Parte il 107° Giro di Lombardia
Contador e Basso: è l'ora del riscatto

La partenza del Giro di Lombardia del 2012. Lapresse

"Domenica mi piacerebbe arrivare in volata con Contador. Magari non sarebbe uno sprint velocissimo, ma molto bello sì". Ivan Basso è di ottimo umore mentre Carmine Magliaro, il suo massaggiatore di fiducia, si prende cura di lui. Strano questo ciclismo internazionale e intreplanetario, dove due grandi campioni del livello di Basso e Contador non si sono ancora affrontati in stagione. Il Lombardia di domenica sarà il loro prima faccia a faccia. Una classica certo, e loro non è che siano dei draghi nelle corse di un giorno. Ma una classica dura e a fine stagione, dove contano quasi solo le energie, poche in genere, rimaste nei muscoli. Una corsa, tra l’altro, che è anche un modo, seppure parziale, per rimediare a una stagione dove sia Basso, sia Contador hanno reso meno, o molto meno, delle aspettative: zero successi il primo, uno in Argentina a gennaio il secondo.

"Anche se domenica vincessi — prosegue Basso — non potrei però considerare il Lombardia un modo per salvare la stagione. Per quello, dovrei ricorrere Giro e Vuelta. Però mi sono allenato alla perfezione. Con i migliori ci sarò di certo, per la vittoria è un altro discorso e le certezze non possono essere le stesse. Il maltempo, se le sensazioni saranno confermate, segnerà la corsa. Ci vorrà il canotto...". Sorride. "Il Lombardia mi piace — dice al telefono da Lugano Alberto Contador —. Lo scorso anno l’ho disputato per la prima volta con l’obiettivo di vittoria. Non ce l’ho fatta, ma sono andato forte (finì 9°, ndr). Però c’è anche da dire che lo scorso anno avevo disputato la Vuelta che per queste corse ti da un punto di forma e di fondo molto importante. Devo anche dire che mercoledì alla Milano-Torino (chiusa al 5° posto, ndr) le sensazioni sono state buone".

Vengo anch’io — Chi sono quindi i favoriti per il traguardo di Lecco? "I primi quattro del Mondiale sicuro — prosegue Basso — più Uran, Scarponi e Contador. Ci metto anche il mio nome". "La corsa si deciderà sicuramente sul Villa Vergano — sentenzia lo spagnolo —. Quello è uno strappo per scalatori puri molto esplosivi. Vedo Purito, Valverde o Uran. Arrivare con Basso? Sarebbe la situazione ideale. Basso è un corridore che apprezzo molto e con il quale ho un ottimo rapporto". In effetti, anche in un passato non molto lontano, il fuoriclasse spagnolo ha più volte affermato il desiderio di avere il varesino come compagno di squadra. E se le cose andassero in un certo modo, non è da escludere che il desiderio si avveri nella prossima stagione. Basso non ha più nessuno stimolo a restare in quella che sarà la nuova Cannondale. Ivan ha ancora un anno di contratto, ma l’interesse reciproco, suo e della squadra, è trovare un accordo per la risoluzione. Se così fosse, per Basso si aprirebbero due strade: Astana, con Nibali, o Saxo Bank, proprio con Contador.

Prima gara — Intanto, però, c’è quest’ultima opportunità da sfruttare appieno, anche se poi Basso correrà in Cina. "Il Lombardia la considero la prima gara del 2014 — spiega Contador —. Questo 2013 lo voglio mandare in archivio il prima possibile. E’ stata una stagione strana, cominciata con qualche errore di calendario e proseguita con troppi impegni. Vi faccio un esempio, quello che mi aspetta la settimana dopo il Lombardia per gli impegni con gli sponsor: lunedì sarò a Monza, martedì a Zurigo, mercoledì a Madrid, giovedì a Parigi e venerdì a Londra. Più una pallina da ping pong che un ciclista. Tutti questi impegni non ti permettono di prepararti bene, il ciclismo è uno sport che richiede il massimo rigore. Però nonostante questo mi ero allenato bene per i Tour. I test mi dicevano che ero in grandissima forma, avevo tempi mai fati prima sulle mie salite di riferimento. Però appena arrivato in Corsica le sensazioni furono diverse. Chissà che cosa mi è successo..."

Claudio Ghisalberti