Gimondi, ecco il Tx Active-Bianchi
Obiettivo 3 atleti ai Giochi di Londra
BERGAMO, 01 marzo 2012
Gerhard Kerschbaumer, ventenne altoatesino grande speranza della mountain bike azzurra, è la punta del Team Tx Active-Bianchi presentato al Kilometro Rosso di Bergamo nella casa del main sponsor Italcementi. Una squadra, quella diretta dall’ex pro’ Massimo Ghirotto, che mira ad aggiornare il suo già ricchissimo albo d’oro
- Il team TX Active-Bianchi schierato al completo. Mauro Cottone
L’obiettivo è ambizioso ma non impossibile: portare ai Giochi olimpici di Londra 3 atleti di 3 Nazioni diverse. Felice Gimondi, storico presidente del Team Tx Active-Bianchi, ci crede. “Ma stavolta – precisa il grande campione degli anni 60/70 – non per puntare al massimo risultato. Per quello aspettiamo Rio de Janeiro, Londra ci servirà per fare esperienza”. Il riferimento è soprattutto a Gerhard Kerschbaumer, il ventenne altoatesino, grande speranza della mountain bike azzurra, sul quale la società numero uno italiana degli ultimi 21 anni ha scommesso forte strappandolo alla nutrita e agguerrita concorrenza fino al 2014.
i pilastri — Kerschbaumer è la punta del Team Tx Active-Bianchi, presentato oggi al Kilometro Rosso di Bergamo nella casa del main sponsor Italcementi. Una squadra, quella diretta dall’ex pro’ Massimo Ghirotto, che proprio partendo dal baby altoatesino - vincitore nel 2011 tra gli under 23 di titolo europeo, Coppa del Mondo e campionato italiano - mira ad aggiornare il suo già ricchissimo albo d’oro. Basti pensare alle 269 vittorie totali, fra le quali spiccano il titolo olimpico ad Atene 2004, 9 titoli mondiali, 10 europei, 6 coppe del Mondo e 48 campionati nazionali. Gli altri tre pilastri della squadra sono il francese Stephane Tempier, il colombiano Leonardo Paez e l’altro azzurro Tony Longo. Tempier si gioca con una qualificata concorrenza uno dei tre posti a disposizione della Francia per la gara olimpica di cross country, ma i suoi progressi lasciano ben sperare. Non dovrebbe avere problemi invece Paez, che è da anni il numero uno sudamericano, mentre per Longo le porte sembrano essere chiuse, anche se il bellunese, che eccelle più nella specialità marathon, non ha nascosto di volersela giocare fino in fondo. Intanto alle spalle dei big cresce il gruppo giovani, che quest’anno metterà in campo due juniores, tre allievi e una esordiente, con l’obiettivo di allevare in casa un nuovo Kerschbaumer.
dal nostro inviato Paolo Marabini© RIPRODUZIONE RISERVATA
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