Quando vai per negozi, le vetrine te le fai tutte. E quindi è normale che dopo aver visto e sondato i brasiliani, gli operatori di mercato italiani si facciano un giro in Argentina. Dove i talenti, ovviamente, non mancano e magari i prezzi sono più praticabili. Tutto sta a muoversi per tempo, anche perché più ne passa più il tassametro sale.

GIOIELLI RIVER — La prima tappa è obbligata: il River sta tornando in A, e magari l'anno di purgatorio è servito a lucidare parecchi gioielli. Quello che brilla di più si chiama Lucas Ocampos, uno di cui non ci si può calcisticamente non innamorare. Diciassette anni fatti da poco, ma ha già tutto: fisico (1.87x80 kg), corsa fluida, piedi sensibilissimi, fantasia, dribbling assassino, senso del gol, furbizia. In campo aperto non si tiene, salta l'uomo e punta la porta. Il suo nome e quello di Cristiano Ronaldo nella stessa frase si leggono spesso, anche lui nasce esterno (nel 4-4-2 di Almeyda parte a sinistra, siamo a 4 gol in campionato) ma troverà chi lo piazzerà lì davanti. Prospettive di mercato? Tra le italiane hanno sondato il terreno Palermo in estate e, in tempi più recenti, Inter. Ora si attendono gli assalti di Chelsea e Real Madrid: per meno di 15 milioni, però, il River non se ne separa, e il prezzo può solo salire. Anche perché questo è il gioiello più luccicante, ma non il solo. In vetrina ci sono anche il centrale Pezzella (capitano della seleccion U20, Lazio e Roma sul pezzo), il volante Cirigliano (piccolino ma tosto, piace a Lazio e Palermo) e il centravanti Funes Mori. Che si era un po' perso negli ultimi tempi, ma quel fisico e quella coordinazione a 20 anni ingolosiscono non poco. Magari ora si può prendere con lo sconto.

DIFESA — Anche nella ricerca al centrale, un leit motiv del prossimo mercato invernale, l'Argentina può dire la sua. C'è, per esempio, Lisandro Lopez: curiosa omonimia con l'attaccante del Lione, è alto ma molto mobile, tosto, tatticamente maturo, pericoloso in acrobazia negli inserimenti (un mese fa segnò in rovesciata all'Olimpo). E non costa molto: l'Arsenal di Sarandi lo cede per 5-6 milioni, Inter e Juve l'hanno visto e hanno buone referenze, ma piace parecchio pure al Valencia. L'altro nome caldo è Julian Velazquez dell'Independiente, che rispetto a Lopez ha il dono della polivalenza: non altissimo ma ben piazzato, gioca tutti i ruoli dietro e ha carisma. Pollice alto degli scout di Inter, Napoli e Barcellona.

CORDOBA BOYS — Occhi puntati anche a Cordoba, dove sta tornando l'Instituto. Primo in B davanti al River, trascinato dall'imprevedibile talento di Paulo Dybala, El palito. Uomo da showtime, jolly d'attacco (prima o seconda punta, basta che si corra) con istinti alla Aguero, a 18 anni ha le chiavi della squadra in mano (8 gol) e il suo nome è sui taccuini che contano. Il Benfica aveva provato il blitz ma non è riuscito, Roma e Palermo lo seguono, così come le big spagnole. Di fianco a lui, a destra, gioca El hijo del viento. Lo chiamano così, Nicolas Lopez Macri, 21 anni, e già si intuisce cosa gli riesca meglio. Punta esterna o ala classica, pressa, corre velocissimo, scatta, va sul fondo e crossa. E ha passaporto spagnolo, cosa che ingolosisce non poco gli addetti ai lavori.

GLI ALTRI — Altri nomi segnati qua e là per la pampa. L'Atalanta segue Bella, centrocampista difensivo mancino del Velez, dove piacciono anche il suo gemello di mediana Canteros e il perticone d'attacco Rescaldani. Per gli attaccanti-fantasia ci sono Pato Rodriguez (Independiente) e Pablo Mouche (Boca), entrambi già vicini alla serie A in estate, mentre il Racing mette in mostra El demonio Gabriel Hauche e soprattutto il colombiano Giovanni Moreno, interessantissimo trequartista di 1.92 che non lascia indifferenti russi e turchi. Al Lanus tra i pali c'è Marchesin, salvo imprevisti il prossimo portiere della nazionale argentina, già seguito dal Catania.