Non è un momento felice per la squadra di Braschi: ci sono diversi errori pesanti e per fortuna che questa volta a Lecce e a Roma non si è ripetuta la topica di San Siro sul gol non dato a Muntari (bravi gli assistenti Petrella e Copelli). Male Valeri, Russo; imprecisioni non secondarie anche di Bergonzi. Senza dimenticare la direzione lacunosa di Gervasoni sabato a Torino.

PARMA-NAPOLI 1-2 — Il Parma si lamenta a ragione: troppe le decisioni sbagliate di Valeri e sempre a sfavore della squadra emiliana. Al 17' gol annullato a Cavani: il cross è di Dossena, che è in fuorigioco. Generoso il rigore dato al Napoli: Cavani si autosgambetta, poi subisce un tocco da Musacci. Nella ripresa negato un penalty evidente al Parma: Dossena con la mano toglie il pallone a Biabiany. A 4’ minuti dalla fine altra svista pesante: Lavezzi segna il gol vittoria, ma parte da una netta posizione di fuorigioco non vista dall’assistente Giordano.

INTER-CATANIA 2-2 — Dopo 7 minuti, Samuel durissimo su Barrientos: Celi si limita al richiamo, ma il fallo è da ammonizione. L’azione del primo gol del Catania è regolare: Gomez è tenuto in gioco da Samuel. Al 24’ p.t. Forlan in area crossa ma il pallone viene respinto da Spolli: il tocco sembra con il braccio destro (che peraltro si muove verso la palla), in realtà avviene con il bacino. L’arbitro, vicino all’azione, lascia correttamente giocare. Irregolare il raddoppio del Catania: Marchese, che poi serve l’assist a Izco, è un metro oltre i difensori nerazzurri; l’azione andava fermata dall’assistente Nicoletti. All’8’ s.t., sempre Nicoletti segnala fuorigioco di Milito (colpo di testa respinto da Carrizo), ma sbaglia ancora: in posizione irregolare c’è Lucio, che però non partecipa all’azione. (Andrea Fanì)

BOLOGNA-NOVARA 1-0 — Giusto il rigore concesso al Bologna: Garcia si fa portare via la palla da Diamanti, poi lo cintura e infine gli frana addosso. Nella ripresa scintille tra Portanova e Caracciolo: il difensore provoca l’avversario seduto in panchina (gesto con le mani come a dire «hai paura...) che prova a entrare in campo: espulso.

FIORENTINA-CESENA 2-0 — Poco lavoro per l’arbitro che valuta bene un contatto tra Amauri e Marco Rossi. Nella ripresa fermato Iaquinta lanciato a rete per un fuorigioco dubbio.

LECCE-GENOA 2-2 — Russo sbaglia valutazione quando al 40’ non mostra il secondo giallo a Kucka che senza possibilità di prendere il pallone affossa Di Michele (espulso Cosmi per le proteste). Non solo, restano molti dubbi anche per una trattenuta in area di Carvalho a Muriel. Giusto invece non intervenire sul tiro di Muriel che impatta sul braccio di Kucka tenuto attaccato al corpo. Sospetta anche una spinta di Carrozzieri su Belluschi.

ROMA-LAZIO 1-2 — In avvio il rigore (giusto) e l’espulsione di Stekelenburg (anche questa corretta). Stessa cosa per il pareggio di Borini (ottimo Copelli). Per il resto Bergonzi impacciato in varie occasione: giallo a Mauri per simulazione, ma c’è una trattenuta di Taddei. Si può discutere se da rigore, ma la simulazione... Sfugge alla quaterna uno schiaffetto di Matuzalem a Borini: potrebbe scattare la prova tv anche se il gesto non sembra molto violento. Nel finale okay il secondo giallo a Scaloni (steso Bojan), mentre è inspiegabile l’ammonizione data a Bojan per simulazione: è netto lo sgambetto di Biava che avrebbe anche meritato il secondo giallo. Totti protesta (alla Roma manca pure una punizione pericolosa): cartellino.

SIENA-CAGLIARI 3-0 — Pomeriggio tranquillo per Doveri. E’ in posizione regolare Bogdani quando sblocca la partita.

UDINESE-ATALANTA 0-0 — Nessun episodio: Giannoccaro ringrazia e fila via tranquillo.

PALERMO-MILAN 0-4 — Il ciclone Ibra rende tranquilla la gara di Orsato che si adegua, cercando di fischiare il minimo indispensabile. Anche per questa ragione si spiega, alla fine, una strana statistica: il taccuino dell’arbitro è rimasto pulito. Zero il totale tra cartellini rossi e gialli. Una rarità. Due le proteste in area: leggera trattenuta di Migliaccio a Ibra (troppo poco per un rigore), neppure quella quando Ilicic cade contrastato da Mesbah.

JUVENTUS-CHIEVO 1-1 — Scontenta tutti la direzione di Gervasoni. Non ci sono episodi clamorosi, ma entrambe le reti sono "viziate". Cerchiamo di capire meglio. Il vantaggio della Juventus (dopo 18 minuti) era da annullare per un fuorigioco. L’azione nasce da una punizione velenosa di Pirlo: quando la palla è spizzata da Chiellini, la posizione di De Ceglie è irregolare (è davanti a tutti con testa, mezzo busto e una gamba). L’assistente Liberti non se ne accorge (chiamata comunque non semplice), lasciando campo libero alla prima rete in bianconero per De Ceglie. Nella ripresa il Chievo pareggia con Dramé al 31’, nulla da dire nella circostanza, ma il senegalese era stato graziato da Gervasoni qualche minuto prima quando da dietro aveva sgambettato Lichtsteiner: ci stava tutto il secondo giallo e quindi il successivo rosso. Detto questo, bisogna aggiungere che l’arbitro ha fischiato davvero poco, sorvolando su alcuni falli evidenti (una tendenza pericolosa) e ammonendo soltanto Dramé per una evidente strattonata su Padoin. Questa scelta basta e avanza per spiegare come mai Gervasoni non consideri neppure le proteste di Del Piero, nel finale caduto in area dopo una lieve spinta di Hetemaj. Nel primo tempo, invece, solo richiamo verbale a Giaccherini per quella che è sembrata una simulazione dopo un normale contrasto con Luciano.