Sette belgi ai primi 7 posti della gara elite maschile, un trionfo incredibile per la scuola belga davanti a 50mila spettatori impazziti a Koksijde. Oro a Niels Albert.

uomini — Una cosa mai vista: 7 belgi ai primi 7 posti. Davanti al pubblico di casa. La gara clou dei Mondiali di ciclocross, davanti a quasi 60.000 spettatori ebbri di gioia e non solo, si è tramutata in una sorta di campionato nazionale, che alla fine ha visto il trionfo dell’uomo che più di tutti aveva sulle mostrine i gradi di favorito, il 25enne Niels Albert, involatosi imprendibile dopo 5 minuti di gara. Sulla sabbia di Koksijde, il talento della Bkcp-Powerplus ha messo in scena un assolo stupefacente, dominando il lotto degli avversari con una supremazia addirittura superiore ad ogni aspettativa. La sua galoppata è stata quasi monotona, in compenso alle sue spalle è stata fuoco e fiamme la battaglia tra i sei connazionali per fargli da paggetti sul podio. In un primo tempo sembrava che potesse essere una questione fra Kevin Pauwels e l’intramontabile Sven Nys, poi a due giri dalla fine tutto si è rimescolato e nelle battute conclusive è venuto fuori il meno pronosticato Rob Peters, che ha avuto ragione dello stesso Pauwels, re di Coppa. Il ceco Zdenek Stybar, vincitore delle ultime due edizioni, ha provato nelle prime battute a contrastare Albert e a non farsi stritolare dalla morsa della corazzata di casa, ma il suo è stato un fuoco di paglia dettato più dall’orgoglio. Su un terreno così difficile e insidioso, ha pagato anche – per sua stessa ammissione – una forma non perfetta, a chiusura di una stagione un po’ tribolata: ha terminato per onor di firma, lontano anni luce, al 13° posto. Albert brinda così al secondo oro, dopo quello vinto giovanissimo a Hoogerheide nel 2009, quando divenne il terzo atleta della storia a centrare il Mondiale professionisti dopo aver conquistato quelli Juniores e Under 23. Da dimenticare la prestazione degli italiani: Enrico Franzoi, non al top e su un terreno troppo esigente per la sua condizione attuale, ha chiuso addirittura 28°, a 2 giri dal vincitore.

risultati — Elite uomini: 1. Niels Albert (Belgio) 1h06’07”; 2. Rob Peeters (Belgio) a 24”; 3. Kevin Pauwels (Belgio) a 30”; 4. Meesuen (Belgio) a 34”; 5. Aernouts (Belgio) a 35”; 6. K. Vantornout (Belgio) a 1’09”; 7. Nys (Belgio) a 1’11”; 8. Simunek (Cec) a 2’15”; 9. Walsleben (Ger) a 2’25”; 10. Zahner (Svizzera) a 2’31”; 28. Franzoi a 2 giri; 40. Ponta a 3 giri; 44. Tabacchi a 5 giri; 50. Cominelli a 5 giri.

DONNE — Dopo la doppietta di sabato con juniores e Under23, e in attesa della gara clou riservata agli Elite, ai Mondiali di cross l’Olanda si prende anche il titolo femminile. Era la vittoria più scontata, praticamente già scritta, perché Marianne Vos su questo terreno non perde da una vita: 16 gare per la precisione. E la fuoriclasse di Wijk en Alburg ha confermato la sua supremazia anche sulle dune di sabbia di Koksijde, applaudita da una bolgia di 50.000 persone. In testa dal primo metro, su un tracciato durissimo che nascondeva parecchie insidie, non ha avuto nessuna rivale in grado minimamente di impensierirla: dopo 3 minuti di gara era già in fuga, imprendibile per tutte, al punto da rendere molto più interessante della sua galoppata la lotta per le altre due medaglie.

Marianna Vos, 24 anni. Scanferla

LA SCIA DELLA LONGO — Con il quinto successo iridato – il quarto consecutivo – la Vos ha così battuto il poker della tedesca Kupfernagel, raggiungendo quota 14 medaglie mondiali, di cui 8 d’oro, tra strada, pista e cross. E su strada, pur avendo dovuto ingoiare cinque secondi posti negli ultimi cinque anni (quattro per mano delle azzurre Bastianelli, Guderzo e due volte Bronzini), non scende dal podio dal 2006. A soli 24 anni, è destinata a ricalcare le orme di Jeannie Longo. E chissà se le verrà in mente in futuro di inseguire gloria anche nella mountain bike. A proposito di Italia, senza la numero uno Eva Lechner e Vania Rossi, non era certo questa l’occasione per raccogliere soddisfazioni. La giovanissima Alice Maria Arzuffi, 16 anni, al debutto mondiale, ha fatto esperienza, chiudendo 31esima: ne riparleremo fra qualche stagione. Ritirata invece la tuttofare Valentina Scandolara.

RISULTATI — Elite donne: 1. Marianne Vos (Olanda) 41’04”; 2. Daphny Van den Brand (Olanda) a 37”; 3. Sanne Cant (Belgio) a 38”; 4. Van Paassen (Olanda) a 49”; 5. Compton (Usa) a 53”; 31. Arzuffi a 6’55”; ritirata Scandolara.