendo illudere la Ferrari. Ripristinata la normativa tecnica iniziale, Seb e la Red Bull tornano a macinare i rivali e centrano la seconda doppietta iridata di fila: le vittorie sono 12 in 19 GP. La supremazia assume i contorni del monopolio. La stagione 2012 conferma la bont¨¤ della RB8, ma cĄŻ¨¨ bisogno dellĄŻultimo GP con una dose notevole di fortuna per il tris iridato di Vettel in unĄŻannata con otto differenti vincitori, di cui sette nei primi sette GP. Seb ¨¨ veloce, ma a met¨¤ stagione ha 44 punti di ritardo dal ferrarista Alonso, meno incisivo, ma pi¨´ redditizio. Nella seconda parte del 2012 Vettel e la Red Bull cambiano marcia, conquistano quattro gare di fila, da Singapore allĄŻIndia, e sorpassano la rossa che non regge il passo. Il sigillo arriva in Brasile, in un GP surreale: Vettel sopravvive al 1. giro a una collisione con Bruno Senna che poteva essere fatale, recupera dallĄŻultimo posto e nonostante un pit stop imperfetto artiglia il 6Ąă posto che gli basta per la terza corona. Alonso, secondo in gara alle spalle di Button, ¨¨ battuto per soli 3 punti: altra amarezza per lo spagnolo. Nel 2013 Vettel domina, conquista in India il titolo con quattro gare di anticipo e si inchina scenograficamente davanti al muso della sua RB9: ossequio allĄŻastronave che lo ha portato in gloria, consentendogli di vincere le ultime 9 gare di fila del campionato. La superiorit¨¤ impressionante, con titolo Costruttori incorporato, ¨¨ per¨° destinata a finire. Dietro lĄŻangolo cĄŻ¨¨ il nuovo regolamento tecnico con lĄŻarrivo delle power unit ibride.?
il declino e l'arrivo di max
ĄŞ ?Il 2014 della Red Bull inizia con il passaggio di testimone al volante fra gli australiani Webber e Daniel Ricciardo e con un Vettel in evidente difficolt¨¤ a gestire le nuove vetture. Le tre vittorie stagionali, in unĄŻannata dominata dalla Mercedes, sono infatti di Ricciardo. Nel week end del Giappone Vettel annuncia il suo passaggio alla Ferrari e il suo posto nel 2015 ¨¨ preso da Daniel Kvyat. Stagione difficile: si acuisce la frattura con la Renault, additata del fallimento della competitivit¨¤ della power unit e a Milton Keynes si affidano quindi alla Tag Heuer, che dal 2016 appone il suo marchio sui motori francesi. Serve una mossa geniale e ardita per tornare alla vittoria: alla vigila del GP di Spagna la Red Bull licenzia Kvyat e promuove Max Verstappen, invertendo i loro sedili con la controllata scuderia Toro Rosso. Pronti, via e al Montmel¨° Max vince subito, gi¨¤ al primo GP con la nuova squadra: la collisione fratricida delle Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg al 1. giro gli spiana la strada, ma Max ¨¨ bravissimo a gestire la situazione. A 18 anni, 7 mesi e 15 giorni lĄŻolandese figlio dĄŻarte diventa il pi¨´ giovane vincitore di un GP nella storia della F1. Il Mondiale va a Rosberg davanti a Hamilton nella faida Mercedes, ma il ragazzino ha gi¨¤ messo le basi della sua storia. La coppia Ricciardo-Verstappen centra tre vittorie nel 2017 e quattro nel 2018, con la Red Bull marchiata Aston Martin: la squadra ¨¨ terza in campionato in entrambi gli anni e spettatrice della lotta iridata fra Mercedes e Ferrari, risolta a favore della Stella, superiore nel momento clou della stagione.?
verstappen punto fermo
ĄŞ ?Nel 2019 la Red Bull si lega ai motori Honda e ha in Verstappen un punto fermo: al suo fianco si succedono Pierre Gasly e Alexander Albon, ma tutte le attenzioni sono su di lui. LĄŻolandese ha una guida geniale e irriverente, vince tre gare nel 2019, fra cui quella in Austria con discussa spallata a Leclerc a 2 giri dalla fine, e due nel 2020 ed ¨¨ pronto per il titolo. Ci arriver¨¤ nel 2021, con Sergio Perez come compagno e la Honda che annuncia il ritiro dalla F1 a fine stagione. Le modalit¨¤ della conquista dellĄŻiride per Max sono pazzesche, con un sorpasso al rivale Lewis Hamilton allĄŻultimo giro dellĄŻultimo GP, ad Abu Dhabi, dopo una gestione della Safety Car controversa e discutibile. La feroce lotta fra Verstappen e Hamilton, con picchi di cattiveria nei loro scontri di Silverstone e Monza degni della rivalit¨¤ Senna-Prost, meritava un epilogo pi¨´ limpido, ma il titolo dellĄŻolandese ¨¨ meritato, anche se la Red Bull cede alla Mercedes quello costruttori. Nel 2022 la Red Bull acquisisce la propriet¨¤ intellettuale dei motori Honda, gestendoli in proprio con la nuova divisione Red Bull Powertrains, e nella doppia veste costruttore-motorista coglie la doppietta mondiale piloti-costruttori. A inizio stagione Leclerc e la Ferrari fanno paura, ma dal GP di Spagna Verstappen va in testa al Mondiale senza pi¨´ tremare. Il Cavallino accusa un calo evidente, di prestazioni e strategie, e Verstappen diventa un rullo compressore: vince il titolo in Giappone, a cinque gare dalla fine, e fissa il nuovo record di successi in una stagione con 15. La luce del suo dominio illumina tutta la storia recente della F1 e cĄŻ¨¨ da scommettere che la Red Bull, nonostante la scomparsa a ottobre del suo magnate Mateschitz, sostituito da Oliver Mintzlaff, continuer¨¤ a brillare.
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