Questa volta la dipendenza dall’alcol non sarebbe alla base del suo problema. Il ricovero in ospedale in Messico, di ritorno da Cuba, per Jan Ullrich si ¨¨ reso necessario per salvargli la vita, ma non ¨¨ riconducibile all’alcol. “? vero, sono stato ricoverato in ospedale ed ho rischiato di morire a causa di una trombosi e un’infezione del sangue molto grave. Sono sfuggito di nuovo alla morte”, ha raccontato al giornale tedesco Bild, aggiungendo che “all’inizio della cura ho fatto un test antidroga che, ovviamente, ha dato esito negativo”: queste le parole del tedesco, che ha vinto il Tour de France nel 1997 e la Vuelta 1999, pi¨´ il titolo olimpico a Sydney 2000 e a tre Mondiali su strada (uno in linea dilettanti e due a cronometro da professionista). “Conoscete la mia storia, tre anni fa sono stato davvero male perch¨¦ stavo imboccando la stessa strada di Marco Pantani. Sono quasi morto e in Messico sono sfuggito di nuovo alla morte”, ha confessato Ullrich, che ha anche aggiunto di aver perso 2 centimetri di altezza (da 1,83 a 1,81) causa il collasso di tre o quattro dischi intervertebrali. Tra i primi a sostenerlo ancora una volta Lance Armstrong: “Era con me. Mi ha aiutato molto. Voglio ringraziarlo per questo”.
Ciclismo
Ullrich: “Ho rischiato di morire per una trombosi. L’alcool non c’entra”
Il tedesco e una vita di eccessi: “Gi¨¤ tre anni fa ho rischiato di far la fine di Pantani”. Ora ¨¨ stato ricoverato in Messico di ritorno da Cuba: “Avevo un’infezione molto grave del sangue. Armstrong era con me, lo ringrazio ancora una volta”
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