Al Psg c'è un caso Donnarumma: Gigio va in panchina, il rinnovo non arriva, le big alla finestra

Non è stata una bella serata, quella di martedì in Baviera. E non solo per via della sconfitta che complica i piani di qualificazione del Psg. Per Gianluigi Donnarumma c’è stato pure lo smacco di dover seguire la disfatta dalla panchina. Non era mai successo in Champions da quando è a Parigi. Salvo per infortunio. Ma contro il Bayern Monaco il capitano della Nazionale ha dovuto cedere il posto a Matvey Safonov. Un cambio di direzione radicale da parte di Luis Enrique che non garantisce il posto a nessuno, con il rischio però di creare instabilità anche in prospettiva di un rinnovo che non arriva. Un fronte monitorato da tutti i grandi club europei, dall’Inter al Bayern Monaco, dal Manchester City al Liverpool. Intanto stasera con il Nantes, si capirà se si è trattato solo di turnover.?

disastro

? ovvio che Donnarumma non l’abbia presa con il sorriso, per dirla con un eufemismo. Non per questo però ha boicottato il riscaldamento del collega, prelevato d’estate per 20 milioni dal Krasnodar. Gigio l’ha aiutato a prepararsi per una partita a rischio, dove Luis Enrique aveva previsto un pressing invadente da parte dei tedeschi. Ragione per cui affidarsi all’anonimo russo. Questa la spiegazione data davanti ai microfoni, traducibile in bocciatura pubblica per l’italiano. Non proprio il miglior modo per gestire la concorrenza, visto che poi Lucho ha perso la scommessa. Il Psg è affondato su un errore di Safonov, protagonista di un’uscita maldestra, sbucciando il pallone, trasformando un semplice corner in assist per Kim. E non sono stati più rassicuranti i suoi rilanci di piede, spesso sottolineati in negativo da eloquenti gesti dimostrativi dell’allenatore. Insomma, un disastro che ha provocato l’inabissamento del Psg al 25° posto della classifica Champions, in zona eliminazione, e tradito la fiducia di un tecnico che si trova con un doppio problema: un portiere screditato dal campo e un altro particolarmente amareggiato.?

maledizione

Quella dei portieri è una sorta di maledizione al Psg. Ne sa qualcosa Sirigu, il primo dell’era Qatar, titolare fino al 2015 quando di punto in bianco fu pregato di far posto a Trapp. Un binomio durato un anno. Poi il tedesco fu scalzato nel 2017 dal giovane Areola, affiancato nel giro di una stagione dal suo idolo Buffon, prima di venire declassato da Navas, titolare fino all’arrivo di Donnarumma, nel 2021. Dopo un’annata di convivenza forzata, il club promosse l’italiano che però adesso si ritrova nella stessa scomoda posizione dei suoi predecessori. Il tutto dovendo gestire critiche feroci da parte dei media francesi che alla minima sbavatura invocano un portiere idealizzato, impeccabile come nessuno, indipendentemente dalle sbandate della difesa.?

orizzonti

Finora Donnarumma aveva manovrato tutto con lungimiranza, ignorando gli attacchi gratuiti e focalizzandosi sul campo. Da dove però è arrivata la sberla di Luis Enrique. D’altronde per l’ex blaugrana non esistono gerarchie. Da qui la decisione di mandare Safonov al fronte, in una partita tutt’altro che scontata. Il russo non ha superato l’esame, come lo attestano i 3, raccolti nelle pagelle dei quotidiani L’Equipe e Le Parisien. Mentre Donnarumma ormai si interroga sulle prospettive di continuare a Parigi. L’azzurro in effetti aveva dato già da giugno il via libera per discutere di un rinnovo oltre il 2026 che però non arriva. E se il club minimizza, l’episodio di Monaco sembra aver contaminato la trattativa seguita con molta attenzione da vari club di spicco. Al di là della questione finanziaria, l’Inter osserva l’evoluzione per il dopo Sommer, come il Bayern per il dopo Neuer. Il City invece aveva già sondato il terreno ad agosto e pure il Liverpool soppesa il profilo dell’azzurro. Stasera con il Nantes si capirà meglio se la situazione possa degenerare a Parigi, tramutandosi in crisi di fiducia e aprire nuovi orizzonti.?