Murcia, sfreccia ancora Hunter
Brown e Reynes sempre dietro

Il sudafricano della Garmin concede il bis nella seconda tappa, conclusa in volata nonostante i due passaggi sull'Alto de San Juan. Domani il Collado Bermejo, salita dedicata a Marco Pantani, promette selezione

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CARAVACA DE LA CRUZ (Spagna), 4 marzo 2010 - Hunter, Brown, Reynes: proprio come la prima tappa. E così il sudafricano della Garmin, 32 anni, ha concesso il bis alla Vuelta a Murcia ripetendo 24 ore dopo un altro sprint vincente, e curiosamente sugli stessi piazzati: con qualche coda polemica stavolta, perché sembra che l’australiano della Rabobank si sia lamentato per aver subito una gomitata. L’Alto de San Juan, scalato due volte, non ha quindi fatto una grossa selezione e per i big - Armstrong, Evans, Wiggins - è stata una giornata abbastanza tranquilla. "Un bel warm-up", l’ha definito Johan Bruyneel, team manager di RadioShack.

la situazione — Verosimilmente, infatti, ci sarà più selezione domani: Hunter ripartirà da leader e la corsa nella terza tappa (Las Torres de Cotillas-Alhama de Murcia, 170 km) affronterà il Collado Bermejo, la salita dedicata a Marco Pantani che tante volte diede spettacolo su queste strade. Le pendenze sono impegnative, e anche se mancheranno dalla cima più di 30 km al traguardo ci dovrebbe essere più selezione, perché anche la discesa è piuttosto complicata. Visto come oggi ha fatto lavorare la squadra, comunque, il favorito per la vittoria finale della corsa sembra Bradley Wiggins: l’inglese del Team Sky avrà dalla sua parte la cronometro totalmente piana di sabato (22 km) che rappresenta il test più importante anche per Lance Armstrong. Occhio in ogni caso a sottovalutare Denis Menchov: il re del Giro 2009 difende il titolo a Murcia e, pur avendo cominciato la stagione proprio in questi giorni (non verrà al Giro puntando sul Tour), farà verosimilmente la cronometro a tutta.

Robert Hunter, 32 anni, seconda vittoria a Murcia. Bettini

la curiosita' — Riguarda il vincitore, Robert Hunter: Il secondo sponsor del team si chiama Transitions e si occupa di lenti fotocromatiche. E tutti i corridori della squadra utilizzano il sistema "Transitions-Solfx", che permette ai cristalli di adattarsi automaticamente a qualsiasi tipo di luce, proteggendo gli occhi dai raggi nocivi. In pratica le lenti diventano più scure o più chiare in funzione dell’intensità della luce che ricevono. E questo doppio successo consecutivo di Hunter - tra parentesi, la squadra non aveva ancora vinto quest’anno - è di sicuro una bella pubblicità. Infine una menzione la merita anche l’uzbeko Lagutin, compagno di Carrara alla Vacansoleil: in fuga con altri nove già dalla prima delle due ascese all’Alto de San Juan, è rimasto da solo al comando prima di arrendersi soltanto a 5 chilometri dalla fine. Complimenti per il carattere.