Va di moda il Brasile, o meglio ci torna. Anche se rispetto al passato è una vetrina poco praticabile per le italiane, per mille motivi. Qualcuno, sparso: sono difficili da trattare perché i cartellini dei calciatori sono spesso divisi tra tanti soggetti; il calcio brasiliano è in pieno boom, i ragazzi guadagnano già tanto dove sono; le clausole rescissorie a sette zeri mettono bella alta l'asticella delle trattative. Eppure in Brasile ci vanno tutti, anche perché i talenti forgiati qui hanno un mix atletico-tecnico di rara efficacia, tagliato dal sarto per il calcio di oggi. E poi una volta individuato l'uomo giusto, giocare d'anticipo diventa fondamentale. Di Neymar, Casemiro, Lucas e la loro generazione si è già detto tanto, ma ci sono tanti altri nomi venuti di recente alla ribalta. Certo, non sono in svendita. Ma è come quando si va per negozi, entrare e chiedere non costa nulla.

Leandro Damiao in un'esultanza alla Pato. Afp

LEANDRO DAMIAO — (attaccante, 22 anni, Internacional) L'uomo della lambreta, ovvero il sombrero fatto alzando la palla di tacco. Numero da folletto, non da centravanti. Damiao è entrambi: una sorta di Ibra più basso e tozzo (1.87 per 85 kg), ma altrettanto bravo col pallone, con l'istinto innato del gol e margini di miglioramento sconfinati se si pensa che non ha mai fatto le giovanili e gioca un calcio di tipo “organizzato” da circa 4 anni. In estate la Fiorentina lo corteggiava, ma 12 milioni non bastavano. Qualcosa in più metteva il Newcastle: picche anche lì. I circa 30 milioni del Malaga stuzzicavano, forse anche più della piazza. Ora c'è sotto lo Shakhtar, ma l'Ucraina gli starebbe stretta. A gennaio difficile che si muova, sempre che non arrivi l'offerta monstre, ma per giugno sono tutte in lizza. Milan e Juve comprese. Per il centravanti del Brasile (e sarà lui anche ai Mondiali 2014), però, servono non meno di 40 milioni.

PAULINHO — (centrocampista, 23, Corinthians) L'ha adocchiato il Milan, che come primo amore ha Casemiro ma ha capito che è poco praticabile causa costi. Paulinho invece è più abile del collega del San Paolo in fase difensiva, non ha la stessa classe ma un fisico compatto che gli permette di pressare e ripartire di corsa, buoni piedi per passare e la capacità di farsi trovare sempre dove serve. E poi ha già assaggiato l'europa (Lituania e Polonia), quindi un po' è già forgiato. A gennaio potrebbe muoversi, ma ci sono sempre da spendere una dozzina di milioni.

Dedè, difensore che piace a Milan e Juve. Ap

DEDE' — (difensore, 23, Vasco da Gama) Qui ci aveva visto giusto il Genoa, che un anno fa lo aveva praticamente bloccato. Poi non se ne fece più nulla, e intanto lui si è confermato come uno dei centrali emergenti del Brasile. Fisico alla Materazzi, fortissimo di testa e con piedi non malvagi, va sgrezzato tatticamente ma è di avvenire sicuro. Entrato stabilmente nel giro di Mano Menezes, al momento può liberarsi per 4 milioni: Milan e Juve interessatissime, ma occhio alle tedesche.

ROMULO — (centrocampista, 21, Vasco da Gama) Altro centrocampista di nuova generazione, gioca davanti alla difesa, non è velocissimo ma ha fisico (1.84 x 80 kg) e piedi per emergere e si destreggia bene tra le due fasi. Anche qui la convocazione di Menezes fa salire il costo, che però resta ancora praticabile: con una decina di milioni, forse anche meno, si prende. Piace parecchio alla Juve, che cerca proprio uno in quel ruolo.

Moura esulta dopo un gol. Il Milan ci pensa. Afp

MOURA — (attaccante, 28, Fluminense) Nel gennaio scorso era un uomo mercato, lo offrivano a Bari e Brescia ma non si è voluto muovere se non Brasile per Brasile. Centravanti di stazza e potenza, segna e lavora, cominciarono a chiamarlo He Man per il mascellone e l'esultanza post gol (sguaina la spada). Adesso gli sta dando un'occhiata il Milan, a cui uno per far numero lì davanti serve parecchio: rispetto agli altri nomi in circolazione sa faticare anche per la squadra, 3-4 milioni e si porta a casa.

ELKESON — (centrocampista, 22, Botafogo) Talento poco pubblicizzato, ma già pronto per l'Europa: gioca trequartista, non è enorme ma ben piazzato (1.80 x 74 kg), tira potente e preciso, salta l'uomo e anche ad alta velocità, ha il senso dell'ultimo passaggio. Un Julio Baptista prima maniera, insomma. Al Milan, dove ad Allegri uno nel ruolo piacerebbe, non dispiace affatto, e ci hanno messo gli occhi anche Juve e Fiorentina. Un mesetto fa si prenotava con 6-7 milioni, ora che se ne parla di più bisogna alzare la posta.