Fuga Toro nel segno di Bianchi
Ripartono Bari e Sampdoria
Milano, 15 ottobre 2011
Decima giornata: Piovaccari e Foggia regalano la vittoria alla squadra di Atzori ad Ascoli. Cuore Sassuolo: ora è secondo. La Reggina sbanca Livorno, il Cittadella piega il Grosseto. Spettacolo nel derby Vicenza-Verona
La Sampdoria soffre, va sotto, rimonta e al terzo di recupero segna il gol-vittoria grazie a Pasquale Foggia. La decima di B riconsegna la vittoria alla squadra di Atzori, che dal 23 settembre non aggiungeva tre punti alla classifica. Tutt'altro clima a Torino, invece, dove c'è la prima, vera, fuga di stagione: i granata battono un'ottima Juve Stabia e approfittano della sconfitta del Padova nell'anticipo di ieri (3-0 in casa del Varese, reti di Cacciatore, Cellini su rigore e Kurtic), portandosi in testa alla classifica a +6 proprio sul Padova e sul Sassuolo che vince nel recupero e sale al secondo posto. Spettacolo nel derby Vicenza-Verona, finito 2-1 per la squadra di Cagni che ottiene la sua prima vittoria da quando è sulla panchina del Vicenza. La giornata di campionato si chiuderà lunedì sera con il posticipo Brescia-Pescara, in calendario alle 20.45.
TORINO - JUVE STABIA 1-0 — Pesa tantissimo il quinto gol stagionale, il numero 61 con la maglia granata, di Rolando Bianchi. Il capitano colpisce alla sua maniera, di testa, su assist di Glik a dieci minuti dalla fine e risolve una partita contorta, difficile contro una Juve Stabia coperta ma ordinata. Finisce 1-0 e i campani probabilmente non avrebbero neppure meritato di perdere, soprattutto per la spinta - e le occasioni - create nel finale. Il Toro così vola via, con sei punti di vantaggio su Padova e Sassuolo. In avvio Ventura deve fare a meno di Surraco (problema al ginocchio) e rilancia dal primo minuto l’ex interista Stevanovic che anche stavolta si dimostra fra i più in palla. Il primo tempo scorre con il dominio territoriale granata, le vespe ben chiuse ma pronte a ripartire ma di tiri in porta manco l’ombra. In avvio di ripresa partono sparati i gialloblù: 9 secondi e il neo entrato Mbakogu si infila fra Glik e Coppola ma non trova la porta. Il Toro si sveglia nella seconda metà del tempo, poi ci pensa Bianchi. Prima dell’inizio è stato rispettato un minuto per il tragico incidente di domenica scorsa, in cui hanno perso la vita Lorenzo Ghedi, di 25 anni, e Fabio Massimo Pozzo, di 31. Intanto, 44 anni dopo la morte, il Toro ha celebrato anche la memoria di Gigi Meroni, travolto da una macchina la sera dopo la vittoria sulla Sampdoria: a depositare un mazzo di fiori è stato il direttore generale granata Antonio Comi. (Fabrizio Turco)
ASCOLI - SAMPDORIA 1-2 — Un gol dell’ex Pasquale Foggia regala alla Sampdoria una vittoria di rimonta sul campo dell’Ascoli. La rete del 2-1 è arrivata al terzo minuto di recupero, quando ormai il pari sembrava cosa fatta. Si rilancia la squadra doriana, mentre l’Ascoli in sei partite casalinghe ha collezionato già quattro sconfitte e solo due pareggi. Non è una bella partita in avvio, ritmo molto basso. Per il primo brivido bisogna attendere il 20’ quando è provvidenziale un’uscita al limite dell’area di Guarna su Piovaccari. L’Ascoli è guardingo ma, quando può, prova a pungere. Nell’Ascoli il più attivo è Papa Waigo. Al 35’ mette in mezzo per Soncin che tocca con la punta del piede e supera Romero; libera la difesa blucerchiata. Squadre al riposo sullo 0-0 e ripresa che si apre col gol dell’Ascoli. E’ il 3’, Sbaffo scatta a sinistra, mette in mezzo da fondo campo, il pallone è colpito maldestramente di testa da Costa e s'insacca con una palombella beffarda. Reagisce la squadra di Atzori che al 7’ pareggia. Il gol di testa nella sonnolenta difesa ascolana è di Piovaccari su cross da sinistra di Castellini. La partita finalmente decolla. Gran giocata di Sbaffo al 14’, con un destro a giro che sorvola la traversa. Il match si spegne lentamente, sembra non succedere più nulla e invece il finale è pirotecnico. Al 45’ Guarna salva di piede su un tiro ravvicinato di Foggia. L’attaccante doriano ci riprova al 48’, palla sul palo e poi in rete. E’ il gol vittoria: finisce 2-1 per la Sampdoria. (Peppe Ercoli)
BARI - EMPOLI 1-0 — Con il minimo sforzo, il Bari raccoglie il massimo. Basta un pezzo di bravura di Forestieri (il classico gol dell’ex) per rompere l’equilibrio di una partita con poche emozioni. Torrente, tuttavia, ha saputo rendere concreta la sua squadra. Mentre Pillon deve ancora lavorare molto per rimettere in sesto il suo Empoli. Parte meglio l’Empoli. Pronti via e Dos Santos (ultimo uomo) ferma Cesaretti lanciato a rete. L’arbitro Di Paolo ammonisce il difensore del Bari, tra le proteste degli uomini di Pillon. Insistono i toscani, meglio disposti in campo, e si rendono indisiosi prima con Saponara poi con Cesaretti. Il Bari si fa notare al quarto d’ora con una girata di Rivas, su tiro sporco di De Falco. Il match si fa più equilibrato. Al 28’ Marotta (di testa) manda alto su cross dalla destra di Rivas. Dopo una punizione di Tavano parata in due tempi da Lamanna, arriva il lampo di classe dell’ex Forestieri a sbloccare il risultato. Minuto 38: l’italo-argentino, preferito in extremis a Bogliacino, salta Mori e Valdifiori ed infila alla destra di Pelagotti. Nella ripresa l’Empoli prova a reagire, ma la scarsa vena di Tavano condiziona non poco i tentativi dei toscani. Ci provano Buscè, lo stesso Tavano e Lazzari con poca incisività. Il Bari si limita a giocare di rimessa, ma non corre mai rischi. Anzi sul finire gli uomini di Torrente sfiorano il raddoppio con Caputo e Garofalo. (Franco Cirici)
CITTADELLA - GROSSETO 2-0 — Convincente successo del Cittadella che supera nettamente un Grosseto in difficoltà soprattutto quando deve cercare la via del gol. I padroni di casa partono bene, e al primo affondo sono subito pericolosi con Di Nardo. All’8’ il Cittadella sblocca il risultato: angolo di Vitofrancesco, Gasparetto spizzica la palla di testa, e Maah sottomisura non sbaglia. Sbaglia invece l’attaccante francese al 16’, lanciato da Schiavon quando calcia addosso al portiere in uscita. E’ comunque un bel Cittadella, che continua a macinare gioco, e sfiora ancora il raddoppio con Schiavon. Il 2-0 arriva al 27’: Di Nardo è bravo a superare Narciso con un preciso diagonale. Ancora Maah al 39’ si mangia un gol colossale, ben imbeccato da Bellazzini: il giocatore punta Narciso e prova a saltarlo, ma il portiere è bravo a sradicargli il pallone dai piedi. Ugolotti corre ai ripari sul finire del primo tempo, inserendo Alfageme per Alessandro per irrobustire l’attacco, ma è ancora il Cittadella, in avvio di ripresa, a sfiorare nuovamente il gol con Martinelli. Il Cittadella va vicino al 3-0 al 40’, Di Carmine scatta sul filo del fuorigioco, appoggia in mezzo per Maah, appostato all’altezza dell’area piccola, piatto destro in bocca al portiere. (Simone Prai)
CROTONE - GUBBIO 2-1 — Seconda vittoria stagionale del Crotone che agguanta i tre punti in pieno recupero. Per il Gubbio invece è la quinta sconfitta amarissima perché giunge a tempo scaduto. Il primo tempo è scoppiettante, e subito al 5’ un pasticcio difensivo dei calabresi consente a Raggio Garibaldi di servire Ciofani che tira debole in diagonale permettendo a Florenzi e a Bindi di salvare. La gara s’infiamma due minuti dopo quando Gabionetta semina tre avversari e appena dentro l’area viene affrontato da Cottafava che lo manda giù ma l’impressione è che il brasiliano si lasci cadere. Al 12’, però, Briganti e Donnarumma confezionano una frittata clamorosa lasciando scappare Sansone che dribbla il portiere ma viene messo giù: per l’arbitro il rigore è sacrosanto, e Gabionetta dal dischetto firma il suo primo gol in campionato. Al 29’ un diagonale di Djuric passa non distante dal palo destro di Donnarumma facendo gridare al gol lo Scida. Si va al riposo sull’1-0 e nella ripresa, al 1', Caetano impegna Donnarumma con una punizione dai 25 metri deviata in angolo. Al 15’ arriva il pari del Gubbio: Vinetot lascia scappare Bazzoffia, che da dentro l’area mette sui piedi di Ciofani il pallone del pareggio. Al 45’ punizione-bomba di Loviso e prodezza di Donnarumma, bravo a togliere il pallone dall’incrocio. In pieno recupero arriva il gol di Djuric, che difende palla in area e spara un destro che sorprende Donnarumma e condanna alla sconfitta il Gubbio. (Luigi Saporito)
LIVORNO - REGGINA 0-2 — Seconda vittoria consecutiva per una Reggina cinica e concreta. Dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0, con il Livorno incapace di sfruttare un rigore, la formazione di Breda fa saltare il banco, con le giocate di Missiroli e i gol di Ceravolo e Ragusa (al 4' e al 34' della ripresa). Sfortunato il Livorno, che, dopo il poker esterno rifilato all'AlbinoLeffe, rimane a bocca asciutta. La squadra di Novellino conferma i problemi nelle gare interne, dove ha raccolto solo 5 punti. La cronaca. Al 2' i toscani vanno vicini al gol, con Paulinho che in piena area pecca di precisione. All'8' Emerson atterra in area Paulinho: è rigore, che lo stesso centravanti sudamericano fallisce esaltando la bravura di Marino che intuisce la traiettoria. La gara, dopo i fuochi d'artificio dei primi minuti, si mantiene vivace esclusivamente per merito dei padroni di casa. Il Livorno fa sempre la partita, la Reggina, sia pur con affanno, si chiude, ma non riesce a ripartire con efficaci azioni di ripartenza. Cambia la musica nella ripresa. Al 4' micidiale contropiede degli ospiti. Missiroli fa filtrare un pallone al bacio per Ceravolo, che scatta via dal cerchio di centrocampo, supera in velocità la macchinosa difesa avversaria e può battere, da sottomisura, l'incolpevole Mazzoni. Un gol splendido, che pesa mille tonnellate nell'economia dell'incontro. Nonostante i cambi di Novellino, il Livorno non riesce a costruire buone trame. La Reggina, sorniona, può agevolmente controllare la situazione. Al 34' Ragusa (subentrato al 22' in luogo di Ceravolo) sfrutta con grande opportunismo il nuovo perfetto assist dell'impagabile capitan Missiroli ed insacca. Zero a due e la Reggina può respirare salubre aria di alta classifica. (Fabio Giorgio)
NOCERINA - MODENA 1-1 — Tra Nocerina e Modena vince la paura. Il pari serve più agli ospiti, che salvano la panchina di Bergodi, mentre la Nocerina deve ancora rimandare l’appuntamento con il successo casalingo. La gara viene condizionata dal vento, e il primo tempo è avaro di emozioni: ci vogliono venti minuti per vedere la prima occasione ed è quella che porta la Nocerina in vantaggio. L’azione si sviluppa sulla sinistra con Farias che serve Del Prete, il traversone di quest’ultimo è fermato con un braccio da Perna, l’arbitro concede il rigore che Castaldo trasforma. Gli ospiti si rendono pericolosi la 37’, quando Nardini da pochi passi spedisce fuori. In avvio di ripresa ecco subito il pari del Modena: Bruno perde palla a centrocampo, Greco lancia Stanco che entra in area e batte Gori in uscita. Al 32’ un tiro dal limite di Giampà termina di poco alto, mentre un minuto dopo è fuori la conclusione di Perna. Al 37’, su punizione, Dalla Bona fa venire i brividi a Gori che vede la palla sfiorare la traversa. E' l’ultima nota del match, perché a nulla serve il forcing finale, anche se disordinato, dei padroni di casa. (Roberto Errante)
SASSUOLO - ALBINOLEFFE 1-0 — Un gol di Laribi al 1’ di recupero lancia il Sassuolo nei quartieri alti della classifica, punendo oltre i suoi demeriti un AlbinoLeffe ben organizzato ma troppo rinunciatario, alla quinta sconfitta nelle ultime sei gare. Primo tempo noioso che regala pochissimo: giusto un paio di conclusioni senza pretese di Bianchi - che s'infortuna a fine primo tempo - e Cofie. Per vedere le prime parate dei portieri bisogna però aspettare oltre l’intervallo: all’8’ della ripresa Marzoratti insidia Tomasig, all’ora di gioco è Pomini a neutralizzare un piazzato di Regonesi, ma per il poco che fa l’AlbinoLeffe c’è il pochissimo che fa il Sassuolo, cui non regalano verve nemmeno gli ingressi di Laribi e Laverone. Anzi, con il passare dei minuti gli ospiti prendono campo, si fanno ancora vivi con Cristiano (24’ s.t.) e sembrano assestare la partita sui binari di quello che zero a zero che sfugge loro poco oltre il novantesimo, quando Laribi, dai venti metri, trova l’angolo giusto per battere Tomasig. (Stefano Fogliani)
VICENZA - VERONA 2-1 — Vittoria nel derby e primo successo in campionato per il Vicenza. La squadra di Cagni sconfigge il Verona e ottiene tre punti importanti come l’ossigeno. Il primo tempo tradisce le attese: le tifoserie si scaldano, ma le due squadre in campo non regalano emozioni. All’8’ Augustyn perde malamente palla davanti alla propria area; il centrale rischia di combinare la frittata perché l’ex Bjelanovic s’impossessa della sfera, calcia a colpo sicuro ma Frison respinge. Il Vicenza si rende pericoloso al 44’ con una punizione calciata da Abbruscato. Il tiro è secco ma la traiettoria centrale: Rafel respinge in angolo. Nella ripresa Cagni manda dentro Gavazzi e tira fuori Misuraca. L’esterno si fa subito vedere al 4’ con un cross pennellato dalla destra; la palla attraversa tutta l’area e finisce dritta sulla testa di Augustyn che colpisce forte e insacca. All’8’ i biancorossi vanno vicini al raddoppio con Abbruscato, che raccoglie un assist di Soligo, ma di testa non inquadra la porta. I vicentini non si godono il vantaggio, perché al 33’ il Verona pareggia i conti: Hallfredsson raccoglie una sponda di Gomez, carica il tiro da fuori area e infila Frison. Ancora una volta la felicità dura poco, perché bastano pochi minuti e il Vicenza trova il nuovo vantaggio. Questa volta l’autore del gol è Abbruscato che incorna una precisa punizione di Paro e segna: siamo al 37’. Gli uomini di Cagni continuano ad attaccare e sfiorano il tris con Paolucci che colpisce il palo. E' la prima vittoria di Cagni da quando siede sulla panchina del Vicenza. (Nicola Negrin)
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
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