Operazione Fiandre 2011
Stavolta Sassi si arrabbia

RIvedi come è andata la seconda settimana di allenamento del nostro tester

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Riproponiamo analisi e commenti della seconda settimaana di allenamento

la seconda settimana: il 1° allenamento — Leone oggi ha sostenuto il primo allenamento della seconda settimana. Ha seguito alla lettera il programma. Ecco il suo racconto

"Stamattina sono stato ligio al programma di Aldo Sassi: 2h30', con 3 step da 10' l'uno al medio intervallati da 5' di recupero. Durante l'ultimo step sono stato bloccato dopo 3' da un semaforo rosso. L'ho rifatto partendo daccapo. Ho pedalato sulle stradine delle Groane, un tracciato che mi sembra adatto per questa prima fase della preparazione. Per adesso tengo il medio basso, 150-max 155, e mi riesce abbastanza facilmente. Giornata stupenda, a tratti potevo ammirare tutto l'arco alpino. A sinistra il massiccio del Rosa, a destra le prealpi brianzole... e in fondo i ripetitori di Valcava. Una fitta: la salita più tremenda che ho mai affrontato. Queste prima uscite mi suggeriscono una considerazione: una volta quando uscivo mi bastavano 2-3 scattini fuorisella ed un cavalcavia in uscita da Milano per essere a posto. Ora invece per carburare mi servono 40-45 minuti: poi il fiato si rompe, il cuore diventa elastico, la fc sale. Ho ascoltato Gianni Bugno parlare dell'insidia del pavè, mi ha messo una pulce nell'orecchio. Dovrò studiare il modo di provarlo. Michele Bartoli ha detto di aver preparato il Fiandre su un tratto di pavè vicino a casa sua. Il lavoro ogni tanto mi porta in Toscana: mI piacerebbe assaggiarlo. Oggi, mentre facevo rifornimento alla fontanella di Lazzate, ho visto il manifesto che annunciava il concerto del mitico Bobby Solo nella festa del paese. Mi si è riaperto un vecchio mondo. Sì, è l'altra nota positiva di queste prime pedalate: devi avere 4 occhi perchè i pericoli sono in agguato e devi essere concentrato anche sul programma di allenamento... però in sella ho ritrovato il tempo per pensare. Pensare a me stesso, ai programmi, ai progetti. Ai sogni".

la seconda settimana: il 2° allenamento — Il nostro tester oggi ha sgarrato. Ha fatto un allenamento di testa propria, senza seguire il programma che prevedeva riposo. Siamo un po' preoccupati. Il programma indicato, in apparenza facile, è studiato per questa prima fase di ricostruzione fisica. Dovrà portare tutti quelli che vorranno seguirlo nelle condizioni ottimali per affrontare i lavori più mirati di ottobre. Non vorremmo che Leone si lasciasse trascinare dall'entusiasmo e che arrivasse già provato a quel momento, Deve capire che non puo' più ragionare come vent'anni fa. Basta una tendinite da sovraccarico e addio Fiandre. Speriamo proprio di non trovarci a dover cambiare tester... Leone comunque è sincero: lui racconta e noi pubblichiamo

"Stamattina mi sono alzato presto. Come al solito, mi sono provato la pressione: 120-85 con 48 battiti. Fino ad un paio di mesi fa, la mattina vedevo una fc di 70 battiti, a volte anche qualcuno in più. Potenza del'allenamento. Oggi avevo la mattinata libera da impegni di lavoro, domani invece sarà una giornata piena e non potrò allenarmi. Il professor Sassi mi ha consigliato di lasciare un giorno di riposo tra i due allenamenti del programma infra-settimanale, ma mi seccava stare fermo due giorni consecutivi. Cielo coperto ma con scarso pericolo di pioggia, temperatura fresca, leggera brezza: le condizioni climatiche preferite. Un'uscita solo per fare girare le gambe, mi sono detto. Un attimo dopo averlo fatto, mi sono sorpreso di aver messo nelle tasche un pack di Enervitene e due barrette. Ho pedalato tenendo una fc tra 130 e 140, quindi ancora più bassa del medio, badando soprattutto alla facilità delle pedalata: ho pensato di avere un uovo tra la suola delle scarpe e i pedali a sgancio rapido, e questo uovo non dovevo schiacciarlo quando il piede spingeva giù e non doveva sfuggirmi quando il piede saliva. Forse ero immerso in questi pensieri quando a Varedo, anzichè imboccare la strada delle Groane, ho svoltato a destra verso Monza. Come facevo in allenamento tanti anni fa. Ed ero probabilmente distratto anche a Sovico, quando, con la gente sulla strada per l'imminente passaggio dell'Agostoni, ho girato a destra per imboccare la Rancate, una salitella di 2 km, ottima per le SFR, sulla quale negli anni scorsi ho versato litri di sudore e, in quella curva dopo il ponticello, anche un po' di sangue. Poi in cima, la mia Scapin ha girato ancora a destra per lo strappo di Calò. E poi ancora avanti, la salita di Cazzano, il Naresso, Capriano, lo strappo duro (il muro?) che porta a Romanò, che noi abbiamo sempre chiamato "la salita dei cani". E avanti, la mia bici mi ha portato a Mirovano, Fabbrica Durini, Brenna, Cantù, Figino Serenza, lo strappo di Monte Solaro, Carimate, la salitella di Asnago. E poi dentro nelle Groane: Cermenate, Lazzate, con l'acqua miracolosa del vecchio lavatoio, Misinto, Solaro, Senago, Cascina del Sole, Novate... Uscita di 4h36', non ho ancora montato il contachilometri ma credo di averne percorsi 80, forse 90. Ho chiuso abbastanza bene, ma sono stato felice di rivedere il mio box e molto contento di potermi togliere gli scarpini. In pianura ho viaggiato tra 130 e 140 fc (140-150 nell'ultima ora), sugli strappi mi ha splendidamente assisito il rapportino della "compatta" ed ho visto una fc max di 164. Mai arrivato al limite. So di aver sgarrato al programma, ma è stato più forte di me. Non so se altri ciclisti stanno seguendo il piano di allenamento di Aldo Sassi per il Fiandre: a loro, ad Aldo e Claudio non voglio nascondere nulla. Sia quando faccio qualcosa in più, sia quando farò qualcosa in meno.

Appunti di viaggio: sulla "salita dei cani", all'uscita dalla prima curva secca a destra, mi sono trovato davanti, a una cinquantina di metri, un gregge che risaliva. In coda un vecchio pastore con la tuta blù da metalmeccanico e il suo cane, un pastore bergamasco. Ho fatto un urlo al pastore, indicandogli anche il cane. "Vieni vieni, ci pensa lui", mi ha risposto gesticolando in un dialetto tipicamente delle valli. Poi il pastore ha confabulato qualcosa con il cane, non sono riuscito a capire. Però ho visto Bocia, questo almeno mi è sembrato fosse il nome del cane, schizzare come una molla e risalire il gregge. Poi, una volta all'altro capo, ha iniziato a ridiscendere spingendo le pecore, un centinaio, a ridosso del costone a sinistra, liberandomi mezza carreggiata. Quando mi è tornato davanti, mi ha guardato, è risalito a metà del gregge e si è seduto sulle zampe posteriori, col linguone che penzolava fuori. Quando gli sono passato davanti, ho visto due grandi occhi che mi scrutavano orgogliosi, seminascosti dal pelo. Incredibile. Non ci crederei se non l'avessi visto con i miei occhi. Più avanti, ad Alzate Brianza, ho notato con piacere che è stata creata una scuola di ciclismo per bambini, con un anello in asfalto protetto. Ma devo dire che il ritmo davvero cicloturistico dell'uscita, mi ha permesso di notare su queste strade, percorse centinaia di volte , cose che anni fa forse non c'erano ma che di sicuro non avevo mai notato. Maneggi, giardini, stupende ville patrizie dell'ottocento... Quelle c'erano di sicuro. Non c'era invece il dosso artificiale in cemento creato per rallentare le macchine in fondo alla ripida discesa di Calò. L'ho visto all'ultimo momento perchè il passaggio delle macchine ha quasi cancellato la vernice gialla. Scendevo a 60 all'ora, ho dato un colpo di reni e l'ho saltato, riuscendo poi a tenere la bici in asse. La mia fida Scapin ha proseguito senza un sussulto, dritta come una spada. Lì mi sono piaciuto. Ma devo stare attento, molto attento. La mia avventura verso il Fiandre poteva già essere finita su quel piccolo dosso"

venerdì 20 agosto — E' saltato l'allenamento di oggi. Pioggia debole sul milanese durante le 2 ore libere. Eppoi aveva mal di gambe, un ricordino dello sgarro di mercoledì.

SABATO 21 agosto: il commento di aldo sassi — "Mercoledì il nostro tester - Leone per ora più della bassa Padania che delle Fiandre - ha esagerato ancora con l'allenamento. Ed ora, a quanto riferisce, il suo organismo gliene sta chiedendo conto. Per stabilire il giusto rapporto tra carico e recupero, gli consiglio di non effettuare domani il lungo previstio ma un'uscita di max 2h-2h30. E poi di riprendere nella prossima settimana gli allenamenti seguendo il programma per lui indicato"

seconda settimana: domenica 22 agosto, 3° allenamento — Stamattina il nostro tester ha sostenuto il terzo allenamento della settimana. Ecco il suo resoconto:

"Purtroppo ieri, sabato, impegni di famiglia mi hanno impedito l'allenamento. Dopo il "troppo lungo" di mercoledì' sentivo ancora indolenzimento alle cosce. Soprattutto mi preoccupava un dolorino puntorio al polpaccio basso della gamba sinistra. Ho improvvistato una mezzora di stretching agli arti inferiori. Stamattina sono uscito al mattino presto. Ero in Monferrato. Ancora leggerissimo indolenzimento alle gambe, però dopo una decina di minuti, per fortuna è sparito tutto. Ho fatto il giro dell'ultima volta, sul bellissimo "circuito" tra Fubine, Franchini, Altavilla, Casorzo, Grazzano Badoglio, Moncalvo, Grana, Montemagno, Altavilla: 2h16', come mi ha indicato il professor Sassi, avevo 2 borracce ed ho saltato le soste al bar. Mi sembra che le gambe girino un po' di più, il problema è sempre quella pancetta che non cala. E siccome per esigenze di lavoro pranzo o ceno spesso tra mense, bar e ristoranti, seguire una dieta precisa diventa problematico. Temo che il peso sarà uno dei problemi più ardui da risolvere. L'altro problemino di oggi è legato alle fontanelle: il circuito che ho fatto è davvero stupendo, tra dolci colline a perdita d'occhio, vigneti e campi di girasoli ormai "cotti", ma non ho visto fontanelle. Qualche appassionato locale, che magari abitualmente percorre questo giro, mi sa indicare dove posso trovarne almeno un paio?"