David Villa, 30 anni, attaccante del Barcellona. Afp

“Villa in vendita”. Inteso come il calciatore David, non una bella casa a Ibiza. Questo titolo occupa l’intera prima pagina del Marca oggi in edicola. “Il Barcellona mette il Guaje sul mercato. Chelsea, Liverpool e Aston... Villa interessati. Se arriva un’offertona potrebbe andarsene in gennaio”. Addirittura. Lasciamo la bomba in sospeso e andiamo al giornale di Barcellona: “Cristiano pensa di andarsene”, annuncia in prima pagina Sport. Caratteri meno cubitali, peso specifico altrettanto notevole: “E’ arrabbiato con tutti, Mourinho incluso, perché non l’hanno difeso. Si è reso conto che sta perdendo prestigio e che il Madrid non gli garantisce titoli. Il Manchester City lo ha già sondato ed è disposto a pagare ciò che serve”. Ora facciamo la tara: è chiaro che i due giornali provano un certo malcelato piacere nell’offrire notizie che disturbano la quiete della parrocchia avversaria, il Barça per Marca, il Madrid per Sport. Però la base sulla quale le due notizie sono costruite, il malumore di Villa e Ronaldo, è abbastanza solida.

GRANDE CONCORRENZA — L’asturiano è stato titolare in 8 delle 16 gare di Liga giocate quest’anno dal Barça. Lo scorso anno giocava sempre. “Il giocatore, disgustato per la perdita di peso all’interno della squadra”, dicono ancora su Marca. Si è anche parlato di un pessimo rapporto con Leo Messi, cosa smentita con sincera veemenza da Pep Guardiola in sala stampa: “E’ impossibile non essere amico di David perché è una persona troppo buona a livello personale e troppo generosa a livello sportivo”. Resta il fatto che gli arrivi di Sanchez e Fabregas e l’inattesa esplosione di Cuenca ha ridotto clamorosamente gli spazi del Guaje, la cui vita era già stata complicata dal suo spostamento sulla fascia per lasciare a Messi la corsia centrale.

Cristiano Ronaldo, 26 anni. Reuters

A PEZZI — Ronaldo dal canto suo è uscito a pezzi dal Clasico: i suoi due gol sbagliati, segnalati anche da Mou, hanno condannato il Madrid e portato persino qualche fischio del Bernabeu. Cristiano ha fatto 3 gol in 13 sfide col Barça, non esattamente la sua vittima preferita. Ieri sera per cercare di tirargli su il morale Mou la ha fatto giocare a Ponferrada, terza serie, e il portoghese ha fatto gol. Non ha festeggiato ma tutti i compagni si sono stretti intorno a lui: cosa che ha messo ancor più in evidenza il delicato momento psicologico del campione portoghese. Detto questo, pensare che Barça o Madrid possano provarsi di Villa e Ronaldo è ancora difficile da digerire. Resta il malumore.

Frank Lampard va da Mou? LaPresse

MOVIMENTI BLAUGRANA — Detto dei due nomi più grossi, diamo un’occhiata alle altre situazioni di mercato. Il Barcellona sta per riabbracciare il bielorusso Aleksandr Hleb, scaricato dal Wolfsburg, che non ne vuole più sapere e lo rispedisce al mittente. Arriverà a Natale. Se invece vuole riprendersi Oriol Romeu, centrale di centrocampo che in estate è passato dal Barça B al Chelsea, Guardiola potrà farlo senza chiedere nulla al Chelsea: se lo vuole nel 2012 deve versare 15 milioni, nel 2013 10 milioni. Pe deve anche pensare a Isaac Cuenca, il cui contratto scade in estate. Per il momento il Barça ha fatto alla sua ultima rivelazione un’offerta al ribasso. Ma siamo ancora ai primi passi. Al Camp Nou seguono da vicino anche Yann M’Vila, centrocampista del Rennes. Chiudiamo con Madrid. L’Atletico è in subbuglio, come al solito. L’allenatore Gregorio Manzano è in pericolo e si fanno i nomi di Luis Aragones, Diego Simeone e…Roberto Donadoni. Per il momento Manzano resta ma deve registrare la rottura del rapporto con uno dei suoi migliori giocatori: Dopo essere finito in tribuna per alcune partite Reyes si è accordato col Galatasaray e l’altro ieri davanti alle telecamere ha palesemente negato il saluto al suo allenatore. Lo spagnolo andrà via e non sarà rimpiazzato. Sul fronte Madrid da registrare nuove sirene per Kakà, questa volta in arrivo da Londra, sponda Tottenham, e l’interesse per un difensore brasiliano, Mario Fernandes, 21enne terzino destro del Gremio, considerato talentuoso ma con la testa che tende al surriscaldamento. Si fanno più spesse anche le voci su un possibile riabbraccio, quello tra Frank Lampard e José Mourinho. L’inglese è in freddo con Villas Boas e potrebbe apparire al Bernabeu.