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Alvaro Pereira (al centro) celebra il suo gol. Reuters

Missione compiuta, nulla di più. Ma va bene così, considerate le emergenze che ha dovuto affrontare il “Maestro” Tabárez nella decisiva sfida contro il Messico. All’Uruguay basta infatti il gol di Álvaro Pereira dopo un quarto d’ora per avere la meglio sui giovani messicani e volare ai quarti di finale, dove incontrerà l’Argentina. Dopo un primo tempo di dominio, Forlan e compagni subiscono la reazione avversaria nella ripresa, rischiando la beffa del pareggio e fallendo diverse occasioni per il raddoppio.

BUONA LA PRIMA — Oltre ad aver perso Cavani nella partita d’esordio, Tabarez è costretto anche a modificare il reparto difensivo per l’assenza di Cáceres (squalificato) senza poter disporre di un sostituto di ruolo. E l’uomo chiamato al sacrificio si rivela decisivo, esattamente come nel pareggio contro il Cile. A segnare l’unico gol dell’incontro è infatti Álvaro Pereira, che sfrutta in mischia la prima grande opportunità (14’), ribadendo in rete una corta respinta di Michel. Sembra il preludio a una goleada, e il raddoppio potrebbe arrivare con Forlan appena un minuto dopo. Ci prova pure Suarez con una sassata da fuori area a metà primo tempo, e sembra davvero cosa fatta quando il centravanti dell’Atletico Madrid riceve palla indisturbato a centro area. Purtroppo il suo destro coglie in pieno il palo.

LO SPAVENTO — La Celeste torna in campo con l’intenzione di chiudere i conti e si spinge decisa all’attacco sin dalle prime battute. Ma il Messico ha il merito di non arrendersi mai, e in qualche occasione riesce anche ad andare vicino al gol. La panchina uruguaiana schizza in piedi pronta ad esultare per merito di Forlan (2 volte), di Suarez e di Lodeiro, che coglie il palo con la complicità del portiere Michel, ma il raddoppio non arriva. Volti impalliditi invece a un quarto d’ora dalla fine, quando Marquez Lugo insacca il pallone dell’1-1. Fortuna che il guardalinee segnala (giustamente) un fuorigioco millimetrico del centravanti messicano al momento del tap-in vincente. Con il gol annullato si spengono anche le ultime energie della squadra allenata da Luis Fernando Tena, e gli ultimi minuti servono per regalare l’applauso dei tifosi a Forlan, sostituito da Abreu e premiato a fine partita come migliore in campo. “Anche nel 2007 abbiamo giocato contro gli anfitrioni (il Venezuela, ndr), e li abbiamo eliminati. Speriamo nella cabala”, ha detto il tecnico uruguaiano nella conferenza post partita. Ma a differenza di allora, questa volta l’avversario si chiamerà Argentina, e Tabárez dovrà ancora fare i conti con l’emergenza visto che Coates sarà assente per squalifica.