Mario Balotelli durante il primo giorno di allenamento al Milan. Ansa

"Con il ritorno di Balotelli si inverte una tendenza che vedeva i grandi giocatori italiani in partenza per l'estero. Invece lui rientra, e rientra alla grande". Le parole di Giancarlo Abete, presidente della Figc, rappresentano più un auspicio che la sintesi di questa sessione di mercato invernale. L'arrivo di SuperMario al Milan vale sicuramente come riscatto: l'anno scorso aspettavamo Tevez, sempre dal Manchester City, ma l'Apache è rimasto in Inghilterra; stavolta la Serie A viene arricchita da un fuoriclasse sul quale ci sono sicuramente tante aspettative, ma anche qualche dubbio. Senza dimenticare Pepito Rossi, approdato alla Fiorentina dal Villarreal: lo rivedremo solo a marzo dopo un anno e mezzo di stop, ma intanto è qui. Ma non va dimenticato nemmeno che dall'Italia sono anche andati via due campioni (o presunti tali): il Milan ha ceduto Pato al Corinthians (leggi l'articolo), l'Inter ha dato via Sneijder che ha accettato l'offerta del Galatasaray (rileggi l'ultima puntata del tormentone). Nessuno dei due, in questa stagione, aveva lasciato il segno. Il campionato italiano, dunque, migliora. C'è da capire se migliora anche ciascuna squadra (VOTA: chi si è rinforzato di più)

i colpi delle big — Balotelli, dunque, è l'affare numero uno (VOTA Qual è il colpo più importante): dal punto di vista economico (20 milioni più 3 di bonus), tecnico (se ritrova subito la condizione e metterà a freno i vizi comportamentali, è in grado di spostare gli equilibri del campionato) e mediatico (per tutto ciò che ruota intorno al personaggio). Il Milan ha preso anche Saponara (ma per luglio), Zaccardo, che può servire come jolly difensivo, e Salamon, altro difensore, strappato alla concorrenza dello Zenit (scopri i retroscena). Nel duello al vertice, tra Juve e Napoli, forse vincono gli azzurri: il vero colpo dei bianconeri è Llorente, ma arriverà in estate, su Anelka ci sono tanti dubbi legati alla condizione fisica e alla disabitudine al grande calcio dopo l'avventura in Cina. Li hanno i tifosi e li ha la società, come dimostra l'inutile corsa per Belfodil all'ultimo secondo (scopri perché l'acquisto è saltato). Peluso è partito maluccio, Cevallos è un investimento per il futuro. Piuttosto, Armero, Calaiò, Radosevic e Rolando garantiscono maggiore qualità nelle alternative a Mazzarri.

Momo Sissoko impegnato in Coppa d'Africa con il Mali. Afp

Mercato senza punti esclamativi da parte delle romane: Torosidis dà più esperienza alla difesa giallorossa (e poco altro), Bruno Pereirinha rinforza numericamente il centrocampo della Lazio: Felipe Anderson, saltato in extremis (scopri perché), sarebbe stato il vero colpo. Mercato con qualche punto interrogativo per l'Inter: Kovacic è costato 11 milioni a 18 anni, è un misto tra Modric e Boban (leggi la scheda), resta da capire se riuscirà a inserirsi da subito. Ha il vantaggio che in rosa non ci sono altri registi. Rocchi non fa impazzire i tifosi, Carrizo farà il vice-Handanovic, Kuzmanovic conosce già la Serie A e garantisce più qualità di Mudingayi, Schelotto è un'arma in più per Stramaccioni, che potrà contare su un giocatore più offensivo rispetto agli altri esterni, ma non abituato a coprire tutta la fascia con la difesa a tre. Sono arrivati quasi tutti alla fine: non è un buon segno. La Fiorentina, invece, si è mossa in anticipo, ma se i vari Vecino, Compper e soprattutto Larrondo (poche volte titolare al Siena prima della squalifica) non sono colpacci, l'ex juventino Sissoko, preso in extremis dal Psg, dà più spessore come rubapalloni a centrocampo rispetto a Migliaccio e Romulo.

Matuzalem contrasta Quagliarella in Juve-Genoa. Afp

le altre — Il Palermo ha cambiato più di ogni altra squadra (guarda il tabellone). Con gli acquisti di Fabbrini e Faurlin, ufficializzati oggi, arrivano a 10 i nuovi arrivi: il trequartista dell'Udinese, Sorrentino e Dossena (già autore di due assist in due partite) saranno sicuramente utili, Aronica sta vivendo sulla pelle il duro compito di guidare una difesa non eccezionale, sugli altri (da Formica a Sperduti passando per Boselli, che in Italia lasciò il segno decidendo Genoa-Samp) ci sono dubbi (leggi l'analisi). Praticamente ferme Bologna (a parte la sostituzione di Portanova con Naldo e di Acquafresca con Christodoulopoulos), Cagliari, Catania, Sampdoria (Sansone è solo un'alternativa in attacco) e Udinese (a meno che Merkel non esploda...), i colpi migliori sono del Genoa (leggi l'analisi). Preziosi ha abituato alle mezze rivoluzioni: l'anno scorso il top fu Gilardino, stavolta non c'è il grande nome, ma Pisano, Manfredini, Portanova e Cassani in difesa, Matuzalem, Olivera e Marco Rigoni a centrocampo e Floro Flores in attacco offrono a Ballardini il materiale necessario per guidare il Grifone verso la salvezza.

Il Pescara dà a D'Agostino, Sculli e Zauri l'occasione di rilancio: se le sfruttano, a beneficiarne saranno gli abruzzesi, in termini di qualità di manovra e di esperienza. Il Torino e Ventura, invece, sembrano aver già beneficiato dell'acquisto di Barreto, qualche perplessità in più per l'arrivo di Jonathas. Il Parma fa il pieno di incontristi con Mariga e Strasser, il Siena con l'acqua alla gola ha preso, tra gli altri, Pozzi (quasi sempre infortunato quest'anno) e Della Rocca, l'Atalanta rinforza la difesa (Canini, Contini e Del Grosso) e prende due vice-Denis, Budan e Livaja, aggiungendo il colpo Brienza nel finale. Il Chievo perde molto nello scambio Sorrentino-Ujkani, ma con Seymour e il ritorno di Acerbi (non adatto al Milan, ma a suo agio in provincia) guadagna qualcosa a centrocampo e in difesa. (leggi le trattative dell'ultima giornata)

Wesley Sneijder con la maglia del Galatasaray. Epa

addii — Di Pato e Sneijder si è già parlato. Il dubbio c'è: potremmo rimpiangerli. Ma per ora prevale l'ipotesi contraria: spesso rotti, forse demotivati, meglio lasciarli andare. Per ora, appunto. Il brasiliano è ancora giovane, Wes non abbastanza vecchio per decretarne il declino. Chissà. Non è mai decollato, invece, Coutinho: quasi tutti i tifosi dell'Inter hanno benedetto i 12 milioni con cui se lo è aggiudicato il Liverpool. Difficile prevedere che cambieranno idea. Sono andati via anche Edu Vargas (dal Napoli al Gremio), 0 gol in Serie A e quasi mai visto dallo scorso gennaio, e Pabon, che doveva essere l'uomo in più del Parma e ha segnato una sola rete prima di andare al La Coruña. Lo hanno frenato i problemi familiari. Tanti saluti a Willians: i tifosi dell'Udinese lo ricorderanno per i tanti passaggi sbagliati e il mal di testa che gli procurarono i centrocampisti del Braga nel preliminare di Champions. La Serie A perde Acquah, Pisanu, Lucio, Larrivey, Morimoto, Paglialunga, Acquafresca. In ogni caso non li vedevamo quasi mai in campo. Come non vediamo mai Zarate. Ma lui resterà alla Lazio per volere di Lotito. Almeno così dice Maurito (leggi tutto sulla polemica).