Il piemontese del Team Sky chiude l’inseguimento individuale in 4’07”992, terza prestazione di sempre, e schianta il tedesco Weinstein. Tre titoli come Faggin e Messina. Bronzo a Plebani, dilettante bergamasco. Nell’Omnium, argento per Letizia Paternoster, che a 19 anni ¨¨ stata battuta di appena due punti dall’olandese Wild
Filippo Ganna festeggia l'oro nell'Inseguimento. Epa
Filippo Ganna pedala nel mito del ciclismo. Il gigante piemontese, che ha 22 anni, centra il terzo titolo mondiale nell’inseguimento, la specialit¨¤ pi¨´ nobile: quei quattro chilometri che sono stati di Fausto Coppi e Toni Bevilacqua, Guido Messina e Leandro Faggin, fino a Francesco Moser. Gi¨¤ campione del mondo nel 2016 e 2018, argento nel 2017, Ganna ha battuto il tedesco Domenic Weinstein con 4’07”992, terza prestazione mondiale di sempre: in qualificazione aveva segnato 4’07”456, nuovo record italiano, quasi sei secondi meglio del precedente primato che gli apparteneva.
Ganna, che da questa stagione corre con il Team Sky, ¨¨ alto 1.93. E sul podio sale anche Davide Plebani, bergamasco di Sarnico, 22 anni, bronzo: battuto il russo Evtushenko in 4’14”572. In qualificazione, Plebani, che ¨¨ ancora dilettante e corre nell’Arvedi Cremona, aveva segnato il nuovo record italiano: 4’11”764, due secondi pi¨´ veloce del primato di Ganna.
DONNE — Letizia Paternoster straordinaria medaglia d’argento nell’Omnium, battuta 117-115 dall’olandese Wild. La trentina, che ha affrontato in testa alla classifica la quarta e ultima prova (corsa a punti), ha appena 19 anni e questa medaglia la proietta ancor pi¨´ nell’olimpo mondiale.
DONNE — Letizia Paternoster straordinaria medaglia d’argento nell’Omnium, battuta 117-115 dall’olandese Wild. La trentina, che ha affrontato in testa alla classifica la quarta e ultima prova (corsa a punti), ha appena 19 anni e questa medaglia la proietta ancor pi¨´ nell’olimpo mondiale.
chilometro —
Quarto posto del veneziano Francesco Lamon nel Chilometro, in 1’00”958. Oro al francese Lafargue (1’00”029), argento all’olandese Bos (1’00”388) e bronzo all’altro transalpino D’Almedia (1’00”826).
Paolo Marabini
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