L'arbitro De Marco discute con Marchisio. Lapresse

Giornata tranquilla per la squadra di Braschi: le contestazioni arrivano solo per episodi "minori", ma comunque il designatore (sempre molto attento ai possibili miglioramenti dei suoi fischietti) avrà tratto spunti su cui lavorare. Ci sono, ad esempio, alcune difformità sulla gestione dei cartellini: troppa severità alternata a un buonismo ingiustificato (vedi Novara). Stessa cosa sui contrasti: la tendenza è lasciar correre, ma questo deve valere anche se un giocatore ha la strada spianata verso la porta...

ATALANTA-UDINESE 0-0 — Qualche sbavatura, ma nulla di grave per Gervasoni. Dopo un contatto Schelotto-Handanovic, si scatena una mischia risolta con una doppia ammonizione per il il portiere sloveno e Cigarini. Udinese in 10 per il rosso a Pinzi: ok i due gialli, il primo per una brutta entrata su Moralez, il secondo per una spinta ai danni di Bonaventura. Resta qualche dubbio per il contatto in area tra Domizzi e Schelotto: entrata scomposta del difensore che rischia il rigore. Curiosità: Handanovic e Gervasoni con la maglia dello stesso colore (gialla).

CAGLIARI-SIENA 0-0 — Protesta il Cagliari dopo 21’ quando Larrivey finisce a terra in area, ma fa bene l’arbitro a lasciar proseguire: la trattenuta appena accennata di Vitiello non giustifica il rigore. Mannini fermato per un fuorigioco inesistente: negata al Siena una ipotetica azione pericolosa.

CHIEVO-JUVENTUS 0-0 — In una giornata avara di casi, quello del giorno diventa un presunto fallo su Pirlo fischiato a Thereau. L’attaccante in pressing ruba palla usando il fisico e un po’ anche le braccia, ma non commettendo una irregolarità evidente. La nostra sensazione è una: un contrasto simile a centrocampo con la difesa schierata, non sarebbe stato sanzionato. De Marco, invece, si accorge che il giocatore del Chievo ha strada libera verso Buffon e allora... Giusto poi il giallo per Thereau che segna col gioco fermo da diversi secondi. Al 40’ Krasic fermato per fuorigioco che annulla il contemporaneo fallo di Cesar su Vidal a cavallo dell’area. Nel finale rischia molto Bonucci per una trattenuta prolungata su Mandelli: in casi analoghi è stato dato il rigore. GENOA-LECCE 0-0 Non convince Gava al di là degli episodi. Ok l’intervento di Tomovic (sulla palla) con Palacio che cade al limite dell’area. Kaladze protesta per un fallo di Antonelli su Corvia: arriva il giallo, il difensore continua e si becca il secondo. I compagni lo fermano prima di guai peggiori, ma potrebbe subire una squalifica pesante.

NOVARA-BOLOGNA 0-2 — Arbitro troppo morbido nel primo tempo: tollera qualche fallo di troppo e risparmia diversi cartellini (Morleo su tutti). Pulito l’intervento di Raggi su Meggiorini. Regolare il 2-0 di Acquafresca.

LAZIO-ROMA 2-1 — Superato il difficile esame derby da Tagliavento (solita personalità e gara tenuta in pugno) anche grazie alla buona assistenza di Giordano: non c’è fuorigioco, infatti, sul vantaggio della Roma con Osvaldo (ammonito per essersi tolto la maglia) e soprattutto sul gol decisivo di Klose (in linea con Burdisso) al 93’. Per il resto, in avvio finezza dell’arbitro: brutto fallo di Perrotta su Hernanes, la palla arriva a Cisse che calcia. Tagliavento lascia giocare e poi ammonisce il romanista. Al 32’ Rosi entra in modo scomposto su Radu: meritava minimo il giallo. Nella ripresa il rigore che cambia la gara: ingenuo Kjaer che con la mano cerca e trova Brocchi lanciato a rete proprio sulla linea dell’area, il laziale non fa nulla per restare in piedi (anzi, accentua la caduta) ma ci stanno penalty e rosso. Curiosità: Hernanes si ferma due volte prima di calciare: il regolamento è cambiato e lo consente (solo nei pressi del pallone sono vietate le finte). Nel finale tanti interventi al limite: Osvaldo s’infuria per un fallo fischiatogli contro (duello con Biava), ma ha ragione Tagliavento. Espulso Reja: entra in campo per festeggiare il 2-1.

CESENA-FIORENTINA 0-0 — Giudicato involontario il mani di Natali sul tiro di Eder: ok, la distanza è molto ravvicinata. Inevitabile l’espulsione di Mutu: Cassani lo trattiene e l’attaccante reagisce con una manata al volto. Semmai Russo poteva fischiare subito la punizione invece di aspettare un paio di secondi. Giallo a Ljajic per simulazione: giusto, cade da solo, Von Bergen neppure lo sfiora. Livaja appena entrato fa subito fallo e a palla lontana Gamberini gli mette le mani sul collo: episodio che sfugge soprattutto al quarto uomo.

CATANIA-INTER 2-1 — La partita è decisa al 5’ della ripresa da un rigore «particolare»: Castellazzi esce in ritardo su Bergessio che sposta il pallone e subisce la carica. Questo, almeno, è quello che vede Orsato (corretto il giallo al portiere perché con la palla esterna e distante non c’è la chiara occasione da gol) e in diretta tutti hanno la stessa percezione. Rivedendo il replay le cose cambiano: l’attaccante, infatti, si lascia cadere ben prima del contatto con Castellazzi che a quel punto non può sparire. Insomma, alla moviola si scopre che il rigore non c’è e semmai il giallo andava dato a Bergessio. Per l’arbitro, comunque, era impossibile capire la dinamica dello scontro. Per il resto, non convince il giallo dato a Spolli (intervento su pallone e Milito). Ok il cartellino per simulazione a Zarate, mentre molti dubbi per un fuorigioco segnalato a Milito. Nel finale gomitata involontaria di Zanetti a Catellani.

Valeri a muso duro con Van Bommel. Ansa

MILAN-PALERMO 3-0 — Serata tranquilla per Valeri (bravo, comunque). Al 18’ Nesta placca Miccoli a centrocampo impedendogli la ripartenza: giallo inevitabile. Al 25’ Ibrahimovic sfiora il palo dopo essere partito in fuorigioco, l’assistente Dobosz ha un attimo di esitazione ma poi alza la bandierina. Al 29’ brutto intervento di Robinho su Hernandez: il brasiliano a gambe unite si becca l’ammonizione e gli va anche bene. Non c’è fuorigioco sul vantaggio del Milan: Aquilani arriva da dietro e Nocerino (in fuorigioco passivo sul lancio di Ibra) è dietro la linea del pallone sul colpo di testa del compagno. Al 41’ Barreto stende Cassano: ok il giallo. Nella ripresa sempre Cassano chiede un rigore ma ha ragione l’arbitro: non c’è fallo di Mantovani. Regolare il 2-0 di Robinho che evita il fuorigioco sull’assist di Ibra. Giusto, invece, annullare una rete di Cassano due minuti dopo: netta la posizione di offside.

NAPOLI-PARMA 1-2 — Nel primo tempo all 8’ Morrone entra in ritardo su Inler colpendolo a una caviglia. L’arbitro giustamente fa proseguire, perché la palla è ancora in possesso del Napoli ma poi, alla prima interruzione del gioco, non ammonisce - come avrebbe dovuto - il giocatore del Parma. Al 33’ Mazzoleni non punisce un contatto fra Gobbi e Lavezzi avvenuto appena dentro l’area di rigore. L’impressione è che l’argentino si lasci andare troppo presto o prima del contatto. La decisione dell’arbitro, dunque, sembra corretta. Nella ripresa Morrone graziato una seconda volta per un intervento a piedi uniti su Dossena al 6’. Ci poteva stare il giallo. Anche in altre occasioni l’arbitro dimostra di essere troppo accomodante. Lavezzi ci riprova al 28’, spalla a spalla con Paletta va giù e stavolta Mazzoleni lo punisce per simulazione. Millimetrico il fuorigioco di Modesto su lancio di Giovinco, al termine di un fulmineo contropiede, che potrebbe portare in vantaggio il Parma al 34’. Regolare, poi, il 2-1. Su lancio di Govinco dalla destra, arriva da dietro Morrone e dunque non è in posizione di fuorigioco. Poco dopo è invece oltre i difensori lo stesso Giovinco tutto solo verso la porta. Sul fantasista del Parma nel recupero non viene fischiato un fallo di Cannavaro.