Lunghi, rete capolavoro da centrocampo: "Dopo quel gol niente è più impossibile"

Quello di Che Adams contro l’Empoli non è stato l’unico gol da centrocampo del weekend. In Serie C, una magia di Alberto Lunghi ha sbloccato la sfida tra Feralpisalò e Arzignano. Il numero 10 degli ospiti ha ricevuto il pallone fuori dalla sua area di rigore, è partito in contropiede, poi ha alzato la testa e boom: “Il portiere era fuori dai pali. Il rischio di sbagliare e prendersi i fischi di tutto lo stadio era enorme. Ci ho provato, è andata bene”. L’attaccante classe 2003 ha avuto qualche giorno per pensare e ripensare a quell’incredibile prodezza: “Tra WhatsApp e Instagram ho ricevuto centinaia di messaggi dalle persone che mi vogliono bene. Familiari, amici, ex compagni, pure avversari. Mi ha scritto anche Rinaldi, portiere della Feralpisalò, per complimentarsi. Purtroppo per lui era impossibile bloccare quel tiro”. Quella vissuta da Lunghi è stata una gioia a metà, al 95’ gli avversari hanno trovato la rete del definitivo 1-1: “Nello spogliatoio parlavamo soltanto della vittoria sfumata. Non conta il gol, viene prima la squadra”.?

Ci dica la verità: dopo il gol ha dovuto offrire per tutto il gruppo??

“Qualcuno mi prende ancora in giro, altri mi hanno fatto i complimenti. Mi sdebiterò presto. Prima di calciare ho ricevuto il pallone da Cariolato, continua a ripetere che è tutto merito suo”.?

E invece il rischio se l’è preso lei…?

“Avevamo studiato gli avversari. Sapevo che il loro portiere era spesso fuori dai pali. Non riuscivamo a uscire da qualche minuto, così quando mi è arrivato il pallone ho alzato la testa. Ho visto che lo spazio c’era e ho colpito”.?

Come Adams del Torino contro l’Empoli.?

“Il suo gol lo avevo visto, ma in quella frazione di secondo non ci ho pensato. Certo, inconsciamente il suo tiro mi ha ispirato”.?

Per segnare da centrocampo serve più istinto o follia??

“Spesso tengo troppo il pallone, fatico a tirare. Da quella posizione non ci avevo mai provato, neppure in allenamento. Però è una cosa a cui tutti i calciatori pensano. Se sei lucido, non ci provi. Se vuoi giocarti il tutto per tutto allora lo fai”.?

Qual è stato il suo primo pensiero dopo la rete??

“Cercare Giorgia sugli spalti, la mia fidanzata. Esulto sempre disegnando il cuore con le mani. Ho visto dov’era seduta e sono corso da lei. Poi i compagni mi hanno travolto”.?

Durante l’esultanza gesticolava tanto, come per dire “cosa ho appena fatto…”?

“Mi è servito qualche secondo per capire. Avevo appena segnato da centrocampo, non capita tutti i giorni”.?

Dopo la partita, oltre alla sua fidanzata, ha voluto dedicare la rete anche ad altre due persone.?

“Ad Antoniazzi, il nostro compagno che lo scorso weekend ha subito la rottura del legamento crociato. E a mister Bianchini, domenica era il suo compleanno. Spero di avergli fatto un bel regalo”.?

Chi è stata invece la prima persona che ha sentito appena tornato negli spogliatoi??

“Papà Marco, è il mio primo tifoso. Era contentissimo. Mi segue sempre e mi aiuta a restare coi piedi per terra. Lui è stato un calciatore a livello dilettantistico in Umbria. Aveva un altro lavoro e ha preferito dedicarsi a quello. Però mi ha trasmesso la passione per il calcio. Ho iniziato a giocare grazie a lui da bambino”.?

A 12 anni è entrato nelle giovanili del Perugia.?

“Ho completato tutta la trafila, nel 2020 è arrivato il debutto in prima squadra in una sfida di Coppa Italia contro l’Ascoli. Ho segnato anche la mia prima rete tra i professionisti. Un momento indimenticabile. Poi mi sono trasferito in prestito al Montevarchi. Nell’estate 2022 un infortunio alla caviglia mi ha costretto a fermarmi e sono rimasto senza squadra”.?

Come ha reagito??

“Mi sono allenato qualche settimana con l’Angelana, il piccolo club di Eccellenza da cui sono patito. A ottobre di quell’anno è arrivata la chiamata dell’Arzignano e sono ripartito”.?

Quando non è in campo, cosa le piace fare??

“In questo periodo studio tanto. Frequento il primo anno di Scienze Politiche e Sociali. Spesso, dopo gli allenamenti, devo fare la doccia in fretta per correre a fare gli esami. Mi piacciono tanto la storia e la filosofia”.?

Pure il suo gol da centrocampo potrebbe finire un giorno in un libro di storia del calcio.?

“Speriamo. Il sogno è giocare in Serie A, prima però viene tutto il resto. Aiutare la squadra e raggiungere la salvezza con l’Arzignano. Magari segnando ancora. Dopo quel gol da centrocampo niente è più impossibile”.