Michael Albasini è nato a Mendrisio (Svizzera) nel 1980.Afp

Michael Albasini ha vinto l'ottava e penultima tappa del Giro di Svizzera, da Bischofszell ad Arosa, di 148,2 chilometri. Lo svizzero, che ha vinto nel 2012 il Giro di Catalogna ed è stato secondo nella Freccia-Vallone vinta da Rodriguez, ha preceduto di 1'16" Mikael Nieve, Levi Leipheimer e Frank Schleck. A 2'05" il leader Rui Costa, che è riuscito a difendere il primato con 14" su Schleck e 21" su Leipheimer, vincitore dell'edizione 2011.

SLOVENIA — Domenico Pozzovivo (Colnago-Csf Bardiani) ha conquistato la terza tappa del Giro di Slovenia battendo Brajkovic sulla salita di Škofja Loka ed ora guida la generale, ad una tappa dalla conclusione. Terzo Kristijan Koren (Liquigas-Cannondale). Lo scalatore lucano, che al Giro ha vinto la tappa di Lago Laceno, è stato autore di una vincente progressione in compagnia dell’idolo locale Janez Brajkovic (Astana), poi battuto in volata sul traguardo in salita. Pozzovivo domani proverà a difendere la maglia blu della generale nella crono conclusiva di 17,8 km a Lubiana. In graduatoria, alle sue spalle ci sono lo sloveno Brajkovic a 4" e Daniele Ratto (Liquigas) a 1'53".

IN OLANDA — Lars Boom ha vinto allo sprint la terza tappa della Ster ZLM Toer. Ancora un piazzamento per il campione del mondo Mark Cavendish, secondo.

ARMSTRONG — Lance Armstrong passa al contrattacco. Dopo aver manifestato nei giorni scorsi tutta la sua frustrazione per le nuove accuse da parte dell'Usada, l'ex corridore texano, attraverso Twitter, si rivolge alla stessa agenzia antidoping statunitense per avere delle risposte. "Cara Usada - scrive il sette volte vincitore del Tour de France - Vi abbiamo mandato tre lettere per richiedere tutte le informazioni rilevanti in modo da poter rispondere al vostro 'review board' ma fino ad ora non c'è stata alcuna risposta, nemmeno la conferma della ricezione delle stesse lettere. Il coltello è un'arma a doppio taglio, è il momento di giocare secondo le regole". Armstrong reclama di non essere stato informato dell'esatta natura delle accuse al centro del procedimento avviato dall'Usada che, in una lettera di 15 pagine diretta all'ex corridore, sostiene di essere in possesso di campioni di sangue, raccolti nel 2009 e nel 2010, e di testimonianze di più di 10 ciclisti che proverebbero il suo ricorso al doping ematico. Secondo l'agenzia antidoping americana il texano, assieme ad altri cinque ex tesserati, tre dottori tra cui Michele Ferrari, un preparatore e il team manager Johan Bruyneel, avrebbe messo in piede un sistema basato sul doping dal '98 al 2011. Per il sette volte vincitore del Tour anche l'accusa di aver fatto uso di Epo, testosterone, corticosteroidi e trasfusioni oltre che di agenti mascheranti, fornendo gli stessi prodotti ad altri. Ora toccherà al 'review board', una sorta di commissione etica, decidere se ci sono gli elementi necessari per procedere e una prima udienza dovrebbe tenersi entro novembre.