Tutte le prove passeranno sotto le meraviglie di Firenze. Ansa

Da luccicarsi gli occhi. Lasciamoci andare alle emozioni quando i corridori sfileranno nel centro di Firenze. Il ciclismo entra nel cuore della storia dell’umanità, e non è esagerato dirlo. I Mondiali arrivano in Toscana per la prima volta da quando, nel 1927, è nata la rassegna iridata. Sembra incredibile per una regione che ha scritto la leggenda delle due ruote: da Bartali a Martini, da Magni a Nencini, a Franco Ballerini, che per primo ebbe l’idea del Mondiale. Quando la prova dei "suoi" professionisti sfilerà, domenica, al km 67, lungo le strade di Casalguidi e il cimitero dove il c.t. riposa, saranno idealmente tutti gli appassionati di ciclismo ad abbracciare "Ballero". Tanti: sono annunciati un milione e mezzo di tifosi per l’intera settimana.

dodici titoli — Via! Da oggi si corre. L’Italia presenta uno scenario unico per i circa 1000 corridori, di 54 Nazioni, che lotteranno per dodici titoli. E' un Mondiale che ha già vinto la sfida prima ancora di incominciare. Dalle 180 televisioni (con Al-Jazeera) ai 1100 tra giornalisti (800) e tecnici, dai 2000 volontari ai tracciati che uniscono cultura e sport. Dalle Mura di Lucca, che festeggiano 500 anni di storia, a Firenze, a Fiesole. L'intera regione si è mobilitata, gli interventi economici sono stati accorti, degli ultimi anni questo è il Mondiale che ha speso meno, non c'è stato gigantismo.

c'è mark — Giganti sono, invece, i protagonisti. Perché nessuno è voluto mancare a questo appuntamento. Anche velocisti come Mark Cavendish, che su queste strade, a Quarrata (Pistoia) è cresciuto. Ieri Cannonball ha rivinto ancora nel Giro di Gran Bretagna, ancora davanti a Elia Viviani; la corsa è di Bradley Wiggins, che dopo la delusione del Giro ha scommesso sulla cronometro iridata. E vedrete mercoledì che sfida titanica con Tony Marin, Fabian Cancellara e Taylor Phinney. Domenica, poi, i gioielli del ciclismo. Ci sono i vincitori dei tre grandi Giri: Vincenzo Nibali (Giro), Chris Froome (Tour), Chris Horner (Vuelta). Tutti i podi: Uran e Evans in Italia; Quintana e Rodriguez in Francia; Nibali e Valverde in Spagna. I fenomeni delle cronometro. Gli specialisti delle classiche: Philippe Gilbert, iridato 2012, contro Peter Sagan, che quest’anno ha centrato 22 vittorie e davvero si presenta al via con un pronostico a cinque stelle, Alejandro Valverde e Purito Rodriguez. E l'emergente Nairo Quintana, il colombiano che guida la Nazionale più forte. L'Italia non vince il Mondiale dal 2008, a Varese primo Alessandro Ballan su Damiano Cunego. Paolo Bettini era ancora in sella, Franco Ballerini era in ammiraglia.

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