Nel 22° turno della serie Bwin il Torino batte 2-1 l'Ascoli con doppietta dell'ex, Antenucci, e torna in testa da solo a +2 sul Sassuolo. In attesa del posticipo Pescara-Verona il risultato più importante è la vittoria della Sampdoria a Padova: stesso punteggio, reti di Pozzi e Bertani, Dietro pareggia la Reggina a Modena e ne approfitta la Juve Stabia, che schianta l'Empoli.

Mirko Antenucci, ex Ascoli, ora decisivo per il Torino. Lapresse

albinoleffe-cittadella 1-1 — L’Albinoleffe spreca piuttosto malamente una buona occasione per compiere un passo avanti in classifica e per avvicinarsi anche all’avversario di turno, il Cittadella, col quale ha diviso invece la posta in palio sull’uno a uno. Le reti nel primo tempo e nel giro di un minuto. Prima sono passati in vantaggio i padroni di casa con una bella rete di Laner a conclusione di un’azione collettiva mentre è stato altrettanto bello il pareggio del giovane Busellato, classe ’93, che si è portato avanti la palla con un colpo di tacco e poi ha insaccato a fil di traversa. Nella ripresa probabilmente l’Albinoleffe meritava qualcosa in più. Prima ha infatti lamentato la mancata concessione di un calcio di rigore per un fallo di mano in area di Marchesan, al 1’, e poi ha mancato la trasformazione della massima punizione al 27’, tiro centrale di Germinale, parato. Il penalty era stato concesso per un fallo di Scardina sullo stesso giocatore. E Germinale ancora protagonista al 43’ quando una sua conclusione praticamente a botta sicura centrava il palo. (Fulvio Facci)

Graffiedi calcia la punizione del 2-0. Lapresse

gubbio-grosseto 4-0 — Il Gubbio vince e convince. Contro il Grosseto la squadra di Gigi Simoni ha interpretato al meglio la filosofia del 4-3-3 e tutti i tre punteri (Bazzoffia, Graffiedi, Ciofani) hanno firmato il cartellino con altrettanti gol di rara fattura. Il quarto gol di Boisfer nel recupero, a santificare una giornata davvero positiva sotto tutti i punti di vista. Il tecnico grossetano Viviani ha ammesso alla fine la superiorità netta degli umbri: “Risultato giusto. Avevo avvertito i miei ragazzi che questo Gubbio aveva gamba e voglia di fare risultato. Certo, non mi aspettavo due gol in sei minuti, ma loro non hanno rubato nulla. Noi, se commettiamo dieci errori individuali in due azioni non possiamo pretendere di fare bene". Il Simoni pensiero: “Buona partita, dove la squadra ha giocato da squadra difendendo in undici e attaccando in undici. Speriamo di continuare così. La strada è ancora dura, ma il lavoro non ci preoccupa e i ragazzi hanno dimostrato grande spirito di attaccamento". (Euro Grilli)

Erpen e Sau e la loro esultanza particolare dopo il 2-0. Lapresse

juve stabia-empoli 3-1 — La Juve Stabia inizia con il piede giusto il girone di ritorno sconfiggendo un Empoli deludente, che dopo aver subito la prima rete scompare dal campo. Approfittando dell'atteggiamento attendistico degli ospiti i padroni di casa prendono subito possesso della metà campo avversaria e passano in vantaggio al 18' grazie a Danilevicius, di nuovo in gol dopo 13 giornate di digiuno. Il lituano, approfittando di un assist di Cazzola, infila con un tocco un po' fortuito. Un paio di minuti più tardi l'allenatore della Juve Stabia, Piero Braglia, si fa cacciare dopo un alterco con Gorzegno. Al 32' fa discutere un gol annullato a Sau che però mette subito tutti d'accordo ribattendo in rete, sei minuti dopo, un pallone respinto dalla traversa su gran sinistro dal limite di Erpen. Allo scadere il "bomberino sardo" avrebbe anche la possibilità della doppietta, ma conclude debolmente di destro dopo un' incertezza difensiva empolese. Al ritorno dall'intervallo gli ospiti cercano di costruire qualcosa ma ci pensa il solito Sau, al gol numero dodici in campionato, a chiudere i conti: Erpen lo innesca con un lancio millimetrico e lui, dopo aver messo a sedere un difensore, infila alle spalle di Pelagotti. Sul 3-0 la Juve Stabia si distrae un po' troppo e l'Empoli mette a segno il gol della bandiera con un'azione personale del nuovo entrato Brugman. (Gianpaolo Esposito)

livorno-crotone 2-1 — Dopo oltre due mesi, il Livorno torna a gustare il dolce sapore della vittoria. Gli amaranto superano, in rimonta, il Crotone. Per i rossoblù calabresi - sfortunati negli episodi chiave - è la terza sconfitta consecutiva. Da valutare la posizione di Menichini. Gli ospiti sbloccano la situazione al 3'. Affondo sulla destra di De Giorgio. Il suo cross rasoterra taglia l'area. Sansone, appostato sul secondo palo, devia in spaccata e mette in rete. Il Livorno spinge, ma si espone alle azioni di rimessa del Crotone. Fioccano, dall'una e dell'altra parte, nitide occasioni da gol. Gli amaranto pareggiano al 23'. Paulinho, dopo un elegante scambio con Dionisi, si presenta a tu per tu con Belec, lo salta e deposita in rete. Al 46' rigore concesso ai crotonesi per una trattenuta di Bernardini su Abruzzese. Batte, di sinistro, Ciano. Tiro rasoterra, non irresistibile. Bardi si tuffa sulla sinistra e, in due tempi, blocca. All'intervallo uno a uno. Al 4' della ripresa, Paulinho vola via in contropiede, entra in area ed è fermato fallosamente da Vinetot. Rigore ed espulsione del francese. Dal dischetto Dionisi fa centro e regala ai suoi il sofferto successo. (Fabio Giorgi)

Stanco esulta dopo aver segnato il 2-2. Lapresse

modena-reggina 3-3 — Rabbia Modena, sollievo Reggina, che recupera nel finale al terzo minuto di recupero una partita che sembrava ormai persa. Rabbia Modena perchè dopo il 3 a 3 firmato dal calabrese D'Alessandro al 48' st, il contestato arbitro Giancola ha annullato il gol del 4 a 3 di Stanco per un fuorigioco (sembrato inesistente dalle immagini televisive) dello stesso attaccante. E' finita dunque 3 a 3 una gara ricca di emozioni e di polemiche con gli emiliani costretti a finire in nove uomini per le espulsioni di Perna e Signori. Modena in vantaggio al 6' con l'autorete di Adejo che nel tentativo di anticipare Ardemagni corregge in scivolata la palla nella propria rete. Il gran gol di Nicolas Viola al 13' pareggia le sorti dell'incontro. Il Modena ha voglia di vincere ma non è fortunato quando Di Gennaro in azione solitaria colpisce il palo interno. Inizia la ripresa e all'8' l'arbitro Giancola concede un rigore alla Reggina. Perna e Bonazzoli si strattonano in area, il direttore di gara decide di espellere il difensore scatenando la rabbia dei modenesi. Ceravolo dal dischetto non sbaglia. Ma il Modena ha voglia di reagire e al 15' con Stanco coglie il pareggio. La Reggina sembra confusa, non riesce a gestire anche la superiorità numerica e al 24' subisce il gol di Carini. Al 39' la nuova svolta. Fallo di Signori, seconda ammonizione e Modena in nove uomini. La squadra di Cuttone prova a resistere, ma in prossimità del traguardo, proprio come una settimana fa a Verona quando conduceva 1 a 0 all'86' prima di subire due gol in pochi minuti, cade e deve incassare la rete del pareggio degli ospiti. (Paolo Reggianini)

padova-sampdoria 1-2 — Resuscita all'Euganeo la Sampdoria di Iachini, che conquista la sua prima vittoria dopo quattro pareggi e due sconfitte. Sono tre punti d'oro per i blucerchiati, che riducono così il gap con la zona playoff. Lì dove staziona il Padova, saldo in quinta posizione, incapace tuttavia di compiere il definitivo salto di qualità. La squadra di Dal Canto è apparsa confusa sin dalle prime battute: meglio la Samp, allora, più quadrata, ed abile al 18' a infilare la difesa biancoscudata con una fulminea ripartenza. Fa tutto Bertani, che serve poi Pozzi in area piccola per il facile 0 a 1. La reazione di Italiano e compagni è appannata. Solo al 37' il Padova sfiora realmente il pareggio, con Lazarevic a non trovare sotto porta il tocco giusto su assist di Cutolo. Prima dell'intervallo c'è ancora tempo per una super parata di Romero su colpo di testa di Legati e per un tiro sballato di Cutolo da buona posizione. La ripresa si apre con il raddoppio doriano: è di Bertani, che all'11', dopo aver saltato Schiavi lascia partire dal limite un gran destro a giro che scheggia il palo ed entra in rete. Il Padova, disperato, si getta in avanti e accorcia dopo sei minuti le distanze. L'eurogol è di Bovo, che sorprende Romero dai 25 metri. Il centrocampista biancoscudato, però, si fa espellere per offese verso la terna attorno al 30', vanificando così il momento di massimo sforzo della squadra di Dal Canto. Che ci prova, fino alla fine, con Hallenius e Cutolo. Invano, nonostante Pelizzoli avesse tenuto aperta la gara con due parate importanti su Bertani e Piovaccari. (Carlo Della Mea)

torino-ascoli 2-1 — Il Toro si sblocca e si riprende la vetta della classifica ceduta per una notte al Sassuolo. I granata non vincevano da 35 giorni, 4-2 al Pescara, e celebrano nel modo migliore i compleanni del tecnico Ventura (64 anni) e del d.s. Petrachi (43). Contro l’ultima della classe Ascoli finisce 2-1 e a mascherare tutti i problemi del Torino è Mirko Antenucci: contro la sua ex squadra, l’attaccante si sblocca sottoporta, segna una doppietta preziosissima e trascina i compagni ad una vittoria che vale oro. L’avvio è sonnecchioso, con l’Ascoli che controlla e il Toro che fatica a trovare gli spazi. Al 15’ Basha crossa, Bianchi incorna ma Guarna para in tuffo. Altri quattro minuti e i padroni di casa vanno in vantaggio: Vives per Antenucci che prende la mira e dal limite di destro indovina l’angolo basso. Il pareggio dell’Ascoli arriva al 27’: primo angolo marchigiano battuto da Pederzoli, in area svetta Soncin, la palla rimane lì e il più pronto ad approfittarne è Ciofani. Al 33’ Bianchi ha la palla migliore sulla testa, colpisce a botta sicura sull’assist di Antenucci ma spedisce incredibilmente a lato. Il Toro intensifica gli attacchi: Basha ci prova da fuori, Bianchi da distanza ravvicinata ma Guarna se la cava. Nella ripresa gli equilibri della partita non cambiano: il Toro ci prova ma senza troppa convinzione, l’Ascoli agisce di rimessa. Fino al 19’, quando Vives serve un buon assist ad Antenucci, che entra in area e scarica in fondo alla rete il pallone dei tre punti e della vetta ritrovata. Nel finale infatti Di Cesare e Basha prendono la traversa, Antenucci sfiora la tripletta (32’) mentre Papa Waigo e Sbaffo danno i brividi al popolo granata. (Fabrizio Turco)

Caputo ancora a segno, Varese k,o.Lapresse

varese-bari 0-2 — Il Bari impara la lezione, dimentica immediatamente il beffardo pari dell’epifania a Gubbio, dove si era fatto rimontare un doppio vantaggio, e, sul campo del Varese, coglie la sesta vittoria esterna. I padroni di casa, irriconoscibili dopo la bella affermazione di Genova con la Sampdoria, interrompono la striscia positiva che durava da cinque turni e colano a picco per la quarta volta (la seconda della gestione Maran) al Franco Ossola.La mossa vincente di Vincenzo Torrente è stata quella di schierare un 4-3-3 atipico con due trequartisti che hanno messo in grande difficoltà il Varese: gli ottimi Stoian e Forestieri.Dall’altra parte, non ha convinto la scelta di Rolando Maran che, per sostituire lo squalificato Troest al centro della difesa, ha prefirito Figliomeni a Camisa. L’innesto del giocatore che è sul piede di partenza (è stato richiesto dalla Nocerina), non si è rivelata però felice e gli ospiti ne approfittano subito. All’8’ Caputo sfrutta proprio una colossale distrazione di Figliomeni, incredibilmente fermo nella circostanza, per mettere nel sacco il preciso sinistro dell’1-0.Lo svantaggio non scuote i padroni di casa che rischiano ancora in altre due circostanze ma si salvano prima per merito di Bressan, pronto a respingere un tiro ravvicinato di Scavone (21’), e poi grazie alla traversa, colta da Stoian (23’). In apertura di ripresa, Maran cerca di correre ai ripari e getta nella mischia il rapido De Luca che sfiora il gol al 7’, dopo aver preso palla da Neto Pereira, con diagonale a fil di palo. Ma l’occasione più clamorosa viene sprecata al 12’ sull’altro fronte da Caputo – lanciato dal solito Stoian – che fallisce a porta vuota. Gli uomini di Torrente insistono e Bressan al 22’ è ancora decisivo nel neutralizzare un tiro di Forestieri. Dieci minuti più tardi, il portiere del Varese non può nulla sull’ennesimo attacco del Bari che trova il raddoppio con l’inesauribile Stoian (32’). Il passivo potrebbe diventare più pesante per la squadra di Maran (espulso nel corso della ripresa per proteste) ma Stoian e De Falco falliscono il 3-0. (Filippo Brusa)

Il tocco vincente di El Kaddouri. Lapresse

vicenza-brescia 0-1 — Calori cala il tris ed espugna il Menti con un gol di El Kaddouri. Brescia corsaro: un’azione, un gol. Dopo 5’ Feczesin viene trattenuto in area da Giani, ma il direttore di gara lascia proseguire. Episodio simile al 17’ ma nell’area bresciana. De Maio atterra Paolucci, che viene ammonito per simulazione. Le rondinelle (33’) si affacciano dalle parti di Frison con una conclusione di Budel fuori misura. L’occasione più importante arriva al 39’ sui piedi di El Kaddouri: sulla respinta di testa di Martinelli, l’attaccante non fa esplodere il sinistro da ottima posizione e la palla sfila a lato. Passano 2’ nella ripresa e El Kaddouri si fa perdonare l’errore del primo tempo, soffiando la palla a Martinelli e freddando Frison con un delicato tocco sul secondo palo. La risposta del Vicenza arriva poco dopo con una pregevole rovesciata di Paolucci parata da Arcari. Il portiere si supera al 19’ allungandosi sul destro rasoterra di Rigoni. Spinge il Vicenza, che si rende ancora pericoloso con Misuraca (destro alto dal limite dell’area). Alla mezz’ora il Brescia resta in dieci per l’espulsione di Vass (proteste). Al 35’ Arcari blocca in tuffo il colpo di testa di Rigoni. Abbruscato manca l’appuntamento col gol di testa al 38’ e il Brescia resiste all’assedio finale. (Marta Benedetti)