Giornata con poche contestazioni, a parte quelle "silenziose" della Juventus. Una domenica sufficiente per la squadra di Braschi dopo settimane difficili, con polemiche e arbitri sotto accusa. Ci sono lo stesso alcune sbavature e un paio di errori gravi: a Cesena e a Novara.

NAPOLI-CAGLIARI 6-3 — (di Marco Iaria) Un fuorigioco millimetrico con la testa di Cannavaro al di là della linea dei difensori cagliaritani. È al 19’ p.t., in occasione del raddoppio del Napoli, che si consuma l’unico errore della terna arbitrale. Accorgersene in tempo reale era quasi impossibile, tanto più che — sulla punizione di Lavezzi — Campagnaro, muovendosi all’indietro, ha coperto la visuale del guardalinee. Due minuti prima, Larrivey aveva reclamato un rigore: Campagnaro allarga il braccio sinistro ma sfiora soltanto l’attaccante. Poi il Lavezzi show: propizia due gialli (a Pisano e Canini) e conquista il penalty del 4-1. In area l’argentino salta Canini che lo falcia: non ci sono dubbi. Anzi, Brighi risparmia al rossoblù il secondo giallo e quindi l’espulsione.

CHIEVO-INTER 0-2 — (di Giulio di Feo) Un rigore concesso, due episodi dubbi. Al 14’ Mazzoleni assegna un penalty piuttosto netto all’Inter: sul tentativo di controllo di Lucio, la palla rimbalza a terra e poi sul braccio destro molto largo di Acerbi. Chiede il rigore pure il Chievo al 42’: contatto in area Lucio-Pellissier: la spinta c’è e il brasiliano tocca il piede d’appoggio dell’attaccante, che però riesce a crossare e forse questo trae in inganno arbitro e guardalinee, vicino all’azione. 46’: tiro di Sneijder, palla sul braccio di Sammarco in area: giocatori vicini e tiro forte, tocco difficile da vedere.

palermo-roma 0-1 — (di M.B.) Il gol di Borini è regolare: sul tocco di Lamela l'attaccante parte in linea. Banti estrae due gialli nel primo tempo per Barreto e Pisano. Il paraguaiano rischia moltissimo al 39' quando in ritardo entra in scivolata su Rosi: l'arbitro sorvola. Nella ripresa polemiche per il giallo a Heinze che si aggrappa a Hernandez e lo affossa. Non sembrava una chiara occasione da gol, però l'argentino rischia. Sulla lite Miccoli-Heinze Banti usa il buon senso ammonendo solo l'italiano che, già diffidato, salterà il Lecce.

GENOA-JUVENTUS 0-0 — Partita tosta per Rizzoli: tanti episodi e ritmo indiavolato per 90’ (sarebbe interessante sapere i chilometri percorsi dal direttore di gara...). La Juve si lamenta, ma anche il Genoa alza la voce. Due le azioni per le quali si può discutere l’operato di Rizzoli e dei suoi collaboratori. Andiamo con ordine. La Juve protesta per un rigore non concesso in avvio su Matri: in effetti l’attaccante è cinturato da Carvalho e gli estremi per il penalty ci sono tutti. C’è un però: lo stesso Matri passa davanti al difensore grazie a una evidente trattenuta che andava punita con una punizione a favore del Genoa. Certo, una volta non sanzionata la trattenuta su Carvalho è un errore non fischiare il successivo rigore per la Juve. Nella ripresa l’altro episodio decisivo: annullato un gol a Pepe per fuorigioco, ma il bianconero è in linea con Moretti. Chiamata difficile per Cariolato perché c’è l’incrocio (il difensore sale e chi attacca va dalla parte opposta). Gli altri casi: okay non intervenire sul braccio di Sculli (carambola e tocco involontario), così come sul contatto fortuito di Marchisio sul piede di Palacio. E nel finale bravo Rizzoli a giudicare non da rigore l’entrata di Pirlo su Rossi: lo juventino tocca prima il pallone e solo dopo le gambe dell’avversario.

ATALANTA-PARMA 1-1 — Pochi problemi per Gervasoni, che controlla una gara tranquilla. Non convince, però, la gestione dei cartellini, sempre dati con il contagocce. In questa ottica si spiega anche come Manfredini, già ammonito, eviti un sacrosanto secondo giallo quando prima ferma Okaka a centrocampo e poi gli impedisce di battere la successiva punizione. Bene anche gli assistenti: è regolare la posizione di Paletta in occasione dell’1-1 (Biabiany è in fuorigioco passivo).

NOVARA-UDINESE 1-0 — Nel primo tempo qualche dubbio per un contatto tra Paci e Asamoah. Nella ripresa gol annullato all'Udinese, ma non c'era il fuorigioco di Danilo dopo una parata di Ujkani. E nel recupero giù Di Natale in area dopo una trattenuta di Garcia: ci poteva stare il rigore.

CATANIA-FIORENTINA 1-0 — In netto rialzo le quotazioni di Doveri dopo un paio di direzioni complicate. Giusto nella ripresa assegnare il rigore che decide la sfida: Gamberini è in ritardo su Bergessio, prima lo affossa trattenendolo per la maglia, poi completa l’opera colpendolo sulla gamba in scivolata.

CESENA-SIENA 0-2 — C’è un buco nero nella partita di Damato: è irregolare il gol con cui il Siena sblocca la partita. Azione nata da un rigore: Ceccarelli entra in scivolata e tocca la palla allungandola di poco, ma dietro di lui c’è in agguato Calaiò, travolto dal difensore. Damato assegna il penalty e mostra l’inevitabile rosso a Ceccarelli. Dal dischetto calcia Terzi, ma Antonioli è bravissimo a deviare sul palo. Il pallone ritorna in campo ed è colpito in modo debole ancora da Terzi e poi messo in rete da Brienza (entrato prima della battuta in area insieme con molti altri giocatori...) che però si trovava in netta posizione di fuorigioco. Non se ne accorge l’assistente Stefani e c’è una spiegazione tecnica: sul rigore il regolamento prevede che il guardalinee lasci la sua fascia di competenza per posizionarsi sulla linea di fondo, così diventa quasi impossibile valutare l’offside. Un errore che si sarebbe evitato se ci fosse stato il giudice di porta (Stefani sarebbe rimasto al suo posto accorgendosi della posizione irregolare di Brienza).

MILAN-LECCE 2-0 — Pomeriggio di assoluta tranquillità per De Marco.

LAZIO-BOLOGNA 1-3 — Tanto lavoro per Guida, che se la cava egregiamente. Nel primo tempo sono regolari i due gol del Bologna (non c’è fuorigioco). Gara nervosa: scintille tra Ramirez e Dias con un quasi colpo del giocatore rossoblù. Colpo che invece arriva in pieno da parte di Matuzalem che rifila una manata in faccia a Diamanti: inevitabile l’espulsione diretta. Nella ripresa la Lazio trova il gol per una clamorosa autorete di Rubin: sull’assist di Klose, c’è Mauri in fuorigioco, ma si ferma e non partecipa all’azione. L’errore è tutto del difensore rossoblù che sbaglia la misura dell’appoggio a Gillet. La Lazio resta in 9 per il rosso diretto a Gonzalez che stende al limite dell’area Ramirez, negandogli una chiara occasione da rete.