Il suo giornalismo? Mai urlato, n¨¦ enfatizzato. Denso, semmai. La notte dell'Heysel, la pi¨´ difficile e la pi¨´ esemplare

Quello di Pizzul ¨¨ stato un calcio polifonico. Bello, acuto, sonoro. Narrativo, soprattutto. E per¨° anche rigoroso e preciso, come richiedeva il mestiere. D¡¯altra parte, disse nella sera pi¨´ tragica della sua carriera, ¡°¨¨ anche compito del cronista cercare di dare le notizie a mano a mano che giungono: chiedo scusa a tutti per la frammentariet¨¤ delle informazioni¡±. Quella notte fu l¡¯Heysel, 29 maggio 1985. L¡¯Italia guardava scorrere la tragedia in tv. In silenzio. La polizia che si riversava in campo (¡°Entrano in campo le forze dell¡¯ordine, magari ci si sarebbe potuto pensare prima¡±), l¡¯incredulit¨¤, il senso di angoscia, di sospensione. E a descrivere tutto c¡¯era Bruno Pizzul. ¡°A questo punto il risultato diventa assolutamente irrilevante¡±.
? compito del cronista cercare di dare le notizie a mano a mano che giungono: chiedo scusa per la frammentariet¨¤ delle informazioni
Di quella notte tragica a Bruxelles, con i suoi 39 morti, Pizzul conserver¨¤ sempre intatto il ricordo. Anni pi¨´ tardi confesser¨¤ che quella fu ¡°la telecronaca che non avrei mai voluto fare, non tanto per un discorso di difficolt¨¤ giornalistica ma perch¨¦ quel giorno ho dovuto raccontare delle cose che non sono proprio accettabili a livello umano¡±.?

il concorso
¡ª ?Non se n¡¯¨¨ andata solo una voce inconfondibile, iconica per molte generazioni. La scomparsa di Pizzul a 86 anni chiude davvero un¡¯et¨¤ del giornalismo. Mai urlato, n¨¦ enfatizzato. Denso, semmai. In cui lo spazio per gli orpelli e le cesellature avevano la giusta misura, una mediet¨¤ mai fastidiosa. Cominci¨° giocandolo, il calcio. Nella Cormonese, la squadra della parrocchia. E poi aveva girato: Gorizia, Catania, Ischia, Udinese, Torres, Pergocrema. Pizzul aveva immaginato per s¨¦ una carriera di gioco e contrasti. Ma la vita, si sa, non ¨¨ mai come la pensi. Si fece male e lasci¨°. Avrebbe voluto fare il calciatore?, gli chiesero quando gi¨¤ aveva le rughe. ¡°Speravo e sognavo. Poi capii che la mia passione era inversamente proporzionale al talento. Ero riuscito a laurearmi, insegnavo alla medie di Gorizia. La Rai di Trieste organizz¨° un concorso per programmista. Non si present¨° nessuno e mi invitarono a partecipare in quanto giovane laureato¡±. Era stato Paolo Valenti a vederlo giocare. Lo aveva notato per l¡¯altezza, ¡°non certo per la bravura¡±.
Mi ero laureato, insegnavo alla medie di Gorizia. La Rai di Trieste organizz¨° un concorso per programmista. Non si present¨° nessuno e mi invitarono a partecipare
Fu lui a dirottarlo sul concorso per radio-telecronisti. Per Pizzul era come andare a bottega, proprio come i grandi artisti del rinascimento. Aveva talento e unicit¨¤, fattori straordinari. Ma Bruno Pizzul non era solo una voce, quelle c¡¯erano gi¨¤ state agli albori del giornalismo. Con lui le immagini e le nostre emozioni avevano fatto un salto nella modernit¨¤.?

l'incontro con beppe viola
¡ª ?Entr¨° in Rai nel 1969. La prima telecronaca arriv¨° un anno pi¨´ tardi: uno spareggio di Coppa Italia, a Como, tra Bologna e Juventus. ¡°Fu un momento particolarissimo, mentre stavo per imbarcarmi pass¨° di l¨¬ Beppe Viola, pi¨´ che un collega un fratello. ¡®Dove vai, a Como? Ma giocano alle tre, in mezzora arriviamo. Ti accompagno io¡¯, disse. Andammo a mangiare con calma e poi andammo verso Como, ma la Brianza era mobilitata e arrivammo con quindici minuti di ritardo. Le partite andavano in onda in differita, riuscii a coprire quel quarto d¡¯ora in studio¡±.
Tutto molto bello". ¡°Ha il problema di girarsi¡±. ¡°La battuta di prima intenzione
Pizzul non ¨¨ stato un linguaggio, ma ne pieg¨° uno al suo servizio. ¡°Dicevano che il mio era eccessivamente forbito per l¡¯animosit¨¤¡±. Usava l¡¯acuto come pennellate. Mai davvero dolci, molto poco raffaellesche. Quelle di Pizzul erano pi¨´ nette, concrete, ti entravano dentro e non ti scollavano pi¨´. ¡°Erano parole che mi venivano sul momento, non le avevo preparate prima¡±. Con Pizzul non c¡¯¨¨ solo un campionario, ma frammenti che diventano immagini. ¡°Tutto molto bello¡±. ¡°Ha il problema di girarsi¡±. ¡°La battuta di prima intenzione¡±. O ancora: ¡°Lo sciabordio. Chiss¨¤ come mi venne. Forse per qualcosa legato alla navigazione¡±.?
telecronache e delusioni
¡ª ?Negli anni Settanta aveva commentato il canottaggio e qualche tappa di ciclismo, al Giro e al Tour, ma il calcio ¨¨ stato lo sport che ha legato Pizzul all¡¯Italia e alla gente. Dalle Notti Magiche di Italia 90 fino ai rigori di Pasadena a Usa 94 (con l¡¯ultimo di Baggio: ¡°Alto. Il Campionato del Mondo ¨¨ finito, lo vince il Brasile¡±), l'azzurro splendente e quello tenebra: tutte le nazionali sono passate attraverso il suo racconto e il suo sguardo: Pizzul ha raccontato cinque Mondiali e quattro Europei. Il mondiale negli States fu anche il primo grande prodotto di massa.
Alto. Il Campionato del Mondo ¨¨ finito, lo vince il Brasile
E Pizzul era l¨¬, non solo per raccontarlo, ma per renderlo pi¨´ nobile. ¡°Molto si ¨¨ detto dei due Baggio. Non avevo deciso: mi veniva di chiamarli proprio per nome, Dino e Roberto. In effetti ¨¨ diventato un tormentone¡±. A fine carriera gli ricordavano spesso che, per¨°, beh, un¡¯Italia campione del mondo mica era riuscito a raccontarla. Lui, gentile, affabile e calmo, rispondeva sempre che ¡°s¨¬, l¡¯avrei detto volentieri, ma non ho mai perso il sonno per questo. L¡¯edizione che mi ¨¨ pesata di pi¨´ ¨¨ stata quella di Italia 90. Ma mi sono ripagato ampiamente perch¨¦ le squadre di club vincevano a manbassa¡±. Nel 1973 la vittoria della Coppa delle Coppe che il Milan conquist¨° battendo il Leeds. E poi, negli anni Ottanta e Novanta, quando eravamo re, Pizzul raccont¨° i successi in Europa. Quelli del Milan di Sacchi in Coppa Campioni, quelli dell¡¯Inter di Trapattoni e del Napoli di Maradona in Coppa Uefa a Stoccarda (¡°Imperturbabile la maschera di Ottavio Bianchi¡±). La Lazio a Maiorca in Coppa delle Coppe con quel gol di Vieri che ancora oggi, a sentirlo, ¨¨ ¡°uno stacco strepitoso, gol eccezionale, una prodezza incredibile¡±. C¡¯era lui quando il Torino di Mondonico arriv¨° in finale di Uefa ad Amsterdam. C¡¯erano sempre, con Pizzul, ¡°ultimi palpitanti attimi della partita¡±. La vittoria in Coppa delle Coppe della Sampdoria, 9 maggio 1990, finale con l'Anderlecht, doppietta di Gianluca Vialli nei tempi supplementari, dopo 120 minuti di gara. Ma anche quella dell¡¯Inter di Ronaldo in Coppa Uefa contro la Lazio nel 1998.?
la famiglia
¡ª ?A un certo punto il rapporto si invertir¨¤: sar¨¤ il calcio a passare dalla voce di Pizzul. Gentile, di una nobilt¨¤ quasi contadina, Pizzul era figlio di un macellaio e di una casalinga. Una volta torn¨° a casa con un'insufficienza: il padre gli regal¨° una bici, la madre lo mand¨° a letto senza cena. ¡°Quando sento che qualcuno si interessa a me alle mie esperienze, resto sempre un po¡¯ perplesso. Il motivo ¨¨ semplice: mi compiaccio di non essere mai riuscito a prendermi troppo sul serio¡±. Ha avuto tre figli, tra cui Fabio che ha seguito le orme del padre nel giornalismo per poi dedicarsi alla politica, e undici nipoti. Non aveva la patente: ¡°Guida mia moglie, la Tigre¡±.
Mi compiaccio di non essere mai riuscito a prendermi troppo sul serio
L¡¯ultima sua Italia, prima della pensione, fu una partita contro la Slovenia nel 2002. ¡°Non ho pi¨´ voluto il contratto fisso perch¨¦ se lo fai poi devi fare quello che ti chiedono¡±. Libero, spensierato, scanzonato. Pizzul non si ¨¨ mai sottratto a niente. Una volta gli chiesero di commentare la Ribolla gialla, e lui lo fece (tutto in friulano).
anche "attore"
¡ª ?Ha fatto il cinema, anche nella parte di se stesso. Nel 1974 ¡°L¡¯arbitro¡±, al fianco di Lando Buzzanca. O ¡°Fantozzi¡± nel 1996. Lo cercavano anche quando era gi¨¤ in pensione: nel 2011 ha avuto un piccolo cameo in ¡°Box Office 3D - Il film dei film¡±. Nel 2014 doppi¨° il telecronista di Pel¨¦. Gli chiesero anche di commentare l¡¯Isola dei Famosi. Disse: ¡°No no, non ci vado. Io sto a Cormons, qui si sta bene¡±. Figlio di altri tempi, tempi in cui le persone le potevi ancora toccare, sentire, vivere. E anche raccontare in un altro modo. ¡°I rapporti con i giocatori erano semplici e diretti. Quando si andava a fare le interviste ci si fermava a giocare a carte, a biliardo. A ciapan¨°. Alla Juventus erano artisti nello scopone scientifico. All¡¯Inter a scopa d¡¯asso¡±. A Cormons, settemila abitanti, Pizzul era cresciuto e l¨¬ era tornato. Prima della finale dell¡¯Europeo 2021 tra Italia e Inghilterra allestirono una sagra di paese, con le tavolate di piazza, i festoni, la gente. Pizzul si sedette davanti a un mini-schermo, microfono alla mano, una t-shirt color rosa. Lesse le formazioni. Anche l¨¬ lasci¨° qualche pennellata: ¡°Piove su Londra¡±. Una volta ha detto: ¡°I cronisti? Sono tutti bravi, persino troppo. E qualche volta ho la sensazione che sia la televisione a raccontare se stessa pi¨´ della partita¡±. Si godeva il suo mondo, a casa sua: ¡°Ogni tanto viene qualcuno. Si gioca a briscola: vale tutto e si litiga di meno¡±.
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