La gioia dei viola dopo la rete di Rodriguez. Ansa

Vincenzo Montella ha insegnato tantissimo alla sua Fiorentina, ma per far girare l'ingranaggio viola alla perfezione deve aggiungere un'ultima lezione: il cinismo. I viola vincono 1-0 il derby toscano con il Siena grazie alla rete di Rodriguez, ma non riescono a stroncare la partita in più di un'occasione. Il Milan e il terzo posto che vale la Champions sono di nuovo a 4 punti. La squadra di Iachini cerca una reazione dopo l'ingresso di Rosina (traversa per lui), ma la B è proprio dietro l'angolo. I 6 punti dal Genoa, con ancora 2 gare in mezzo, non condannano ancora matematicamente i toscani perché gli scontri diretti sono dalla loro.

Giuseppe Rossi in panchina a Siena. LaPresse

PEPITO C’è — Iachini punta su Reginaldo-Emeghara. Montella si affida a Jovetic e Larrondo, con Ljajic al palo per via della squalifica. Centrocampo rivoluzionato con Pizarro acciaccato e Aquilani indisponibile: dentro Migliaccio e Mati Fernandez. Prima convocazione in viola per Giuseppe Rossi che riassaggia l’odore del campo dopo il lungo infortunio.

carichi — La partita inizia col peso sullo stomaco per la Fiorentina del 4-0 del Milan a Pescara che fa vedere la Champions lontana come un lumicino. Il risultato rossonero, però, carica a molla i viola che partono subito forte: al 2’ Jovetic cerca il colpo a effetto, dopo un minuto Cuadrado prova la conclusione da fuori. E’ una Fiorentina bella rampante contro un Siena che fatica a servire Emeghara e Reginaldo. Del resto non è un caso se la squadra di Iachini è a secco dal 13 aprile.

rodriguez gol — Al 14’ la partita si sblocca: Mati Fernandez orchestra l’azione, Pasqual crossa dentro all’area senese e Rodriguez sbuca a buttare dentro l’1-0 di petto, mentre i padroni di casa chiedono un tocco di mano. La Fiorentina controlla senza affanno per tutto il primo tempo e si muove, seppur senza i tre pilastri Ljajic, Aquilani e Pizarro, come una squadra di nuoto sincro. Giuseppe Rossi mastica chewing gum in panca e si gode lo spettacolo, in attesa di tornare sul serio. L’unico pelo nell’uovo è Stevan Jovetic: c'è, si applica, ma è lontano dalla versione glamour alla quale aveva abituato il popolo viola.

chance — In chiusura di primo tempo ancora due grandi occasioni per gli ospiti: Borja Valero spara un gran destro, ma la risposta di Pegolo è fantastica e la palla finisce sul palo. Poi chance macroscopica anche per Larrondo, che scatta sul filo del fuorigioco e non trova la mira.

I senesi salutano il pubblico al termine della gara. Ansa

legno siena — Nella ripresa Iachini inserisce forze e idee fresche per scardinare la difesa viola: dentro Rosina, via Bolzoni. Proprio il neo entrato innesca Angelo che crossa in mezzo: la palla viene toccata da Rodriguez e Viviano deve mostrarsi reattivo sulla deviazione. Montella toglie Larrondo per El Hamdaoui, Iachini rimescola ulteriormente l’attacco, con Bogdani per Reginaldo. Il 3-4-1-2 del Siena è più intraprendente rispetto al primo tempo muto, mentre la Fiorentina anestetizza quando c’è da anestetizzare. In mezzo il mancino a giro di Rosina che si stampa sulla traversa al 26’ e un’imbucata di Emeghara-Bogdani che non sfruttano un cross teso in area.

occhi sgranati — Esce Jovetic, che si accomoda in panchina con la caviglia destra ricoperta dal ghiaccio, ed entra Toni. Proprio l’ex azzurro scuote la traversa a distanza ravvicinata con una conclusione più facile da metter dentro che da sbagliare. Stessi occhi sgranati per la ripartenza di Cuadrado – un motorino per tutta la partita – che spreca al 44’ cinque contro due. L'ultimo sussulto è il tiro di Sestu nel recupero, su cui Vivano mette le mani. Siena a un passo dalla B, Fiorentina a mordere il Milan fino alla fine.