A soli 25 anni aveva lasciato la premier per diventare l¡¯acquisto pi¨´ costoso della storia della Super League. Ora il ritorno al San Paolo: "Amo Shanghai, ma ho bisogno della mia famiglia"
"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano". Musica di Antonello Venditti, storia di Oscar dos Santos Emboaba J¨²nior, noto semplicemente come Oscar, talento verdeoro cristallino e precoce, quanto di pi¨´ simile a Kak¨¤ si era visto nei primi anni 2010. Dopo otto primavere dall¡¯altra parte del mondo, in Cina, il figliol prodigo torna a casa, nella sua San Paolo, che lo aveva cresciuto, coccolato e lanciato, e che nel 2010 ¨C esattamente 14 anni fa ¨C aveva salutato per i rivali dell¡¯Internacional.?
TALENTO PRECOCE
¡ª ?Nato ad Americana il 9 settembre 1991, Oscar muove i primi passi nelle giovanili dell¡¯Uniao Barbarense (1998-2004), poi nel vivaio del Tricolor paulista dove inizia a giocare all¡¯et¨¤ di 13 anni. Di l¨¬ a poco, l¡¯esordio in prima squadra a soli 16: era il 28 agosto 2008 e contro l¡¯Athletico Paranaense, in Copa Sudamericana, viene schierato addirittura titolare. In quel San Paolo, che avrebbe poi vinto il Brasileirao, giocavano il portiere-goleador Rogerio Ceni, ma soprattutto il Profeta Hernanes e l¡¯Imperatore Adriano (a cavallo tra le due parentesi nerazzurre). Nel 2010, una causa legale per alcuni stipendi non versati e sei milioni di euro di motivi, lo spingono a vestire la casacca dei rivali di Porto Alegre. All¡¯Internacional i suoi compagni sono l¡¯ex Inter Gonzalo Sorondo, Juan Jesus (oggi al Napoli) e la grande promessa del calcio argentino Andr¨¦s D¡¯Alessandro, reduce dall¡¯infelice avventura nel calcio d¡¯Europa.?
IL GRANDE SALTO
¡ª ?Settanta presenze e 19 reti, una Copa Libertadores (2010), una Recopa Sudamericana (2011) e due campionati Ga¨²cho (2011 e 2012), oltre al titolo Mondiale con la Nazionale brasiliana U20 vinto in Colombia nel 2011, sono il suo biglietto da visita per l¡¯occasione con la O maiuscola, quella che ogni calciatore sudamericano sogna di avere almeno una volta nella vita. La sua arriva dall¡¯Inghilterra, Londra e dal ricchissimo Chelsea di Roman Abramovic, che nel 2012 sborsa 32 milioni di euro per portare il suo estro sui campi della Premier League, a favore dei tifosi di Stamford Bridge. Una scelta che resta impressa anche nei ricordi della Juventus, contro la quale, il 19 settembre 2012, al suo debutto assoluto in Champions League, mette a segno una doppietta (poi rimontata dai bianconeri). ? l¡¯anno che culmina con la conquista dell¡¯Europa League da parte dei Blues di Rafa Benitez. Oscar diventa una delle pedine fondamentali di quel Chelsea che nella stagione 2014/15, con Jos¨¦ Mourinho in panchina, vince anche tra i confini nazionali grazie alla doppietta Premier League-Coppa di Lega.?
LA CINA
¡ª ?? il tempo in cui la Cina diventa la vera meta esotica e soprattutto multimilionaria che attrae le stelle pi¨´ luminose del Vecchio Continente. Oscar compreso, che il 24 dicembre 2016, dopo 203 partite e 38 gol con i londinesi, volta pagina e cambia vita. Lo Shanghai Port convince Abramovic con 60 milioni di euro e il brasiliano, che diventa l¡¯acquisto pi¨´ costoso della storia della Super League, viene ricoperto d¡¯oro: 24 milioni di euro a stagione. Una cifra esorbitante che a un certo punto lo rendono anche il secondo giocatore pi¨´ pagato al mondo. ¡°La Cina ha un potere economico incredibile ¨C spiega al tempo Oscar, per giustificare il suo addio al calcio che conta a soli 25 anni ¨C. A vote fa offerte che noi giocatori non possiamo rifiutare. Vengo da un ambiente sociale molto povero in Brasile, da piccolo non avevo nulla. Questo ¨¨ il frutto del mio lavoro¡±. Negli anni, resiste a tutto: pandemia, crisi economica e ripetuti scandali di corruzione, e ha sia l¡¯abilit¨¤ sia la fortuna di rinnovare il suo ultimo contratto faraonico giusto un momento prima dell¡¯introduzione del tetto salariale. ? per questo che tra i grandi nomi il suo ¨¨ l¡¯unico a rimanere e l¡¯ultimo a lasciare. In otto anni Oscar diviene il simbolo di un calcio e di un Paese intero, che lo adotta e di cui si innamora: ¡°La qualit¨¤ della vita che esiste in Cina ¨C aveva dichiarato ¨C non l¡¯ho trovata da nessun¡¯altra parte. ? qualcosa fuori dal mondo¡±. Come fuori dal mondo sono i 175 milioni di euro guadagnati giocando a pallone dalle parti di Shanghai.?
FIGLIOL PRODIGO
¡ª ?Negli ultimi mesi per¨°, il Brasile e la famiglia sono tornati a chiamare a gran voce e lui, a 33 anni, non ha saputo girare per l¡¯ennesima volta lo sguardo verso Oriente. ¡°Amo Shanghai ma ¨¨ semplicemente troppo lontana dai miei cari. Mia madre sta invecchiando e le mie sorelle iniziano ad avere dei figli ¨C ha rivelato a ¡°Folha de Sao Paulo¡± ¨C. Vogliamo essere vicini l¡¯uno all¡¯altro¡±. E dopo 248 presenze, 77 gol, 141 assist, tre campionati cinesi (2018, 2023 e 2024), una Supercoppa di Cina (2019) e una Coppa di Cina (2024), l¡¯addio non poteva che essere pregno di commozione e lacrime. ¡°Il mio saluto ¨¨ pieno di emozioni contrastanti, porto nel cuore un grosso peso mentre compio questo passo¡±. Lo Shanghai Port ha fatto lo stesso, ricordando quanto di buono ha dato Oscar a loro e a tutto il calcio cinese: ¡°Capitano, sarai sempre il nostro orgoglio. Grazie per la tua dedizione e per aver portato gloria ai nostri colori. Questo club sar¨¤ per sempre la tua casa¡±. Un volo di oltre 18mila chilometri lo hanno riportato nella sua di casa, quella rossa, bianca e nera del San Paolo. ¡°Sono felice¡±, sono state le sue prime due semplici parole una volta tornato a sedersi sugli spalti dello Stadio Morumbi. Quello che pu¨° contare su un popolo di pi¨´ di 13 milioni di tifosi, che ne fanno il tempio della terza squadra pi¨´ sostenuta del Paese. Uno degli amori pi¨´ forti del Brasile pallonaro. ¡°Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili¡±.
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