La rete di Troest per l'1-0 del Lanciano. LaPresse

Nell'8ª giornata di Serie B, il Lanciano continua a dominare: 3-0 sul campo del Novara. L'Empoli passa 2-1 in casa con il Modena e insegue a -1, mentre l'Avellino sale al terzo posto grazie alla vittoria per 1-0 con il Bari. 1-1 tra Brescia e Palermo e tra Cesena e Siena. Nell'anticipo del venerdì, il Padova batte il Varese 3-2 e ferma, all'esordio di Mutti, la corsa dei lombardi. Il programma della giornata si completa con Crotone-Reggina lunedì alle 20.45.

AVELLINO-BARI 1-0 — L’Avellino fa bis e dopo l’Empoli supera anche il Bari per 1-0, volando sempre più in alto in classifica, al terzo posto. Gara condizionata dalla pioggia con un manto erboso molto pesante che il signor La Penna verifica prima del fischio d’inizio, posticipato di 10’. Un tempo a testa, meglio il Bari nel primo, ma l’Avellino nella ripresa merita e dopo il gol colpisce anche due pali. Il mattatore del match è Angelo D’Angelo, in versione capitano, che 4 anni fa era in D con gli irpini. Nel primo tempo sono i pugliesi a farsi apprezzare maggiormente ma è l’Avellino a sfiorare il gol al 9’ con Castaldo che sguscia ai tre difensori e da fuori area scaglia un gran tiro che Guarna respinge in corner. I pugliesi rispondo al 39’ quando Ceppitelli svetta di testa sull’angolo di De Falco costringendo Terracciano alla ribattuta con i pugni. Nella ripresa, al 3’ arriva subito il gol. Sulla punizione di Zappacosta, Fabbro di testa appoggia al centro dove D’Angelo è il più lesto e fulmina l’attonito Guarna. Il centrocampista al 15’ sfiora la doppietta con un tiro dal limite che viene deviato sul palo. L’Avellino sulle ali dell’entusiasmo prova a chiudere la gara, ma prima Galabinov e poi Castaldo sprecano malamente. Specialmente quest’ultimo al 28’ da solo davanti la porta si vede respingere il tiro da Guarna. Nel finale, però, è veemente la reazione del Bari con Pisacane che al 32’ in scivolata anticipa provvidenzialmente Alonso. (Domenico Zappella)

D'Angelo esulta dopo il gol vittoria.LaPresse

BRESCIA-PALERMO 1-1 — Un tempo per uno fra Brescia e Palermo. Spettacolo godibile, pareggio tutto sommato giusto. Palermo più sornione, ma Brescia alla fine vicino a una vittoria che in casa manca dalla scorsa stagione. Bergodi, al debutto al Rigamonti, ha poco da perdere in piena emergenza (fuori 4 difensori, Lasik, Di Cesare, Paci e Freddi, oltre agli attaccanti Corvia e Mitrovic): sperimenta giocoforza una difesa a 3 con Budel centrale. L'ex Iachini non ha di questi problemi e schiera il tridente Di Gennaro-Dybala- Hernandez. Assedio siciliano all'inizio, con diversi interventi di Cragno, anche se la prima occasione davvero nitida è per Oduamadi, che salta Munoz e da ottima posizione manca il bersaglio. Il Brescia cambia marcia. Scaglia spreca di testa un traversone di Caracciolo. L'Airone allora fa da sé e trova il gol dell'ex al 31': controllo, tiro al volo e Sorrentino nulla può. Il tempo si chiude sulla traversa colpita da Verre con un tiro-cross. Il Palermo pareggia a inizio ripresa con il nuovo entrato Belotti, che al 15' si fa trovare pronto in area per il diagonale chirurgico. Il Brescia soffre, ma trova in Sodinha (dentro per Oduamadi al 20') il talento capace di tenere palla. Il brasiliano reclama un rigore al 39', rimediando un giallo per simulazione. L'ultima chance è per Caracciolo, che sfiora il raddoppio da due passi. (Gian Paolo Laffranchi)

CARPI-CITTADELLA 0-1 — Lo stadio Cabassi resta maledetto per il Carpi, ancora a secco di reti e di successi fra le mura amiche. Al Cittadella basta invece il minimo sindacale, un tiro al volo di Alborno, per strappare tre punti d’oro. La gara la fa la squadra di Vecchi, che crea undici nitide palle gol, fra cui un palo di Cani. I punti li prende Foscarini, che ringrazia le parate di Di Gennaro, l’unico dei veneti sopra la sufficienza in una gara giocata a fare muro davanti alla propria porta. I due tecnici proseguono con i nuovi moduli che hanno fruttato 4 punti a testa nelle ultime 2 gare: 4-4-1-1 per il Carpi, con Sgrigna che torna alle spalle di Cani, 3-5-2 per il Cittadella che ritrova La Camera in mezzo al campo. I primi 45’ sono un monologo dei biancorossi di casa, che creano cinque nitide occasioni e colgono anche un palo con Cani. La saga la apre Concas (dentro al 7’ per l’infortunato Poli) con un destro che sfiora il palo, poi al 17’ Di Gennaro vola per togliere dal sette l’incornata di Lollo, mentre al 27’ Cani in area piccola non riesce a deviare il tocco di Sgrigna. L’albanese, dopo un’altra parata di Di Gennaro su Concas da due passi, è sfortunato alla mezz’ora, quando la sua girata di sinistro centra la base del palo, a portiere battuto. Prima dell’intervallo Lollo ruba palla a Gasparetto, ma dal limite non trova la porta. Nessuna notizia dal Cittadella, che non cambia registro nemmeno nella ripresa. Ma il Carpi spreca ancora l’impossibile: Sgrigna per due volte trova ancora l’insuperabile Di Gennaro, che poi si supera chiudendo col corpo il colpo a botta sicura di Cani nell’area piccola al 18’. Ancora Cani e Lollo aumentano i rimpianti del Carpi, che come spesso succede nel calcio viene trafitto nell’unica palla gol creata dal Cittadella al 28’, quando Alborno indovina l’angolino al volo, segnando il suo primo gol stagionale. Inutile l’assalto finale del Carpi, che mette dentro anche Mbakogu e Di Gaudio, ma la muraglia del Cittadella resiste. (Davide Setti)

CESENA-SIENA 1-1 — Dopo aver perso due punti sotto lo striscione del traguardo lunedì scorso contro il Pescara, stavolta il Cesena ne porta a casa uno pesante sempre nel finale. Il merito è del calcio di rigore, molto contestato, di Davide Succi che piega le mani a Lamanna e fa tirare un sospiro di sollievo al Manuzzi. Il Siena viene così raggiunto quando ormai era pronto a fare festa, al termine di una gara comunque da pareggio. La squadra di Bisoli comincia meglio, anche se la prima palla-gol è per il Siena, con Giannetti che mette fuori di testa da ottima posizione. Al 13’ Nadarevic manda in porta Granoche, ma a tu per tu con Lamanna l’attaccante del Cesena calcia alto. I padroni di casa insistono e al 21’ Pulzetti salva sulla linea un colpo di testa di Volta. Il Siena, sornione in avvio, viene fuori nel finale: prima una punizione di Giannetti parata da Campagnolo, poi un tiro dal limite di Paolucci fuori e infine l’episodio più dubbio. Al 43’, su un cross di Rosina, Giannetti mette dentro di testa ma l’assistente Soricaro vede un fuorigioco molto dubbio e costringe Borriello ad annullare. Nell’intervallo Bisoli perde Consolini e fa debuttare Ingegneri, passando al 3-5-2. Dopo un destro dal limite di Tabanelli parato da Lamanna, il Siena passa a sorpresa con il gran gol di Pulzetti. Il Cesena prova a reagire ma davanti non punge più. Bisoli mette prima Succi e poi Garritano, ma l’unico brivido arriva dal colpo di testa dello stesso Succi al 32’ ma Lamanna si supera. Al 39’ viene espulso Giannetti e, quando la vittoria del Siena sembra ormai al sicuro, arriva il discusso fallo di mano di Giacomazzi e il gol dal dischetto di Succi. (Luca Alberto Montanari)

Tavano festeggia l'1-0 al Novara. LaPresse

EMPOLI-MODENA 2-1 — L’Empoli torna a vincere. Lo fa soffrendo sotto il diluvio del Castellani contro un Modena coriaceo che sta certamente attraversando un buon periodo. Ma la squadra di Sarri è stata brava a concretizzare e a non spaventarsi nel finale quando, avanti di due gol, il Modena ha accorciato le distanze con Mazzarani su rigore ed è andato in inferiorità numerica per l’espulsione di Accardi nell’azione del penalty. Gara caratterizzata dal campo scivoloso e da una pioggia incessante. Empoli nel primo tempo apparso non brillantissimo, mentre la formazione di Novellino è sempre stata molto vivace, ma forse poco cattiva sotto porta. Il Modena si è reso subito pericoloso con un palo colpito da Mazzarani al 4’. Per tutto il primo tempo fanno la gara i canarini: Babacar si fa pescare spesso in fuorigioco, Molina spinge a sinistra. L’Empoli tiene botta, poi nel finale di primo tempo va in vantaggio: siamo al 45' esatto quando Maccarone serve l'assist vincente a Tavano, il bomber si sistema la palla e di destro batte Pinsoglio che tocca il pallone. Nella ripresa il Modena si riversa in avanti e lascia spazi. Li sfrutta Maccarone che aggancia un lancio in area di Valdifiori, va quasi sul fondo alla sinistra di Pinsoglio e mette indietro a Pucciarelli, che di destro mette dentro un bel gol. Sul 2-0 il Modena non demorde, anzi. Quando la partita sembra chiusa arriva la possibile svolta: Abbattista fischia un fallo di Accardi su Mazzarani in area, lo stesso attaccante trasforma. Sul 2-1 e in dieci l’Empoli stringe i denti e ha anche due occasioni clamorose in contropiede con Maccarone e Verdi che falliscono davanti a Pinsoglio. Finisce 2-1 una partita dalle grandi emozioni, ben giocata, che forse il Modena meritava di pareggiare. (Giacomo Cioni)

NOVARA-LANCIANO 0-3 — Un Novara opaco, senza idee e senza verve, è un ostacolo fin troppo agevole da superare per la capolista Lanciano, che risolve di fatto la pratica nella prima frazione. Mammarella suggerisce, Troest e Minotti concretizzano e mandano al tappeto un Novara incapace di regalarsi punti “scaccia crisi” nel weekend dedicato alla memoria di Silvio Piola (nel centenario della sua nascita). In pieno recupero, poi, il tris di Turchi è il detonatore che fa esplodere tutta la rabbia dei tifosi azzurri, infuriati con squadra e dirigenza. Tifosi già in subbuglio dopo lo 0-1, firmato da Troest di testa su azione d’angolo con la complicità della difesa di casa. Poi venti minuti di gioco bloccato a centrocampo, con gli ospiti sempre protagonisti, fino allo 0-2 di Minotti: male la tattica del fuorigioco del Novara, Mori perde l’ex Atalanta che deve solo appoggiare in rete su assist del solito Mammarella. Nel recupero il primo sussulto del Novara, con Gonzalez che si fa respingere un tiro a botta sicura dopo uno slalom di Lazzari sulla sinistra. Nella ripresa, Aglietti sceglie il 4-2-3-1 con gli innesti di Lepiller e Comi e al 18’ Aquilanti (subentrato all’infortunato De Col) stende l’argentino in area: rosso e rigore per gli azzurri. Sepe ipnotizza Buzzegoli e respinge il tiro e le velleità di rimonta del Novara, che in pieno recupero subisce il terzo gol in contropiede, con Thiam che serve a Turchi, appena entrato, il più facile degli assist. Alla fine per il Novara acceso confronto a fine gara tra il d.s. Cattani e l’a.d. De Salvo e i tifosi della tribuna. (Giuseppe Maddaluno)

La rete di Bovo. LaPresse

PESCARA-SPEZIA 1-1 — Nel giorno dei grandi ritorni all’Adriatico di Stroppa e, soprattutto, Sansovini (commovente il suo giro di campo a fine gara, con tutto lo stadio in piedi ad applaudirlo), lo Spezia costringe il Pescara ad accontentarsi del terzo pareggio consecutivo e a rimandare il decollo in classifica. La squadra di Marino gioca, crea e spreca nel primo tempo, chiudendo in vantaggio di un gol e tenendo in vita gli spezzini. Cutolo firma la rete al 29’: Rossi crossa col contagiri, Lisuzzo e Ceccareli fanno la frittata per marcare Ragusa, facendo passare il pallone che l’ex padovano controlla e insacca senza problemi. Numerose le occasioni buttate. Al 19’ Cutolo aveva sciupato una ghiotta chance: da due passi non tira e serve all’indietro Ragusa che, dal limite, calcia a botta sicura, Lisuzzo in spaccata devia in angolo. Al 27’ Nielsen di collo destro dal limite sfiora la traversa e al 44’ Maniero di testa scavalca Leali (uscita avventurosa), ma Ceccarelli vola per scacciare il pallone del possibile raddoppio pescarese. Nella ripresa, Stroppa rischia il grande ex Sansovini per raddrizzare la partita, passando al 4-4-2 con due punte di ruolo. All’8’ la palla del pari capita sui piedi di Culina, il croato si fa ipnotizzare da Belardi che intercetta il suo rasoterra. Al 12’ arriva il pari: Sansovini dipinge, Ebagua serve Bovo che supera Belardi con un tocco morbido. I liguri potrebbero anche vincerla: al 35’, da un angolo, svetta Ebagua di testa: pallone che scheggia la traversa e fa correre un brivido sulla schiena di Belardi. Il pari alla fine è il risultato più giusto. Allo Spezia va benissimo, al Pescara un po’ meno. (Orlando D’Angelo)

TERNANA-JUVE STABIA 1-1 — Finisce con un pareggio che fa felice, in parte, soltanto la Juve Stabia che acciuffa il pari allo scadere con la sua prima conclusione a rete. La classifica impone a Ternana e Juve Stabia una svolta decisa, ma per tutto il primo tempo i nove punti in due conquistati dalle due squadre sembrano fotografare al meglio il loro stato di salute. Una zuccata di Di Carmine (4') segna la prevalenza iniziale dei campani. Col passare dei minuti la Ternana conquista campo e gestione del match senza riuscire però a creare occasioni concrete da rete mentre nella Juve Stabia esce Jidayi, infortunato. Al suo posto Doninelli. In chiusura l'occasione da rete per Avenatti che non sfrutta l'opportunità affondando in un prolungato quanto inutile palleggio. Nella ripresa la Ternana incrementa il ritmo della propria azione e Falletti con un destro dal limite chiama Calderoni ad un difficile intervento a terra. Al 9' la squadra campana si salva in angolo con Di Carmine su una conclusione ravvicinata di Antenucci. Ma è il preludio al vantaggio dei padroni di casa che sul secondo angolo consecutivo trovano lo stacco perentorio di Feronetti che infila in rete. La Juve Stabia è in chiara difficoltà e rischia ancora su una profonda incursione di Falletti che tocca al centro per Nolè, anticipato in angolo. Lo stesso Nolè al 23', servito da Antenucci si coordina e calcia forte col destro dal limite. Calderoni è battuto ma il palo lo salva. Isetto opera un paio di cambi ma la situazione per i campani non migliora e un difettoso intervento di Calderoni su una punizione di Viola dalla lunga distanza rischia di chiudere anticipatamente la loro partita. Invece quando la Juve Stabia sembra essere sul punto di crollare arriva il pareggio, in contropiede. Conclusione in diagonale di Doninelli da fuori area, Brignoli non trattiene, Di Nunzio è il più lesto a mettere in mezzo per il tocco in rete di Sowe. (Massimo Laureti)

TRAPANI-LaTINA 1-1 — Si dividono la posta in palio Trapani e Latina al termine di una gara che ha visto il Trapani costantemente proteso in avanti ma poco lucido in fase conclusiva. I granata siciliani collezionano calci d’angolo (12-3) e passano in vantaggio al 27’ con Mancosu che, lanciato da Nizzetto, supera Esposito e batte Iacobucci in uscita. La risposta del Latina dopo appena tre minuti con Jonathas che, lasciato incustodito, da fuori area effettua un tiro che sorprende Nordi. Prima del riposo Iacobucci respinge in angolo le conclusioni di Pirrone, Garufo e Rizzato mentre al 7’ della ripresa una conclusione di testa di Caccetta viene respinta da un difensore quasi sulla linea. Dalla parte opposta Nordi si oppone alle conclusioni di Espositi e Maltese, mentre al 39’ Iacobucci salva il risultato su una conclusione a botta sicura di Mancosu. (Franco Cammarasana)