L’avevamo incontrato il 15 settembre a Castellania Coppi, il giorno del centenario della nascita del Campionissimo. Vittorio Seghezzi era lucidissimo e, al fianco di Marina e Faustino, i figli di Coppi, ricordava perfettamente quando Fausto gli diceva: “Vittorio, i miei gregari si staccano. Tu no. Io avrei bisogno di te, ma tu non sei un gregario, sei un campione”. E quel bacio con Marina Coppi simboleggia tutta la sua vita.
Stamattina, a 95 anni, anche Vittorio Seghezzi ha chiuso le ali come l’Airone, lui che, cresciuto come gregario di Gino Bartali, aveva sempre sognato di correre in squadra con il Campionissimo. Bergamasco di origine (era nato a Romano di Lombardia il 27 maggio 1924), trasferitosi ben presto in Liguria a Loano, viveva a Castelletto Ticino (Novara), dove sabato alla 10 si svolgeranno i funerali.
CICLISMO
Addio a Seghezzi. Era l’ultimo vivente della Cuneo-Pinerolo 1949
A 95 anni se ne va un personaggio del nostro ciclismo: era il “girino” pi¨´ vecchio. Recit¨° anche nel film “Tot¨° al Giro d’Italia” nel 1948. L’ultimo incontro a Castellania con i figli del Campionissimo
La storia
Seghezzi non ¨¨ stato un semplice nome nella grande storia del ciclismo italiano. Professionista dal 1946 al 1957, Vittorio era il pi¨´ vecchio “girino” vivente (corse il Giro del 1947) e l’ultimo superstite della Cuneo-Pinerolo 1949, la tappa delle tappe del Giro d’Italia, con l’impresa solitaria di Fausto Coppi quel 10 giugno: 192 km di fuga. C’era anche Seghezzi all’attacco con Fausto: “Mi disse “andiamo”, io lo mandai a quel paese. “Vittorio, io vado perch¨¦ altrimenti da dietro ci raggiungono”. Dopo due tornanti, Coppi ¨¨ gi¨¤ un puntino.
Con Tot¨°
Ma gi¨¤ il 1948 era stato un anno importante per Seghezzi. Partecipa alle riprese di “Tot¨° al Giro d’Italia”, film con il grande comico napoletano e con Coppi, Bartali, Magni, Cottur. “A me davano 10.000 lire al giorno (quasi 200 euro di oggi; ndr), ma Coppi, Bartali e Magni prendevano molto di pi¨´ — disse nell’intervista al nostro collega Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello Sport in occasione della partenza del Giro 2019 da Bologna, citt¨¤ dove venne in parte girato il film —. Tot¨°? Non sapeva andare in bici, faticava a stare in equilibrio. Spesso lo sorreggevo io”.
E poi nel 1948 Seghezzi corre il Tour de France in maglia azzurra con la seconda squadra italiana, quella dei Cadetti. ? il Tour stravinto da Bartali, in cui Seghezzi arriva 44¡ã e ultimo a 4h26’43” dal grande Ginettaccio: terzo nella tappa finale sui Campi Elisi vinta da Corrieri. Seghezzi ha conosciuto bene anche il mondo dello spettacolo. “Sono stato un grande amico di Walter Chiari, da giovani abbiamo lavorato insieme alla Isotta Fraschini. Ci siamo sempre frequentati”.
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