L’olandese della Sunweb si racconta alla Tv olandese Nos: “Froome e Thomas pi¨´ forti. Non ho commesso errori”. E sul 2019 promette: “Torno al Tour per vincere, ma senza ossessioni”
Tom Dumoulin, 28 anni
“Nessun errore, nessun rimpianto”. Tom Dumoulin ¨¨ sicuro di non avere nulla da rimproverarsi mentre parla del suo 2018 all’ente televisivo olandese Nos. Un anno vissuto su altissimi livelli, ma concluso senza grandi vittorie: secondo al Giro d’Italia, al Tour de France ed al Mondiale a cronometro, quarto nella prova in linea ad Innsbruck. Risultati comunque eccellenti, che rilanciano le quotazioni del capitano della Sunweb nella prossima stagione.
BILANCIO —
Un momento cruciale dell’annata di Dumoulin ¨¨ inevitabilmente la 19? tappa del Giro, quando, con Simon Yates in crisi, non riusc¨¬ a vestire la Maglia Rosa per via dell’incredibile cavalcata di Chris Froome. L’olandese prefer¨¬ attendere rinforzi mai giunti, anzich¨¦ lanciarsi all’inseguimento del fuoriclasse del team Sky. Una scelta motivata da ragioni tattiche: “Qualche giorno prima Froome aveva vinto sullo Zoncolan. Non l’avevo mai dichiarato, ma poi lo sapevo: Chris era di nuovo in forma e avrebbe fatto di tutto nei due giorni seguenti per vincere il Giro. Certo si pu¨° dire che nella tappa del Colle delle Finestre non avrei dovuto aspettare dopo, ma, con la consapevolezza che avevo in quel momento, ¨¨ stata la decisione migliore: non avevo previsto di iniziare un assolo di 75 chilometri...”. Un’unica critica alla squadra per la 6? tappa del Tour, quando perse 53” per una foratura: “Avevo solamente un uomo con me, gli altri non mi erano accanto. Ci siamo fatti prendere dal panico in quella situazione. In ogni caso la Sunweb resta un top team”. Il bilancio della stagione resta assolutamente ottimo, nonostante i piazzamenti e l’assenza di una grande vittoria: “Semplicemente sulla mia strada ho sempre trovato qualcuno pi¨´ in forma di me”.
DRAMMA —
Ma il 2018 di Dumoulin ¨¨ stato contrassegnato anche da momenti drammatici, uno su tutti la scomparsa degli zii in primavera. Un particolare emerso solamente a luglio, a Tour in corso, quando, durante la 11? tappa della Grande Boucle, aveva spiegato le motivazioni dietro l’attacco a La Rosiere. L¨¬, grazie ad uno chalet preso in affitto dallo zio, Tom aveva imparato a sciare. Risultati deludenti e dramma famigliare si sono uniti creando un clima difficile per Dumoulin: “? stato un periodo in cui tutto era gi¨¤ deludente, ma poi ¨¨ stato anche estremamente deludente nel cerchio familiare. Mio padre ha perso suo fratello e sua sorella in pochissimo tempo”. Cos¨¬ tra marzo ed aprile “ho toccato il fondo”. Anche per questo motivo non esista a definire la vittoria alla crono di apertura del Giro come il pi¨´ grande successo: “Ho davvero faticato con me stesso. Ma il fatto di aver superato quel momento e di aver guidato cos¨¬ bene ¨¨ forse quello di cui sono pi¨´ orgoglioso”.
FUTURO —
La stagione ciclistica volge al termine ed ¨¨ gi¨¤ tempo di progettare il 2019. Il capitano della Sunweb ha le idee chiare: “La scelta non ¨¨ ancora stata fatta, ma mi piacerebbe andare al Tour. Il team ¨¨ sulla stessa linea”. La Grande Boucle un obiettivo, ma non un’ossessione: “Non riterrei fallimentare la mia carriera se non dovessi vincere quella corsa. Ovviamente sono stato vicinissimo a conquistarla e ci riprover¨° nei prossimi anni”. Dumoulin, comunque, non pensa a ripetere il tentativo di doppietta Giro-Tour attuato nel 2018: “Cercher¨° di selezionare gli impegni”. Poi un buon proposito per l’anno che verr¨¤: “Durante la Coppa del Mondo mi mancava la giusta esplosivit¨¤. Cos¨¬, se volessi competere in futuro per le corse di un giorno, dovr¨° allenarmi sulla mia esplosivit¨¤, anche perch¨¦ ¨¨ calata negli ultimi anni”. Dettagli che indicano la ricerca della perfezione di un grande campione.
Federico Mariani
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