Ecco l'Italia per Mendrisio
Ballerini punta su Cunego

Il c.t. azzurro ha scelto gli uomini per il Mondiale di Mendrisio: Cunego l'uomo di punta, Garzelli regista, Ballan, Pozzato e Basso le altre armi da giocare per centrare il quarto titolo di fila. Il c.t.: "La Spagna sarà la squadra da battere, ma la forza di Damiano è la serenità". Solo Pinotti nella prova a cronometro

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MILANO, 14 settembre 2009 - Quattro mondiali di fila non li ha vinti nessuno nella storia del campionato del Mondo su strada. L'Italia può riuscirci a Mendrisio, il 27 settembre, lungo i 262,2 chilometri del percorso che Franco Ballerini ha definito "il più duro della mia gestione da c.t., forse secondo solo a quello di Duitama, in Colombia". Sulle strade svizzere, a pochi chilometri da quelle tinte d'azzurro un anno fa da Alessandro Ballan, l'impresa verrà affidata agli 11 uomini scelti dal tecnico toscano, nove titolari e due riserve.

Stefano Garzelli, 36 anni, maglia verde all'ultimo Giro. Ap

GARZELLI REGISTA — I ruoli degli attori principali sono praticamente definiti: Damiano Cunego sarà il faro della Nazionale, Alessandro Ballan - campione in carica - lo stoccatore da lanciare in un momento chiave della corsa, Filippo Pozzato un'arma veloce per sorprendere gli avversari; la "regia" invece peserà sulle spalle del 36 enne Stefano Garzelli, che vive nel centro storico di Mendrisio, a pochi chilometri dal traguardo. Una parte cruciale l'avrà anche Ivan Basso, che torna in azzurro a coronamento della stagione del ritorno, con Bruseghin, Paolini, Visconti, Scarponi, Santambrogio e Tosatto (due di loro resteranno fuori in qualità di riserve) a dividersi il peso del lavoro lungo i 19 giri del circuito.

""Occhio a Cancellara: corre praticamente in casa e sa esaltarsi su percorsi duri, come è successo a Pechino""

LA SPAGNA, GILBERT, CANCELLARA... — Una squadra con tante alternative dunque, e con i gradi di capitano attaccati alla maglia del veronese della Lampre-Ngc. "Damiano nuovo Bettini? Non carichiamolo di troppa pressione... Sappiamo che Cunego rende al massimo quando è sereno, come sta dimostrando alla Vuelta. Di sicuro ha tutto per svolgere un ruolo da protagonista. Rispetto al passato la genesi di questa Nazionale è stata diversa - ha detto Ballerini nella cornice della Terrazza Martini di Milano -. Forse è meno 'forte' di altre, ma con uno zoccolo duro, pronta al sacrificio. La Vuelta per fortuna mi ha chiarito le idee e fornito le risposte che cercavo. Al nostro arco avremo diverse frecce, alcune appuntite altre meno, ma conto sullo spirito di gruppo". Rispetto al 2008 non ci saranno Bettini (che però affiancherà il c.t. in veste di vice) e Rebellin (ancora in attesa dell'esito delle controanalisi sul suo caso di positività ai Giochi di Pechino). Ma Ballerini non si scompone: "Conosciamo le nostre forze e sappiamo anche che la Spagna ha la squadra più temibile con Valverde e Sanchez in prima fila, ma pure con Rodriguez e Freire pronti a colpire. Non vanno sottovalutati poi uomini che potrebbero sfruttare il lavoro di altre formazioni, come Gilbert o Cancellara, che tra l'altro corre in casa e sa esaltarsi anche nelle prove in linea come è accaduto all'Olimpiade in Cina".

IL CASO BIONDO — Da lunedì gli azzurri saranno in ritiro a Gazzada, in provincia di Varese. Con loro, considerato il caso Biondo, ci sarà Marco Pinotti, unico azzurro in gara nella prova professionisti a cronometro di giovedì 24. Il giorno prima spazio agli under 23 di Andrea Collinelli e Marino Aradori (convocati Brambilla, Caruso, Pagani, Pirazzi, Ratto e Ulissi per la prova in linea - Malori, Boaro e Balloni per la crono) e alle donne di Edorado Salvoldi (Baccaille, Guderzo, Cantele, Berlato, Bronzini, Carretta, Luperini e Tamanini in linea - Cantele e Guderzo correranno anche la crono).