Il mercato si fa, ma poi va anche applicato. E vengono fuori sorprese e perplessità, come ogni volta che si passa dalla teoria alla pratica. Due turni di campionato, ma anche amichevoli e allenamenti qualcosa già ci dicono su come sta funzionando sul campo l'ultima sessione di trattative. Una buona traccia anche per la prossima.

atalanta — Acquisti funzionali al sistema Colantuono, e infatti la squadra gira: Lucchini (ieri uscito per infortunio) e Masiello dietro fanno i duri, in mezzo, aspettando Brighi (che contro il Palermo ha giocato uno spezzone), Cigarini dà fosforo e Schelotto sgroppate a destra. E poi l'attacco: Moralez da trequartista è difficile da marcare perché piccolo, agile e bravo a passarla e a inserirsi, Denis si sbatte e usa il fisico per aprire varchi. E si è sbloccato.

Alessandro Diamanti, passato dal Brescia al Bologna. Ansa

bologna — Kone e Diamanti sono uomini di qualità come piacciono a Bisoli, e non hanno difficoltà a trovarsi già a loro agio. Ancora da perfezionare l'intesa Di Vaio-Acquafresca (a Firenze una sola punta e due trequartisti, ma non è detto che sia la soluzione definitiva), così come dietro va rodato Loria e visti all'opera Antonsson e soprattutto Crespo, che in B a destra faceva sfracelli.

cagliari — Le scommesse di Cellino paiono tutte azzeccate: Thiago Ribeiro segna e si dà da fare, El Kabir si è presentato con un gol all'Olimpico ed è un signor cambio, ottimo in velocità anche Ibarbo, e “El Bati” Larrivey, di ritorno dal Colon e che tutti davano per causa persa, ne ha fatti 3 in Coppa Italia e si è ripetuto col Novara. Ekdal e Rui Sampaio aspettano: la vecchia guardia in mezzo offre garanzie ampie.

catania — Tante viti ancora da stringere. In attesa che Almiron prenda saldamente in mano le redini del centrocampo, si aspettano i recuperi di Suazo (ma di esterni offensivi Montella ne ha parecchi, Lanzafame e Barrientos compresi) e Legrottaglie (intanto Bellusci fa bene). Paglialunga e Keko ancora in bacino di carenaggio.

Adrian Mutu, arma in più del Cesena. Ansa

cesena — Le prime due sono andate male, ma il piano tecnico di Giampaolo pare funzionare. Specie in avanti, con Mutu centravanti tattico ed Eder largo a destra in appoggio. Sull'altro lato Martinez ancora non ha la forma dei bei tempi, ma possono giocarci sia Ghezzal che Candreva. Dietro Comotto è un bel mestierante, sul centrosinistra Rossi e Rodriguez sono in rodaggio.

chievo — Il ds Sartori aveva messo mano pesantemente al centrocampo e per ora, seppur senza acuti, la barca va: Hetemaj e Vacek sono a loro agio nella lotta, Cruzado ha bei piedi, Sammarco si conosce e va aspettato, Bradley ha esordito con il Parma, non è una scommessa e i muscoli ce li metterà. Paloschi ha segnato e tornerà utile, per ora però il titolare è Thereau. Dietro, Drame parte da riserva di Jokic e Acerbi è k.o. (ma al centro le alternative non mancano).

fiorentina — Su un telaio collaudato gli acquisti si inseriscono meglio. Lazzari gioca come a Cagliari e non ha problemi, a Cassani toccano meno cavalcate che a Palermo ma la fase difensiva la sa fare. Kharja e Munari sono due universali che di spazio ne avranno, così come dietro Nastasic, 18 anni ma personalità da veterano. Con Gilardino infortunato, l'energia di Silva tornerà utile.

genoa — Come sempre coi fuochi d'artificio di Preziosi, qualcuno esplode e qualcuno no. Finora la sorpresa migliore è Seymour, tocca tanti palloni e ne sbaglia pochi. Tra Caracciolo e Pratto, a Palacio non manca mai una torre (più il primo che il secondo), mentre è in ombra Birsa: rifinitore sopraffino, ma deve conquistarsi posto e ruolo. Reparto certezze: Frey, Constant (atteso però alla conferma dopo un campionato monstre), Bovo (anche se k.o.). Gli altri? Granqvist parte dietro Dainelli-Kaladze, Jorquera ha un gran tiro e ha cambiato la partita all'Olimpico, Ze Eduardo se sta bene è ben più di un cambio di lusso.

Diego Forlan, arrivato all'Inter dall'Atletico Madrid. Forte

inter — Certo, quando si inizia così male sono sempre i nuovi quelli che vanno prima in bambola. E difatti Alvarez, finora spaesato e senza una collocazione tattica precisa, con la Roma è finito in tribuna, anonimo invece Jonathan a destra. In avanti Zarate ci prova ma fa tanto fumo, Forlan se corre tanto poi perde di efficacia. Poi ci sono Poli e Castaignos, la luna non si può chiederla a loro.

juventus — Campagna acquisti su misura per Conte. Che soprattutto in avanti, date abbondanza e duttilità, mischierà spesso le carte. Il crack è Vucinic, anche esterno all'occorrenza, intanto si lavora per mettere in carreggiata Giaccherini ed Elia, arrivi last minute. Pirlo orchestra divinamente ma può soffrire le mediane che mordono: sopperisce Vidal che in tal caso va a nozze e non ha brutti piedi. A destra Lichtsteiner va come un treno, e anche Pazienza ed Estigarribia, per ora gregari, potranno trovare minuti preziosi.

lazio — Due colpi ben riusciti, e una marcia in più davanti. Klose-Cissé è una coppia tutta nuova ma di livello assoluto, ben assortita e ben innescata da Hernanes. Ma il mercato della Lazio ha avuto altri acuti, specie dietro: bravo Lulic a sinistra, ancora indietro Konko e Stankevicius ma sono due ben rodati a questi livelli. Cana ha qualità e lotta, ma la cerniera Brocchi-Matuzalem è dura da scalzare.

lecce — Tante belle intuizioni low cost. Forse quella che funziona meglio è Cuadrado, che a destra fa tutto, dall'attaccante al terzino, e a Bologna è stato il migliore. Dietro però bisogna lavorare: Carrozzieri è k.o., Oddo ed Esposito non al top. In mezzo Giandonato ha fisico ma deve trovare ritmo, e con Obodo ancora arrugginito ci si attende qualcosa in più da Strasser. Davanti aspettano una chance Muriel e soprattutto Pasquato, specialista delle punizioni.

El Shaarawy in allenamento con Boateng. Afp

milan — Mercato sostenibile sul telaio dello scudetto. Aquilani e Nocerino sono aggiunte preziosissime in un reparto dove non si è mai abbastanza. Mexes e Taiwo, a costo zero, consentiranno un turnover esauriente anche in difesa. In attacco, dove le alternative ci sono, ma anche gli infortuni, potrà essere utile El Shaarawy. Talento clamoroso, che però fa un ruolo (attaccante esterno) che il Milan al momento non usa. E' una variante tattica a partita in corso, come a Napoli.

napoli — Tanti acquisti ma non per cambiare. Bensì per allargare la rosa, specie in prospettiva Champions. L'unico titolarissimo tra i nuovi è Inler, inseguito da oltre un anno, mentre Dzemaili per ora parte dietro Gargano. Fideleff e soprattutto Fernandez portano chili e centimetri in difesa (lo faceva anche Britos, ma tornerà a febbraio), con Pandev e Santana (e col carneade Chavez) la trequarti si arricchisce come poche altre in Europa.

novara — Usato sicuro in un sistema collaudato, e tante opzioni. A partire dagli attaccanti, intercambiabili (e difatti Tesser ne ha giocato una con Meggiorini-Granoche e l'altra con Morimoto-Jeda). Paci dà mestiere (e un gol, a Verona) a una difesa che volendo avrebbe anche Dellafiore e Garcia, in mezzo oltre all'asse-promozione tanti giovani a mettere pepe: Mazzarani sulla trequarti, Pesce e Giorgi sulle fasce, Radovanovic in regia.

palermo — Ricetta Mangia: 4-4-2 solido e ricco di piedi buoni. Pisano (e anche Aguirregaray) ci stanno a pennello, così come Silvestre, Alvarez e Barreto. Meno Lores e Zahavi, che però hanno talento e torneranno utili. Gli altri? Cetto è un'alternativa valida al centro così come Mantovani a sinistra, Della Rocca è un soldato duttile, Bertolo un incursore che magari te ne decide qualcuna.

parma — Tutto ruota attorno a Giovinco, specie l'attacco. Dove Floccari è titolare ma trova spazio anche Pellé, utilissimo nel gioco aereo, con Biabiany che fa da guastatore dalla panchina o parte largo a centrocampo. Valdes è indietro ma il suo lo farà, Rubin a sinistra è una certezza, Blasi è uno che non molla, dietro Santacroce in vantaggio su Brandao per rosicchiare un posto ai titolari.

roma — Nonostante la tempesta, il progetto Luis Enrique continua. Quelli che ci sguazzano meglio tra i nuovi sono Pjanic, bel piede, e Jose Angel, oltre a Stekelenburg in porta. In attacco Osvaldo parte largo a sinistra, e oltre a lui e Totti si giocano una maglia Borini, Bojan e Borriello, con gli ultimi due che però il meglio lo danno al centro. Kjaer si sta scrollando di dosso la polvere, così come Gago, e Heinze è un jolly utilissimo. Lamela? Ancora fermo.

siena — Gran parte della salvezza passerà per la cerniera di centrocampo: Gazzi sgobba, D'Agostino crea. E magari Mannini va forte a sinistra. Ma di certezze sul mercato il Siena ne ha costruite molte, a partire dal portiere Brkic fino alla destra con Vitiello, per ora avanti a Belmonte e Angelo. Dietro Contini sta recuperando smalto, Milanovic e Pesoli sono buoni cambi. Davanti Gonzalez si completa bene con Calaiò, con Destro, Acosta e Grossi valide alternative.

udinese — Tra milioni incassati e qualche frenata di mercato, un altro paio di gioielli li mette in mostra pure a questo giro. Il centrale Danilo, per esempio, o Torje, che non ha l'estro puro di Sanchez ma ha ottimi numeri sulla trequarti. E a breve toccherà a Pereyra, esterno mancino coi fiocchi. In calo le quotazioni di Doubai, apparso lento, e Neuton, incerto.