Lassana Diarra, centrocampista francese. Afp

Il Real Madrid brilla tra Beverly Hills e Hollywood, ma alla Casa Blanca non è tutto oro ciò che luccica. Quando lunedì Mou ha dato il benvenuto ai suoi ragazzi e dopo le visite mediche li ha fatti salire sull’aereo per Los Angeles, quattro di loro sono rimasti a terra. E se Lass Diarra ha chiesto personalmente di non andare in America per provare a cercare una sistemazione, Canales, Pedro Leon e Drenthe sono stati lasciati a Madrid per espressa volontà di Mou.

IN INGHILTERRA? — Diarra, 26 anni e numero 10 del Madrid, nonostante le 19 presenze da titolare nella scorsa Liga è teoricamente chiuso da Xabi Alonso, Khedira e ora anche il ritrovato Gago, capace di ritagliarsi un suo spazio in Coppa America. Il francese ha mercato, e spera di approfittare della cosa. Per lui si era parlato tanto della Juventus, ma ora le piste sembrano andare verso l’Inghilterra, dove Lass ha già giocato, con Chelsea, Arsenal, e Portsmouth.

ALLA FONTANA DI TREVI — Gli altri tre casi sono molto distinti. Sergio Canales fino a pochi mesi fa veniva dipinto come il bimbo prodigio del calcio spagnolo. Cresciuto nel Racing e messosi in luce a Santander con gol e prestazioni spettacolari, a 18 anni si è già accordato col Madrid, ed è arrivato al Bernabeu un anno dopo (10 milioni per il cartellino) pieno di speranze: sue e dei tifosi. Le cose sono andate diversamente, e ora Mou dopo avergli offerto 3 presenze da titolare nell’ultimo campionato, lo ha scaricato. La sua situazione sembrava aver attratto l’interesse di Luis Enrique, e forse per invogliarlo Canales è andato a farsi le vacanze a Roma postando su twitter anche una foto davanti alla fontana di Trevi. Se ha buttato nell’acqua una moneta, il desiderio di trovare una sistemazione potrebbe esaudirsi in fretta: è giovane (20 anni), forte e con diversi pretendenti.

Pedro Leon in gol contro il Milan. Reuters

IL BECKHAM DI MULA — Domenica è stata una giornata strana per la famiglia Sanchez: in Francia Luis Leon vinceva la tappa del Tour, in Spagna suo fratello Pedro Leon (entrambi portano il nome del nonno) riceveva da Mou la notizia che all’indomani sarebbe rimasto a Valdebebas, escluso dalla tournee americana. Il ragazzo noto come "Il Beckham di Mula" (ove Mula è la città di origine, vicino a Murcia), non l’ha presa bene e ha contattato un avvocato del lavoro: l’obiettivo è quello di farsi dare dal Madrid l’inter ingaggio per gli anni di contratto che lo legano al club e andarsene con in mano il cartellino. Pedro Leon è un altro dipinto come un gran talento: a Mou non sono piaciuto certi suoi atteggiamenti e per il fratello del ciclista è finita. Tantissima tribuna la scorsa stagione, l’invito a cercarsi un’altra squadra in questa.

Sergio Canales in azione contro il Murcia. Reuters

IL RAPPER SENZA RIMA — L’ultimo componente di questa strana compagnia è l’olandese Royston Drenthe. Nel 2007 fu scelto come miglior giocatore dell’Europeo Under 21 e poco dopo fu acquistato dal Madrid per 14 milioni di euro. Non è mai riuscito a trovare la sua strada, fatta di talento tanto puro come la sua irruenza. Lo scorso anno è stato prestato all’Hercules, dove ha cominciato benissimo salvo poi perdersi tra allenamenti saltati, uno sciopero per emolumenti non ricevuti e qualche uscita di troppo. Lui è innamorato del Madrid ma la cosa non è corrisposta. Tempo fa piaceva alla Fiorentina, ma non se ne fece mai nulla. Ora Royston, 24 anni e rapper a tempo perso, aspetta la sua rima.

A VALDEBEBAS — Nel complesso quattro giocatori più che discreti, nel loro genere. Quattro elementi che al Madrid sono di troppo: si potrebbero fare affari. Intanto ieri si sono presentati a Valdebebas con facce lunghe e in orari diversi: Marca li ha cronometrati: dovevano presentarsi alle 10, Canales è entrato alle 9.54, Pedro Leon alle 10.08, Drenthe alle 10.15, Lass con molta calma alle 11.16. Mou sarà stato avvisato.