Spettacolare, entusiasmante. Una di quelle sere che, se ci sei, capisci perché vale la pena credere e seguire ancora il ciclismo. Una sera di passione e di allegria come da noi non se ne vedono più che ha contagiato persino i corridori, che vedono sempre di malocchio le presentazioni, pronti a riversare su twitter la loro gioia. Una festa che domenica sera a La Punta, 15 chilometri da San Luis, ha ufficialmente inaugurato la 7ª edizione del Tour De San Luis. Addirittura i corridori si facevano le foto prima e durante la sfilata, roba che si vede solo all’Olimpiade.

CORSA VERA — Sì, quella a cui abbiamo assistito è stata una serata davvero speciale (Cavendish l’ha definita "indimenticabile"), con un mare di persone che per ore sono rimaste in attesa dei 178 corridori che da oggi pomeriggio animeranno la corsa. E se il più applaudito pensate che sia stato Contador o Nibali, Cavendish o Sagan, vi sbagliate di grosso. L’idolo di casa, quello che fa spellare le mani ai tifosi, è Jorge Giacinti, un vecchio mestierante capace di vincere questa corsa nell’anno inaugurale, il 1997. Ma il Tour de San Luis ora ha perso i connotati di una corsa naif, molto sudamericana, quella dove oltre a Giacinti dominavano Martin Garrido, Alfredo Lucero (capace di strapazzare Ivan Basso) o il cileno Marcos Arriagada che da modestissimo inseguitore qui si trasformò in scalatore, una specie di Wiggins delle Ande. No, ora il livello è un altro e ben più alto. Così alto da fare esclamare a Nibali: "Troppo, così non va bene per una corsa di gennaio. Così non la puoi più prendere come una corsa di preparazione, questa ormai è una corsa terribilmente vera". Sì, non ha del tutto torto visto che per la classifica i suoi rivali si chiamano Contador, Rodriguez, Van der Broeck e Van Garderen, mentre per gli arrivi in volata ci sono nientemeno che Sagan, Cavendish, Petacchi, Chicchi, Haedo (indicato da Cannonball come il favorito per la prima tappa) e il rientrante Gavazzi. Anche la difficoltà delle tappe è alta. Mercoledì e venerdì due arrivi in salita, in mezzo una crono di 19,2 km. Non male.