I dirigenti rossoneri sperano fino all’ultimo di convincere Lotito, e si segue anche il braccio di ferro del francese col Psg
Se il calciomercato fosse una gara ciclistica, il Milan non entrerebbe nella categoria dei “finisseur”: non ¨¨ societ¨¤ da sparata dell’ultimo chilometro, i suoi colpi tende a metterli a segno con un minimo di anticipo rispetto alla linea del traguardo. Questa, per¨°, ¨¨ un’estate particolare per i rossoneri, per mille ragioni che possono essere riassunte nella rivoluzione societaria di luglio: anche se il mega-acquisto last minute ¨¨ complicato, meglio seguire il tandem Leonardo-Maldini nel giorno conclusivo di questa sessione. Al di l¨¤ di possibili ritocchi in entrata e in uscita, i due nomi su cui si concentrano i sogni del Diavolo sono sempre quelli: Adrien Rabiot e Sergej Milinkovic-Savic. Volata in salita per arrivare a entrambi, va detto, ma le ultime settimane ci hanno abituati a stare all’erta. Mercato in entrata teoricamente chiuso, per¨° occhi aperti fino alle 20.
Sergej Milnkovic-Savic, 23 anni. Ansa
QUI PARIGI —
Partiamo dalla situazione Rabiot, che lascia intravedere qualche spiraglio in pi¨´, soprattutto in chiave futura. A Parigi il centrocampista, in scadenza tra meno un anno, ¨¨ sotto pressione. Anche l’allenatore Tuchel ha preso posizione, chiedendo pubblicamente ad Adrien di decidere. Ossia dire se intende rimanere, per ricoprire cos¨¬ una funzione indispensabile al progetto di gioco del Psg, o rinunciare definitivamente al club che lo ha formato: "Spetta a lui scegliere", ha sottolineato il tedesco, sposando la linea dura del d.s. Henrique che non ¨¨ riuscito a trovare un accordo nell’ultimo anno di trattative. Anche perch¨¦ la mezzala vuole garanzie per non giocare da regista, al posto di Thiago Motta ormai allenatore dell’Under 19. Il dossier cos¨¬ ¨¨ passato sulla scrivania del presidente Nasser Al Khelaifi e negli ultimi giorni la madre-agente del giocatore ha aperto una porticina: rinnovo s¨¬, ma per non pi¨´ di tre anni. Rabiot infatti vuole restare con le mani libere, soprattutto se il Psg non decollasse in Champions, per poi ascoltare con pi¨´ attenzione le offerte che arrivano dai grandi club europei, compresa quella milanista di Leonardo, suo ?padrino? ai tempi comuni del Psg. E il clan Rabiot gioca al rialzo anche sull’ingaggio, sfruttando le avance del Barcellona, per incassare pi¨´ dei 600mila euro lordi mensili offerti finora dai campioni di Francia.
QUI ROMA —
Anche sul fronte Milinkovic-Savic la strada ¨¨ impervia. Il tentativo del Milan c’¨¨ stato: 30 milioni per il prestito, altri 50 per riscattare il centrocampista in un secondo momento con l’aggiunta di una contropartita tecnica per provare a convincere Lotito. Risposta della Lazio: no, grazie. Tuttavia le mosse rossonere in uscita, unite alla favorevole contingenza Uefa-Tas (la sentenza di Losanna ha lasciato le mani abbastanza libere al club di via Aldo Rossi quest’estate), hanno reso meno impossibile l’assalto a un altro campione dopo aver centrato Higuain. Dalla clinica milanese La Madonnina filtrano indiscrezioni di visite mediche prenotate per oggi a nome Milinkovic-Savic: voci che hanno fatto valutare al club di via Aldo Rossi la possibilit¨¤ di sancire la chiusura del mercato con un comunicato, che per¨° non ¨¨ stato emesso.
A FIL DI SIRENA —
Dando un’occhiata al passato, per trovare l’acquisto pi¨´ recente del Milan nell’ultimo giorno di mercato bisogna tornare indietro di due anni: il 31 agosto 2016 arriv¨° Mati Fernandez, destinato a non lasciare il segno nella storia del club. Due anni prima and¨° meglio con Bonaventura, prelevato dall’Atalanta. Se estendiamo il discorso all’ultimo decennio, entrano in lista Robinho (2010, l’anno di Ibra), Nocerino (2011), De Jong (2012) e Kak¨¤ (2013, ritorno a casa definito per¨° il giorno prima della deadline). Acquisizioni mediamente di alto livello, ma con un impatto meno pesante di quello che avrebbero un Rabiot o un Milinkovic-Savic sul Milan di oggi. Leonardo e Maldini lo sanno bene: se baster¨¤ per spingerli ad andare "all in", lo scopriremo nelle prossime ore.
Stefano Cantalupi
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