Antonio Floro Flores, 28 anni, pronto al rientro con l'Atletico. Ansa

Con un occhio alla coppa e uno al campionato, Francesco Guidolin prepara l’Udinese alla grande sfida con l’Atletico di Madrid. Grande sì, perché al di là del prestigio e dei titoli, il club spagnolo condivide con i bianconeri il primo posto del girone I di Europa League, ponendo quindi l’etichetta di sfida al vertice su quella in programma domani al Friuli, dove sarà in ballo una porzione di qualificazione per entrambe. Battere l’Atletico per l’Udinese varrebbe molto, sia in prospettiva coppa che campionato, ovvero l’obiettivo primario, quello da privilegiare sempre e comunque, magari con una gestione delle forze che permetta di arrivare in carrozza all’ultima sfida del girone col Celtic il 15 dicembre.

TURNOVER SENZA TOTO' — Ecco perché Guidolin sta pensando a un’Udinese mixata tra titolari e seconde linee. “Qualcosa al riguardo faccio sicuramente, però teniamo molto a questa competizione e manderò in campo una squadra equilibrata, che può sicuramente fare bene contro un avversario molto forte, probabilmente il più forte di questo girone. Chi giocherà? Floro Flores e Armero partiranno dall’inizio, mentre spero che Di Natale (poi allenatosi in sede di rifinitura e convocato, ndr) possa essere a disposizione. Ha avuto un piccolo dolorino alla gamba e se ci sarà un minimo rischio non lo utilizzerò”.

SCUOLE A CONFRONTO — Formazione a parte, Guidolin è affascinato anche dalla possibilità di misurarsi col calcio in auge della rinnovata scuola spagnola, nuova frontiera a cui guardare. D’accordo, l’Atletico non vale il Barça, ma possesso palla e densità negli spazi sono prerogative evidenti nella Liga in cui i "Colchoneros" sono pur sempre considerati nobili. “E’ una squadra di giocatori di classe, inseriti in un contesto che prevede l’occupazione degli spazi e molti giocatori nella zona della palla, che non viene alzata quasi mai. E davanti hanno giocatori molto forti, quindi noi dobbiamo fare la partita della vita”.

INCUBO DIEGO — Quella che l’Udinese cercò di fare il 17 aprile del 2009, quando un “certo” Diego maramaldeggiò con la casacca del Werder Brema spezzando il sogno della semifinale Uefa per l’Udinese. Il fantasma potrebbe rimaterializzarsi domani: un'eventualità a cui Guidolin ha già pensato: “Diego è un giocatore di grande classe e se l'avversario gli consente una certa libertà, si esalta ancora di più. Per fermarlo dobbiamo fornire una prestazione di squadra facendo sì che i rifornimenti siano impediti, quindi il discorso comprende tutta la squadra”.

VIVA L'EUROPA — Sono parole condivise anche da Giampiero Pinzi, alla sua prima esperienza in Europa League dopo il turnover con Rennes e Celtic. Il centrocampista sente l’evento, associandolo anche al percorso fatto la scorsa stagione: “C’è tanta attesa e c’è voglia di vivere questa atmosfera bellissima. Troviamo una squadra di grande prestigio e vogliamo fare bene domani dopo avere vissuto l’annata fantastica che ci ha permesso di arrivare qui".

Djibril Cisse, guiderà la Lazio contro lo Zurigo. Epa

qui lazio — Dopo aver vinto il derby, anche la Lazio torna in Europa League. Situazione più complessa rispetto all'Udinese (un solo punto in due gare), ma ancora non compromessa. La squadra è a Zurigo. In conferenza ha fatto il quadro della situazione il tecnico Giovanni Lopez, il secondo di Reja, che è squalificato. "Siamo riusciti a preparare la gara contro lo Zurigo dopo il derby - ha spiegato Lopez - l'euforia ci fa bene, la vittoria contro la Roma ci dà consapevolezza della nostra forza". Senza Klose, non convocato, toccherà a Cisse guidare l'attacco biancoceleste: "Le responsabilità mi caricano - ha specificato il giocatore - mi danno la giusta tensione. Il derby è stata una gara speciale, così come l'ambiente, abbiamo vinto meritatamente. Sono soddisfatto finora del mio percorso in Italia, dove il campionato è molto tattico. Ora è troppo presto per trarre delle conclusioni. Possiamo fare una lunga strada in Europa, magari arrivare fino in fondo".

dubbi — Fronte formazione, c'è un ballottaggio Gonzalez-Rocchi: questo il dubbio principale in casa biancoceleste. L'uruguaiano è reduce da un risentimento al ginocchio: se dovesse scendere in campo prenderebbe il posto di Mauri nel ruolo di esterno di destra nella linea a tre d'attacco nel 4-2-3-1. Se Gonzalez non dovesse farcela possibile l'inserimento di Rocchi come boa centrale al posto di Cisse, con il francese che arretrerebbe nella posizione di esterno sinistro offensivo. In difesa rifiateranno Konko e Biava. Ballottaggio Zauri-Diakitè: se giocherà il primo Radu andrà al centro con Dias, altrimenti il romeno agirà a sinistra. In mediana, ballottaggio Matuzalem-Ledesma, con Cana sicuro del posto. Reja ha lasciato a casa Klose, Brocchi e Mauri. A quest'ultimo è stata diagnosticata una nuova lesione di secondo grado alla coscia sinistra, stesso problema che lo aveva fermato per un mese prima del derby. Mauri potrebbe tornare per Napoli-Lazio del 19 novembre in campionato. A Klose è stato concesso un turno di riposo, dato che ha giocato il derby nonostante fosse reduce da un problema al ginocchio.