Gode sempre il Verona, anche nel 31° turno di Serie B. Il Torino frena a Castellamare, 1-1, e pur rimanendo primo vede avvicinarsi l'Hellas, che batte 2-0 il Vicenza nel derby. Solo tre punti tra la vetta e il terzo posto, così. Vittoria da brividi del Sassuolo, che rimonta due gol all'AlbinoLeffe e vince 3-2. In zona playoff preziosa vittoria della Reggina sul Livorno, mentre la Samp non va oltre lo 0-0 in casa con l'Ascoli. Lunedì sera il posticipo, Pescara-Brescia.

Il gol di Sau per il momentaneo vantaggio della Juve Stabia. Lapresse

juve stabia-torino 1-1 — Finisce pari e patta una partita che ha nel pareggio il risultato più logico ed anche il più cercato da entrambe le contendenti. Ingannano soltanto i primi minuti della sfida con i padroni di casa che iniziano la gara a tutto gas e, già dopo 38 secondi sul cronometro, rischiano di passare in vantaggio: Erpen, nella lista degli indisponibili del sabato e in campo a sorpresa, serve in profondità Sau che si lascia ipnotinotizzare da Benussi e sul prosieguo dell'azione Danilevicius incespica fallendo il facile impatto con il pallone. I gialloblù continuano a spingere e, al 5', il recuperato Erpen al volo di sinistro alza di un soffio sulla traversa. Dopo quest'inizio scoppiettante le due squadre rallentano vistosamente e iniziano una sorta di partita a scacchi con il Torino a dar vita ad un irritante torello tra i due centrali difensivi senza che la Juve Stabia si preoccupi di andare a pressare. Una fase di stanca, fischiatissima dal pubblico, interrotta al 20' da un colpo di testa di Sau, su cross di Baldanzeddu, che colpisce la traversa. La rete che sblocca il risultato arriva al 34': cross di Erpen e sinistro al volo di Sau che batte Benussi. Rispondono i granata al 40': traversone di Darmian e stacco vincente di Sgrigna nonostante il tentativo di Colombi che tocca la sfera senza riuscire ad impedire che finisca in rete. Nel secondo tempo le squadre dimostrano ancor più di accontentarsi del pari ed il taccuino langue. Al 18' il Toro colpisce un palo esterno con Glik, in proiezione offensiva, su azione d'angolo. Ed al 25' una deviazione di un difensore, su conclusione di Sgrigna, per poco non beffa Colombi che si salva con un colpo di reni. (Gianpaolo Esposito)

Gomez (destra) festeggia dopo il suo gran gol. Lapresse

verona-vicenza 2-0 — Un Verona sontuoso ha schiantato il Vicenza in un derby che mancava dal 2007 al Bentegodi. Il Verona ha costruito il successo con un primo tempo al limite della perfezione con un tridente mobilissimo che non ha mai dato punti di riferimento alla squadra di Beghetto. Il Vicenza si è arenato sugli errori di Abbruscato fermato due volte dalle straordinarie parate di Rafael. Da cineteca il primo gol del Verona: tre tocchi di prima con stoccata di Gomez sotto la traversa. Il raddoppio è arrivato da calcio d'angolo. Uno schema che l'Hellas ha spesso applicato con la spizzata di Gomez sul primo palo e l'inserimento di Abbate (quarta rete) che ha insaccato di piatto alle spalle di Frison. (Gianluca Vighini)

La gioia del Sassuolo dopo il gol di Troianello. Lapresse

albinoleffe-sassuolo 2-3 — Il Sassuolo con una rete di Troianiello al quarto minuto di recupero il Sassuolo ha vinto sul campo dell'Albinoleffe per 3 a 2. La diversa gestione della gara chiarisce in modo inequivocabile perche' una squadra sia in corsa per la promozione e l'altra nei bassifondi della classifica. L'episodio chiave al 20' della ripresa con i padroni di casa in vantaggio per due a zero e con calcio di rigore a disposizione concesso per un fallo di Longhi su Cisse. Dal dischetto l'infelice esecuzione di Cocco con un tiro centrale che incoccia il piede di Pomini. Ed il Sassuolo comincia a giocare da Sassuolo. Al 24' Bruno dimezzava le distanze su un cross dalla sinistra e al 34' Longhi pareggiava concludendo un'azione in fotocopia. Del gol-partita abbiamo già detto. Nel primo tempo, al 20' l'Albinoleffe era passato in vantaggio con Previtali con uno spiovente dal limite dell'area mentre il raddoppio era giunto nove minuti dopo con al Laner a conclusione di una bella combinazione con Foglio. Da ricordare anche che al 2' della ripresa Offredi aveva parato un rigore calciato da Missiroli mentre al 31' Germinale aveva sprecato una clamorosa occasione che avrebbe potuto portare i bergamaschi sul 3 a 1. (Fulvio Facci)

Foggia (destra), uno dei più vivaci della Sampdoria. Lapresse

sampdoria-ascoli 0-0 — L'Ascoli frena la rincorsa della Samp ai play-off. La sfida di Marassi finisce a reti bianche. Il punto soddisfa gli ospiti che salgono a 26, ma lascia l'amaro in bocca ai padroni di casa a cui è mancato solo il gol. Iachini ritorna al 4-3-1-2 con Volta al posto di Gastaldello e Kristicic in cabina di regia. Rispetto all'ultima gara Silva presenta due novità: Ilari per Pederzoli e Falconieri per Soncin. Avvio di gara a ritmi blandi con la Sampdoria che fatica a districarsi tra le maglie bianconere. L'Ascoli si difende con ordine e per 25' non corre grossi pericoli dalle parti di Guarna. La prima palla gol capita a Pozzi che viene anticipato al momento del tiro da Ciofani. La Samp inizia a macinare gioco sulle fasce e a mettere pressione alla squadra marchigiana: al 27' Rispoli scodella al centro per Pozzi che di testa non inquadra lo specchio della porta. Il fortino ospite è sul punto di crollare al 37' quando Eder pesca in area Pozzi, il cui diagonale viene respinto coi piedi da Guarna. Il portiere ospite si ripete 2' dopo deviando in corner una sassata di Renan. Il copione della gara non cambia nella ripresa: la Samp schiaccia l'Ascoli nella propria area, senza trovare il guizzo vincente. Al 3' Foggia ci prova su punizione, ma la palla sorvola la traversa. Al 9' gli ospiti restano in dieci: rosso per Ciofani espulso per doppia ammonizione. Carillo, che sostituisce Iachini squalificato, getta nella mischia Pellè al posto di Foggia, mentre l'Ascoli cambia Ilari con Andjelkovic. Al 14' la Samp reclama un calcio di rigore per un intervento più che sospetto di Tomi su Eder. Al 17' sugli sviluppi di un corner Costa colpisce in pieno il palo. Samp a trazione anteriore con l'ingresso di Semioli e Laczko. Al 34' Pellè spizzica di testa per Pozzi che esalta i riflessi di Guarna. Sul ribaltamento di fronte c'è gloria anche per Romero chiamato in causa da Di Donato con un tiro insidioso. L'arbitro concede 7' di recupero, ma la Samp non trova il gol che avrebbe meritato. (Francesco Gambaro)

Un'azione pericolosa di Ragusa (a destra). Lapresse

reggina-livorno 2-1 — E’ stata la vittoria del cuore quella conquistata dalla Reggina, ma il Livorno può recriminare solamente per non aver saputo sfruttare le facili occasioni avute a disposizione sull’1-1. Ha badato al sodo la squadra di Gregucci che con i tre punti tiene vive le speranze in chiave playoff. Reggina priva degli infortunati Bonazzoli, Campagnacci, Marino, Castiglia, Adejo, Nicolas Viola e dello squalificato Cosenza, mentre Madonna conferma il 4-3-1-2 con Siligardi alle spalle della coppia Paulinho-Dionisi. E’ la squadra di Gregucci a prendere il pallino del gioco e si fa vedere nell’area avversaria prima con un tiro centrale di Viola parato da Bardi e poi con un colpo di testa dello stesso attaccante, su cross di Rizzato, che da buona posizione non inquadra la porta. E il Livorno? Non pervenuto fino al minuto 22, quando Salviato crossa in area e Paulinnho di testa insacca alla sinistra di Zandrini bruciando sul tempo Freddi (0-1). Alla mezz'ora Freddi accusa un risentimento muscolare e lascia il posto a D’Alessandro. Gregucci così passa al 4-4-2, con D’ Alessandro e Rizzato esterni, Angella e Emerson centrali; centrocampo con Ragusa e Barillà sulle ali, con Armellino e Rizzo mediani. Si arriva al minuto 34, quando Alessio Viola, su assist di Rizzo, con una girata a volo di sinistro spalle alla porta incrocia il palo più lontano con l’impietrito Bardi a guardare il pallone finito in rete. Sull’1-1 la Reggina prende coraggio e reclama un calcio di rigore per un atterramento in area di Ragusa da parte di Belinghieri, ma l’arbitro fa cenno di proseguire. Prima dell’intervallo è il Livorno a rendersi pericoloso con un bolide di Siligardi, ma è bravo Zandrini a respingere in angolo. Brividi per la Reggina al 13’ per un tiro a volo di Dionisi che sorvola la traversa. Ancora Livorno con un colpo di testa di Sini a impegnare Zandrini. Grande occasione per gli ospiti per riportarsi in vantaggio, ma il tiro di Luci da buona posizione si perde incredibilmente a lato. Capovolgimento di fronte e Reggina che passa: D’Alessandro viene atterrato prima di involarsi in area e ma viene fermato irregolarmente da Lambrughi; punizione che Montiel spedisce in rete con un bolide da circa 30 metri. (Lorenzo Vitto)

Il sinistro vincente di Busellato. Lapresse

grosseto-cittadella 2-2 — Il Grosseto dilapida nel secondo tempo i due gol di vantaggio conquistati nella prima frazione e deve accontentarsi un punticino che non aiuta certo la rincorsa dei ragazzi di Ugolotti verso i playoff. Il 2-2 finale è un risultato tutto sommato giusto, anche se i padroni di casa devono fare il mea culpa. Grosseto in vantaggio con Sforzini, abile, poco prima del quarto d'ora, a farsi trovare pronto sull'assist dalla sinistra di Lupoli. I padroni di casa hanno raddoppiato poi al 31' grazie al rigore trasformato da Caridi, concesso per un fallo di Ciancio su Lupoli, lanciato da Jadid. Sono bastati però 46 secondi della ripresa alla formazione di Foscarini per riaprire il match, con un missile di Busellato, servito da una sponda di Maah. Nonostante l'inferiorità numerica per la doppia ammonizione di Di Carmin e, il Cittadella ha avuto la forza di continuare l'assalto, finendo per trovare il pari su un rigore concesso da Di Paolo per un fallo di mano di Sciacca (espulso), nel tentativo di fermare un tiro a botta sicura di Busellato. Ristabilita la parità numerica, la gara è scivolata verso la fine senza grosse emozioni, con il Grosseto che, dopo aver perso per infortunio Jadid e Sforzini, non ha avuto più le energie per rimettere la testa avanti. (Maurizio Caldarelli)

Massimo Maccarone, il match winner. Lapresse

empoli-bari 1-0 — La classifica non consente voli pindarici o avventate aspettative, ma comunque l’Empoli sembra davvero aver intrapreso il sentiero per uscire dalla crisi. La seconda vittoria consecutiva arriva col Bari al Castellani, a una settimana da quella di Varese. Due successi fotocopia: gol nel primo tempo per gli azzurri e rigore non segnato dagli avversari nella ripresa. Sei punti che rilanciano l’Empoli che sale a 31 punti, uscendo dalla zona retrocessione. Decisivo il gol di Massimo Maccarone al 29’ del primo tempo: un sinistro chirurgico in diagonale che ha battuto Lamanna all’angolino. Prima era stato tutto Bari o quasi. Soprattutto tanto Forestieri, l’ex che aveva deciso con una rete la gara dell’andata, ma che ha dovuto lasciare il campo nel finale di primo tempo per un fallaccio di Ficagna che gli ha procurato un trauma al fianco sinistro. L’Empoli ha legittimato il vantaggio della prima frazione con due occasionissime: palo di Tavano e clamorosa occasione a pochi metri dalla porta di Regini, bravo il portiere pugliese a salvare sulla linea. Nella ripresa il Bari ha avuto sul piede di Bogliacino un’opportunità insperata per pareggiare: fallo di mano in area di Ficagna e Mariani dice rigore. Dal dischetto l’uruguaiano mette fuori scheggiando il palo. Da lì in poi cresce l’Empoli che nel finale colpisce un secondo palo con Dumitru. C’è il tempo anche per l’espulsione di Garofalo che,a 20 secondi dal termine, falcia Maccarone lanciato a rete. Un fallo inutile che gli costerà la classifica, al massimo poteva essere il 2-0 azzurro, ma cambiava poco per il Bari. (Giacomo Cioni)

Il gol in mischia di Boisfer. Lapresse

gubbio-crotone 3-3 — Saga dei gol e un punto a testa che serve solo al Crotone e che rende più complicata la strada del Gubbio per tirarsi fuori dall'inferno del fondo classifica. Tre volte in vantaggio i rossoblù di Simoni, tre volte riacciuffati dai pitagorici di Drago e Galluzzo, che hanno avuto il merito di crederci fino alla fine. Il gol del 3-3 finale l'ha siglato Calil (autore di una doppietta) su rigore concesso all'ultimo giro di lancetta del recupero per un fallo di Donnarumma su Vinetot. Contestatissima la decisione arbitrale e qualche scintilla a fine gara. Meglio il Gubbio nel primo tempo, meglio il Crotone nella ripresa quando i calabresi sono sembrati più brillanti e capaci dimettere in difficoltà la difesa umbra che a quel punto si era disposta a cinque proprio per cercare di arginare le sfuriate di Sansone e compagni. In gol per il Gubbio Ciofani, che ha aperto le danze nel primo tempo al 35'. Il pareggio di Sansone al 22' dopo una dormita della retroguardia eugubina. Passano due minuti e Lupi ancora avanti con Boisfer, abile nel girare un pallone arrivato dal corner, quindi pareggio di Calil al 29'. Al 44' della ripresa Cottafava trova la zuccata che vale il 3-2 ma, come detto, la sciagurata uscita di Donnarumma al minuto 46 con atterramento di Vinetot vale il rigore che il brasiliano Calil non fallisce. (Euro Grilli)

Il gran gol di Signori. Lapresse

modena-nocerina 2-0 — Il Modena non si ferma più: 10 punti in 4 partite, questo il bilancio rassicurante da quando Bergodi è tornato in panchina. La vittoria (2-0) sulla Nocerina rappresenta un passo deciso in avanti verso la salvezza. Al contrario la squadra campana, illusa dai 4 punti ottenuti nelle ultime due partite, è rimasta al palo, ancora ultima in classifica a 5 lunghezze dai playout e con un futuro pieno di insidie. Partita decisa da due prodezze dei padroni di casa, in particolare quella di Dalla Bona che al 10' della ripresa, dalla lunga distanza ha piazzato la palla a fil di palo, con un gran destro, ma anche con la complicità della posizione non perfetta di Concetti. Trovato il vantaggio il Modena ha tuttavia subito la reazione degli ospiti, autori di un buon primo tempo con discrete manovre. Sfortunato Merino quando colpisce la parte alta della traversa direttamente da calcio di punizione, mancando così il pareggio. Brividi ancora per Caglioni su una mischia con il tocco finale del nocerino De Franco e la palla che tocca il palo. Il Modena a quel punto torna a riprendere il filo del gioco affidandosi sempre a Di Gennaro, a volte impreciso, ma estremamente utile in tutti i tentativo offensivi. Bergodi decide di togliere Ciaramitaro, inserendo il difensore Jefferson e avanzando la posizione di Nardini. Auteri gioca tutti i suoi cambi ma la sua squadra si spegne gradualmente Quasi a tempo scaduto il bellissimo gol di Signori che dalla fascia sinistra, si sposta verso il centro e fa partire di destro un diagonale imprendibile per Concetti, con la palla che finisce nell'angolo alto. (Paolo Reggianini)