Basta un pari, o anche una sconfitta con un gol di scarto. Ma vogliamo completare la rinascita col nuovo calcio totale di Spalletti
Non s¡¯¨¨ mai visto ordine in una rivoluzione. L¡¯assalto al potere ¨¨ istinto, ¨¨ caos. I sovversivi si scambiano ordini su foglietti clandestini, li memorizzano, poi li bruciano prima di essere scoperti. In Germania c¡¯erano invece troppe regole sulla lavagna (e fuori): Dimarco in mediana liberava uno spazio in fascia, Barella pi¨´ avanti allargava Chiesa che a sua volta arretrava¡ Un Risiko, ora si pu¨° dire, astruso da eseguire ma leggibile per gli avversari, altro che fluidit¨¤. Non ¨¨ che Spalletti abbia rinunciato di colpo al movimentismo dopo l¡¯Europeo. Per¨° ha stracciato alcune pagine dello spartito e liberato improvvisazioni jazz. Il suo nuovo "calcio totale" ¡ª sia detto con rispetto dell¡¯originale olandese rielaborato dagli altri rivoluzionari Sacchi e Guardiola ¡ª sta incantando l¡¯Europa: messi sotto Belgio e Francia, strapazzato Israele, vinto sia con eleganza sia sofferenza. Ora serve l¡¯ultimo smash per chiudere un 2024 degli estremi, dal crollo di Berlino alla rinascita in Nations. E passa (quasi) tutto per Italia-Francia stasera.
il primo posto
¡ª ?Italia-Francia ¨¨ un classico anche in amichevole, ¨¨ rivalit¨¤, figurarsi nella Nations connessa con il Mondiale. Mai avremmo immaginato di essere tre punti avanti ai francesi in classifica e parecchi in pi¨´ nel gioco. La qualificazione ¨¨ gi¨¤ assicurata. Il gioco ¨¨ spettacolare, raffinato, spesso di prima. La mentalit¨¤ vincente. C¡¯era tanta bellezza, in Belgio s¡¯¨¨ vista anche una squadra compatta, "sporca", di lotta. L¡¯obiettivo ¨¨ il primo posto nel gruppo. Basta un pari, si pu¨° addirittura perdere con un gol di scarto: ma l¡¯Italia di Spalletti, come quella di Mancini, non ha mai speculato, alla faccia dello stereotipo sul calcio all¡¯italiana. Ha giocato male, ¨¨ stata inferiore, ma non s¡¯¨¨ nascosta. Il primo posto vale tanto. Un sorteggio dei quarti abbordabile, probabilmente contro una tra Croazia, Danimarca e Olanda. Un gruppo mondiale con soltanto tre rivali, da cominciare a settembre. Una scalata nel ranking Fifa. Vale per guarire un orgoglio ferito da Russia e Qatar. Vale, restando in tema rivoluzione, per essere di nuovo lo spettro che si aggira per l¡¯Europa: quando nessuno voleva affrontare l¡¯Italia.
lezione d'italiano
¡ª ?La Francia sembra in crisi ma meglio non fidarsi: tante primedonne, un senso di gruppo meno spiccato, e un lider maximo precipitato in un incubo sportivo e privato. Mbapp¨¦ nel bene e nel male. La qualit¨¤ totale non ha forse eguali in Europa, per¨° la lezione di Parigi ¨¨ stata memorabile: in gol dopo dodici secondi per l¡¯errore di Di Lorenzo, forse ancora sotto choc europeo, potevano farci in mille pezzi. Viceversa, sono stati soffocati da una manovra avvolgente, veloce, sorprendente, che neanche l¡¯Italia sognava di possedere. S¡¯era vista subito una mediana aggressiva e ripartente con Tonali e Frattesi. S¡¯era capito che Retegui non era pi¨´ un totem d¡¯area. Avevamo intuito i segnali di qualcosa che stava nascendo. Non cos¨¬ velocemente per¨°.
tutti in movimento
¡ª ?Quei principi si stanno evolvendo a ogni partita. Cambiaso incrocia, affianca il play, cambia versante. Dimarco scappa in fascia triangolando con la mezzala e il trequartista. Rovella, Frattesi, Tonali e Barella improvvisano una danza disturbante a centrocampo fatta di grandi cerchi e strappi veloci, disegnando un rombo asimmetrico. Ricci (infortunato) pi¨´ di Rovella ¨¨ difensivo e sfrontato in impostazione. Calafiori (ora out) s¡¯insinua in dribbling verticale tra le linee, partendo da dietro, destabilizzando i reparti avversari. Qualcosa rischiamo in difesa, l¡¯ha detto anche Capello sulla Gazzetta: ¨¨ il risvolto negativo dell¡¯atteggiamento offensivo e giochista. Qualche accorgimento ¨¨ inevitabile, soltanto con il Belgio non abbiamo subito gol dopo otto partite. Ma ¨¨ il nostro calcio totale e movimentista, con diciannove marcatori diversi in diciannove partite. Chi entra ¨¨ come se fosse qui da sempre.
quale turnover
¡ª ?Nella notte di Parigi, non lo sapevamo, ¨¨ nata la nuova Italia. Maignan aveva detto dopo la batosta: "Soltanto due o tre azzurri possono giocare nella Francia". Non l¡¯aveva presa bene. Ripetersi sarebbe un brutto colpo per la grandeur francese, due finali mondiali di fila, una Nations vinta, ma blackout improvvisi. La Francia spaventa per il nome e i nomi in campo, ma la Nations ha esasperato i problemi di gol e manovra visti in Germania. Stasera assalto al primato, assalto alla Francia, assalto all¡¯Europa.
? RIPRODUZIONE RISERVATA