Antonio Di Natale, 35 anni, 12 gol in campionato. Ap

Il calcio non è lo sport più seguito al mondo per caso. Tra le sue mille qualità, quella di offrirti una quantità pazzesca di emozioni in 90'. A volte la partita è una, anche se sembrano due. Come nel caso di Udinese-Inter, chiusa sul 3-0 per i friulani. I nerazzurri giocano meglio per un'ora. Poi sprecano l'inaccettabile con Jonathan, e altre 2-3 nitide occasioni. Da questo momento si chiude la prima sceneggiatura. E subentra quella peggiore per Stramaccioni, che in 2' incassa il primo gol di Di Natale e il rosso a Juan Jesus. Con la partita che di fatto si chiude. Otto punti in altrettante partite sono troppo pochi per una squadra come l'Inter, a cui i problemi non fanno difetto. E che dovrà ridimensionarsi. Va però riconosciuto che fino all'1-0 i nerazzurri erano stati convincenti. Con la pecca, enorme, di non buttarla dentro.

A SPECCHIO — Guidolin, molto soddisfatto negli spogliatoi, affianca Muriel a Di Natale: il colombiano spesso viene incontro, per sfruttare quella progressione devastante palla al piede. Chi deve ridisegnare di più la squadra è Stramaccioni, che perde anche Milito per un affaticamento e propone in avanti Cassano e Palacio. La fiducia del tecnico nel partente Silvestre è pari a quella che ha un turista di trovare le margherite in fiore a Mosca in gennaio, così Cambiasso arretra nella difesa a tre con Samuel e Juan Jesus, viste le assenze di Ranocchia e Chivu. A destra si rivede Jonathan: non era un caso che non fosse titolare da metà settembre in campionato. Zanetti (comunque ottimista dopo la partita) fa la mezz'ala, con l'abulico Pereira a sinistra per l'indisponibile Nagatomo. Le due squadre, fatte le debite proporzioni, sono piuttosto simili. Danno il meglio di sé quando hanno campo e riconquistano palla. E sono meno apprezzabili nella costruzione del gioco.

DUE LAMPI — Le due squadre difendono bene, aiutate da manovre un po' intasate perché gli esterni non sfondano. Ne viene fuori una partita abbstanza bloccata, con una grossa occasione per parte in 45'. Di Natale stampa sulla traversa un missile su punizione al 27', con Handanovic inchiodato. Due minuti prima Palacio, partito comunque in leggero fuorigioco sul delizioso assist di Cassano, cade in area dopo un contatto con Domizzi. Giannoccaro opta per la simulazione. Decisione eccessiva, anche se l'impressione è che ci sia solo un contatto lieve col braccio di Domizzi. Niente rigore, che avrebbe provocato anche il rosso per Domizzi. E Strama nel dopopartita si infuria.

JONATHAN COME LIVAJa — Comunque ineccepibile lo 0-0 con cui si va al riposo. La svolta nella ripresa sembrerebbe nel segno di Cassano. FantAntonio parte da sinistra, cercando sempre l'uno contro uno su Heurteaux. L'ex Milan al 5' semina mezza Udinese e serve Palacio a due passi da Brkic. Il Trenza, molto altruista, serve a Jonathan una palla con su scritto "toccala e fai gol". Ma il brasiliano riesce a calciare fuori di piatto. Pazzesco. Altro gol divorato in maniera grottesca, dopo quello fallito da Livaja l 90' col Genoa.

SEMBRA MATURO — L'Inter sale comunque di tono. L'Udinese fa fatica a ripartire e sbaglia troppi palloni. Il gol nerazzurro pare nell'aria. Brkic è attento su Guarin e Palacio. Su quest'asse arriva un'altra occasione, fallita dall'ex genoano. Troppi errori. Non fai in tempo a pensarlo che Lazzari mette di esterno sinistro sulla corsa di Di Natale, che incrocia il destro e batte Handanovic. Evidente il cattivo piazzamento della difesa nerazzurra, con Cambiasso che non sale e resta uno contro con Totò.

PARTITA CAMBIATA — Non finisce qui: passano 2' e finisce la partita di Juan Jesus, costretto per la seconda volta a fermare col fallo da ammonizione la progressione di Muriel. Tutto rovinato. Strama si gira verso la panchina, trovandoci pochino. Dentro Duncan per Gargano. Ma arriva subito il 2-0: Basta nello spazio per Muriel, che in diagonale batte Handanovic. A conti fatti fanno un gol e un rosso provocato per il colombiano. Che non è al meglio dopo il lungo infortunio. Dove arriverà quando sarà al top?

TROPPO SEVERA — Stramaccioni fa esordire Rocchi. Ma il destino è ormai segnato. Di Natale, straordinario, brucia Cambiasso sul cross di Pasquale e dice 3-0. Sconfitta pesantissima. E immeritata in queste proporzioni. Il secondo posto si allontana e l'Inter non segna in trasferta da metà novembre, a Bergamo con l'Atalanta. E dire che dopo il blitz dello Juventus Stadium...