Giro di Lombardia n° 103
Cunego sfida Evans

Presentata la classica Gazzetta che il 17 chiuderà la stagione del grande ciclismo. Il mitico Ghisallo, il Civiglio e il San Fermo della Battaglia prima dell'arrivo a Como.

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Così Cunego ha vinto il Lombardia 2008

COMO, 8 ottobre 2009 – “Il cielo è in cima è a una salita”: è questo il motto del Giro di Lombardia numero 103, in calendario sabato 17 ottobre e presentato questa mattina a Villa Galia (Como). Invariato, rispetto agli ultimi anni, il percorso della classica Gazzetta, ultimo “monumento” della stagione ciclistica: il via da Varese alle 11, l’arrivo a Como sul Lungo Lario Trento tra le 16.30 e le 17. Il simbolo, naturalmente, è la mitica salita del Ghisallo (la salita del motto, appunto), famosa adesso anche per il museo del ciclismo voluto da Fiorenzo Magni: 8,5 km, 6,2% di pendenza media (14% la massima), culmina a 44 km dal traguardo.

Ghisallo-dipendente — “Naturale che sia così. Il Giro di Lombardia è Ghisallo-dipendente”, ha detto Angelo Zomegnan, direttore ciclismo di Rcs Sport. E anche il finale è garanzia di spettacolo: negli ultimi 20 chilometri ecco i denti di Civiglio (2,5 km che arrivano all’11% di pendenza) e San Fermo della Battaglia (2,8 km fino al 10%). Da quest’ultimo, picchiata di quasi 6 chilometri fino al traguardo che negli ultimi cinque anni ha esaltato Paolo Bettini (2 volte) e Damiano Cunego: il veronese della Lampre, a segno nel 2004, nel 2007 e nel 2008, andrà alla caccia di un poker che nella classifica di tutti i tempi lo appaierebbe a Binda, a un passo dal campionissimo Fausto Coppi (5 successi, record).

cast di prim'ordine — Il cast è di prim’ordine e Cunego avrà tanti avversari qualificati a cominciare da Cadel Evans, Alexandr Kolobnev e Joaquim Rodriguez, cioè il podio iridato al completo di Mendrisio 2009. E poi ancora l’olimpionico Samuel Sanchez, il belga Philippe Gilbert, il tricolore Filippo Pozzato, Alessandro Ballan, Giovanni Visconti, Ivan Basso… “Il Giro di Lombardia - ha concluso Zomegnan – è un evento di eccellenza e da quest’anno abbiamo voluto sottolinerarlo già a partire dal logo scegliendo “Il Lombardia”. Come a voler dire la corsa per antonomasia”.