Cross, la sfida di Scotti
Chi è "il padrone di casa"

Fausto Scotti pare un decatleta onnipresente e onnipotente, e fa tutto e anche di più: ideatore e organizzatore, stratega e commissario tecnico. Questi campionati italiani di ciclocross sono una sua creatura

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Fausto Scotti, commissario tecnico

MILANO, 6 gennaio 2010 - Guarda, osserva, scruta. Nota, annota, prenota. Vede, prevede, provvede. Giudica, decide, risolve. Più che triatleta e trinità, in questi giorni Fausto Scotti pare un decatleta onnipresente e onnipotente, e fa tutto e anche di più: ideatore e organizzatore, stratega e commissario tecnico. Questi campionati italiani di ciclocross sono una sua creatura. Quando si è intravvista la possibilità, lui se n’è impadronito. Perché no?, si è chiesto. Perché sì, si è risposto. L’ippodromo delle Capannelle ospita da ieri il Tricolore del cross: cavalli d’acciaio, a due ruote e due gambe anziché a quattro zampe, ragazzini e master, uomini e donne, anche i vigili del fuoco. E Scotti padrone di casa. Tant’è che la manifestazione vale anche come Memorial Romano Scotti. Suo padre.

papa' romano — Tutto è nato proprio con Romano: prima corridore, dilettante, strada e pista e cross, poi direttore sportivo, anche della Faema, quindi responsabile del Centro sportivo Esercito a Roma negli anni in cui militavano — nel senso di correvano — Venturelli e Adorni, infine responsabile del Gruppo sportivo Ferrarelle e del Cosmocinque di Ceprano. Un uomo tutto casa e ciclismo, tutto pane e Gazzetta. La Gazzetta dello Sport era la sua preghiera del mattino: Romano Scotti era di quelli che la Rosea se la leggono dalla prima all’ultima parola, e poi sanno recitare le formazioni delle squadre di serie C di calcio, citare il numero delle vittorie dei primi tre corridori italiani, magari anche ricordare il record vittorie-pareggi-sconfitte della categoria pesi massimi.

tricolore e attore — E il giorno in cui Romano Scotti è stato salutato per sempre, per l’ultimo eterno viaggio i quattro figli — due maschi e due femmine, Fausto il numero 2, tutti sportivi praticanti — gli hanno lasciato accanto una copia della Gazzetta e un paio di occhiali. Fausto — con un padre così, al battesimo non esisteva altra possibilità: o Fausto o Gino — si è specializzato nel ciclocross: 270 gare vinte in tutte le categorie, anche un campionato italiano (secondo all’arrivo, ma poi Daniele Pontoni venne squalificato), adesso c.t.. Ma è stato anche attore. Prima una particina in un film dei Vanzina, poi lo Snello nello sceneggiato tv dedicato a Fausto Coppi, nonché controfigura di Sergio Castellitto nelle scene a due ruote. Fino a domenica, le Capannelle sono trasformate in uno stadio: non c’è metro della gara che non possa essere visto dalle tribune. E il resto è una cittadella con la metro che ci sbuca dentro e con ristoranti a 13 euro tutto compreso e con alberghi a 50 euro mezza pensione. E con un movimento che è ripartito: sei anni fa, ai campionati italiani di Lecce c’erano 270 partenti, adesso, fra tutte le categorie, sono 1240.