Successo del sudafricano Louis Meintjes (Intermarche-Wanty) nel Giro dell’Appennino numero 83 (191,7 km di corsa), che si ¨¨ concluso oggi in via XX Settembre a Genova, sullo stesso traguardo della tappa del Giro di quest’anno. Natnael Tesfatsion (Drone Hopper-Androni) s’¨¨ aggiudicato la volata degli inseguitori precedendo Georg Zimmermann (Intermarche-Wanty). Dopo una prima parte caratterizzata da piccole fughe, la corsa s’¨¨ accesa a Pietravezza, a una quarantina di chilometri dall’arrivo. Clarke e il vincitore Meintjes (tornato al successo dopo sette anni) hanno strappato e sulla salita della Madonna delle Guardia sono andati via con Ries, Verre e Testatsion, che perde terreno per un salto di catena, ma poi rientra sui fuggitivi. Proprio l’italiano ha provato a quel punto ad andare via da solo, ma il sudafricano ha chiuso su di lui. In testa sono rimasti in cinque: due uomini dell’Arkea (Verre e Ries), due dell’Intermarch¨¦ (Meintjes e Zimmermann) e Testatsion, che hanno svalicato sull’ultimo strappo ripidissimo della Guardia iniziando la discesa su Bolzaneto, dove sono stati per¨° ripresi da Double, Clarke, Moreno e Martinelli.
CICLISMO
Appennino, Africa in festa: vince il sudafricano Meintjes sull'eritreo Tesfazion
A Genova, sullo stesso arrivo di via XX Settembre dove si impose Oldani al Giro, continua il momento d’oro della squadra belga Intermarch¨¦ di Girmay. Verre 5¡ã e Martinelli 7¡ã, a 1’37”, i migliori azzurri. Rebellin, 50 anni, prima gara dell’anno: 19¡ã a 4’46”
Arrivo e festa
¡ªQuando mancavano poco meno di 6 km all’arrivo, nel lungo tratto cittadino in prossimit¨¤ dell’inizio della Sopraelevata, Meintjes ha strappato ancora una volta e gli altri fuggitivi, impegnati a controllare Zimmerman, compagno del vincitore, non sono pi¨´ riusciti e rientrare, regalando al sudafricano un arrivo in solitaria. “Una vittoria importante in una giornata molto difficile sul piano climatico, con gran caldo e umidit¨¤. La squadra ha fatto un buon lavoro, abbiamo preparato bene il finale – ha raccontato il corridore della Intermarche – e quando ho capito che poteva essere il momento giusto sono andato via”. Deluso Verre, quinto e migliore degli italiani: “”Avremmo potuto gestire meglio la corsa – il rammarico dello scalatore dell’Arkea – ma personalmente non ho rimpianti. Ho ripreso a correre da poco dopo un periodo di stop, ho provato ad andare via, ma non ci sono riuscito su un tracciato che era diverso rispetto all’anno scorso. Nel finale la situazione era complicata e pi¨´ di cos¨¬ non sono riuscito a fare”. Trentenne di Pretoria, Meintjes ¨¨ arrivato due volte ottavo in classifica al Tour de France, nel 2016 e 2017.
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