Martinez e Zapata entrano e segnano, ed ¨¨ subito Argentina-flop: 2-0 della Colombia
Partenza shock per l’Argentina, tornata a offrire un’immagine sbiadita e meritatamente affondata dalla Colombia. Da Messi e Aguero, passando per Di Maria e Lo Celso, quella del Fonte Nova ¨¨ una Seleccion irriconoscibile, in bal¨¬a del rivale nei primi 45’ e beffata nella ripresa dal doppio colpo del k.o. proprio nell’unico, breve frangente della serata in cui sembrava poter salire in cattedra. A guidare i cafeteros di Queiroz verso il meritato successo e il comando del Gruppo B sono state le giocate di Cuadrado e James, le inarrestabili cavalcate di Martinez e il micidiale fiuto del gol di Zapata. L’Albiceleste, invece, ha gi¨¤ esaurito il bonus e non pu¨° pi¨´ permettersi passi falsi.
ARGENTINA DOMATA
¡ªScaloni sceglie di affidarsi ai tre “moschettieri” e, come previsto, di puntare in mediana sulla tecnica di Lo Celso e Paredes sorretti da Rodriguez. La partenza, con una ghiotta occasione sull’asse Messi-Aguero, ¨¨ anche incoraggiante. Peccato sia solo un illusione, perch¨¦ la Colombia degli “italiani” Ospina, Cuadrado e Muriel (tutti titolari) prende le misure e inizia far girare a vuoto l’Albiceleste, surclassata anche a livello fisico come testimoniano il doppio dei contrasti vinti solo nei primi 45’. James e compagnia capiscono presto di aver vita facile lungo le corsie laterali e l¨¬ concentrano gli sforzi, riuscendo spesso a mettere velenose palle in area avversaria. I colombiani vanno al riposo dopo aver collezionato quattro grosse occasioni con Martinez (entrato al posto di Muriel, infortunato dopo pochi minuti), James (due volte) e Falcao, mentre l’Argentina imbocca la via degli spogliatoi con evidenti espressioni di disappunto dipinte sul volto.
AFFONDO E K.O.
¡ªIl fastidio e la frustrazione della banda Scaloni generano un parvenza di reazione in avvio di ripresa, complici il felice ingresso di De Paul al posto di uno spento Di Maria e quel pizzico di orgoglio che emerge nei momenti pi¨´ difficili. Ma non basta. Le amnesie difensive persistono cos¨¬ come le difficolt¨¤ in fase di costruzione e posizionamento. Fino a quando la Colombia trova la chiave per spostare l’equilibrio. Tutto nasce da un’intuizione di James al 70’, il resto lo fa Martinez con uno strepitoso movimento ad accentrarsi dopo aver saltato di netto Saravia per poi fulminare Armani con una fucilata verso il palo pi¨´ lontano. All’Argentina invece non bastano nemmeno i lampi (pochi per la verit¨¤) di un Messi limitato dalla gabbia studiata da Queiroz, con quattro uomini sempre pronti ad accerchiarlo in fase di non possesso.
ZAPATA C’?
¡ªNella speranza di riacciuffare il risultato, Scaloni si gioca la carta Suarez ignorando Dybala e Lautaro. Ma va male, anche perch¨¦ nelle poche occasioni create dall’Albiceleste hanno sempre la meglio i riflessi di Ospina. Alla fine, a completamento del flop argentino, arriva anche il raddoppio colombiano grazie al nuovo entrato Zapata, dentro solo negli ultimi 10’ ma quanto basta per prendersi i riflettori con una rapace deviazione sotto misura su assist del solito Martinez. “Siamo andati sotto nel nostro miglior momento, ma non dobbiamo abbatterci. Questo ¨¨ solo l’inizio e dobbiamo subito rialzare la testa”, ha ammonito Messi nel post partita. Resta il fatto che la strada della Seleccion si fa subito impervia e, da quanto visto con la Colombia, la lista di problemi da risolvere sembra pi¨´ lunga di quanto si potesse temere.
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